29 aprile 2017

29.4.17

Mannaggina



@emapav e la sua ironia ci strappano un sorriso e per un attimo ci fanno dimenticare lo squallore del servizio di trasporto pubblico e quello della comunicazione di ATAC che per mezzo dell'account twitter @infoAtac nemmeno si scusa per il disagio arrecato all'utenza.

Mannaggina!

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29.4.17

Stereotipibus


In questa puntata un utente, stanco delle non-risposte di InfoATAC si sfoga. Ormai per certe linee non esistono più orari validi, tutto approssimato in base alla disponibilità di vetture e l'insofferenza dei passeggeri è cronica.

Dall'altro lato infoATAC si difende con scuse banali e stereotipate, tipiche di un customer care di cialtroni, senza nemmeno sforzarsi di risolvere la situazione alzando il telefono e verificando con i responsabili di linea la situazione.



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28 aprile 2017

28.4.17

Furbi a Porta Furba...



In questa puntata critichiamo l'assenteismo degli addetti di stazione: è saltato l'allarme a Porta Furba (metro a), trattandosi di falso allarme ci aspetteremmo 'comunicazione' sul posto, ma il personale è inesistente.

Fortunatamente l'utente ci scherza su, fortunatamente si tratta di un falso allarme.

Fortunatamente.

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28.4.17

Perseverantibus



Se errare è umano, perseverare è diabolico.
In questa puntata un episodio che, a quanto pare, non è l'unico nel suo genere: l'applicazione segnala un passaggio di una vettura che di fatto è fuori servizio.

Spettatori impotenti di questo triste spettacolo gli utenti paganti, vittima dell'ennesimo disagio e della disinformazione tecnologica.

Chiude la scena il modello preaccartocciato che faremmo mangiare volentieri agli addetti di InfoATAC che potevano provvedere imternamente ad inoltrare la segnalazione.

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27 aprile 2017

27.4.17

In-tecnologia



La tecnologia in ATAC si sa, non serve a nulla:
whatsapp non gli funziona,
la app ufficiale e il web spesso nom forniscono dati validi,
resta twitter, l'unico canale valido che fornisce dati presi da un sistema che ormai è inattendibile, con bus fantasmi o corse virtuali con bus fuori servizio.

Sul pianeta ATAC però è tutto ok!

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27.4.17

A tendere prego



In questa puntata tempi di risposta biblici (40') per non avere informazioni.
Forse l'addetto ha dovuto far la coda allo spaccio aziendale per comprarsi la cena, forse s'è cermato a chiacchierare con qualche collega al ritorno, fatto sta che dopo un'eternità le informazioni da dare all'utente non ci sono...

Preghiamo, dunque, nell'attesa.

(Spoiler: la risposta arriva alle 20.48)

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26 aprile 2017

26.4.17

Paladini e lotte impari


Nessuna soddisfazione per @silviapinci che tenta di far rinsavire gli animi sfaticati di ATAC.
Vane le sue segnalazioni, vano il suo compilare il modello preaccartocciato, vani i suoi tentativi di ottenere una risposta da @infoAtac

Encomiabile, infine, la sua eroica caparbietà!

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26.4.17

Piccole grandi incoerenze...


Prendiamo spunto da @mariezago per affrontare una questione abbastanza complessa: il consorzio metrebus, quello a cui gli abbonati della regione lazio verserebbero i soldi del proprio abbonamento (mensile o annuale) al trasporto pubblico.


Metrebus non è una comunità tariffaria ma un CONSORZIO DI AZIENDE di cui ATAC fa parte. Di questo consorzio, voluto dalla Regione Lazio, fanno inoltre parte Cotral, che gestisce il trasporto su gomma nel Lazio e Trenitalia che controlla le linee ferroviarie principali del Lazio.

I soldi degli abbonamenti dovrebbero in teoria finire nelle casse della regione che poi dovrebbe distribuirli alle tre aziende in questione, come si legge sul documento di bilancio 2015 di ATAC:


Facendo la somma delle ripartizioni, 38% + 31% + 31%, arriviamo al 100% senza che TPLscarl S.p.A., che gestisce le linee periferiche come il 982, prenda il becco di un quattrino dagli incassi dell'abbonamento.

Lo spocchioso addetto di @infoAtac però, racconta una versione molto fantasiosa: i soldi della metrebus non c'entrano con chi deve fornire le informazioni, ATAC non sa nulla e non è un suo problema se il bus non passa.

Prendere il telefono e chiamare l'agenzia per la mobilità o direttamente il gestore TPL non è un problema dell'addetto, nè di ATAC, che hanno intascato i soldi e se ne strafregano se il bus passa o meno.

In un sistema di trasporto fatto ad orticelli,
vince il cialtrone stipendiato e ATAC protetta dal comune di Roma,
perde (come al solito) il cittadino che paga a fronte di un servizio di trasporto e di informazione inesistenti.

Per chi volesse approfondire la questione 'chi paga il TPL' l'invito è quello di leggere il contratto stipulato tra Roma Capitale e TPLscarl s.p.a.

Spoiler: i servizio delle linee periferiche è gratis, soldi di biglietti ed abbonamenti finiscono nelle tasche di ATAC, rapidissima quando si tratta di intascare, inconcludente e reticente quando si tratta di informare. I soldi usati per finanziare tutto il TPL e metà del carrozzone ATAC arrivano dal Comune di Roma.


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25 aprile 2017

25.4.17

Per un punto...


...martin perse la cappa, diceva il saggio latino, e @infoAtac di punteggiatura mancante ne ha a vagonate, con effetti comici inaspettati.

Nella prima schermata abbiamo 'indisponibilità inferiori' cioè meno indisponibilità ossia piú treni, una virgola, o meglio, un'esposizione piú chiara da parte dell'addetto avrebbe potuto far la differenza, piuttosto che passare per ubriaco.


Ma l'episodio non è unico, come potete vedere. C'è infatti una differenza abissale tra "no info" e "no, info", differenza che gli addetti alla comunicazione di @infoAtac ignorano o fan finta di ignorare dimostrando di fare un lavoro molto approssimativo.


Infine un punto per il dialetto, uno in meno per l'italiano:
COME abbiamo info,
non QUANDO,
non APPENA,
COME.


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25.4.17

Scavalchiamo!


Ennesima sconfitta per l'utenza del trasporto pubblico, ennesima resa della tecnologia di fronte alla cialtroneria di ATAC



I fatti, leggendo le schermate che vi proponiamo, dovrebbero essere abbastanza chiari:
possedere il biglietto digitale myCicero su telefonino, presentarsi in stazione, ritrovarsi col tornello chiuso e senza alcun addetto che ti dia assistenza, essere costretti a scavalcare il tornello è quello che ogni giorno accade a uno dei tanti utenti onesti, vittima di un sistema che fa acqua da tutte le parti.

Ne approfittiamo per ricordare chi si vede mangiare il biglietto dalle obliteratrici e chi i soldi dalle bigliettatrici automatiche.


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24 aprile 2017

24.4.17

Direzioni-bus


Don don don don...sembra quasi che gli addetti di InfoATAC twittino da dentro una campana. Evitiamo di infierire, stavolta, e concentriamoci su alcune piccole note positive:
non hanno cancellato il tweet della vergogna
hanno chiesto scusa
hanno dato del Lei all'utente (che non guasta mai).

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24.4.17

Corse ballerine


@yumi_inoue alle prese con il disagio di ATAC e le informazioni, utili come un phon in un deserto, di InfoATAC





Le corse, già scarse, per la periferia saltano, accentuando il disagio dovuto al collegamento molto precario.
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23 aprile 2017

23.4.17

Il profumo della vita


L'ottimismo è il profumo della vita, recitava in un celebre spot pubblicitario il poeta Tonino Guerra. E di ottimismo InfoATACchiano parliamo in questa puntata


È facile essere ottimisti quando si è in un climatizzato ufficio lontano dai disagi di traffico e trasporto pubblico, difatti @infoAtac comunica con ottimismo all'utente bloccato in galleria dentro un treno della metro che il servizio è regolare.

Obiettivamente sarebbe bastato dire 'servizio in lenta ripresa' piuttosto che esibire immotivato ottimismo. Ma si sa, raccontare frottole è ormai abitudine per @infoAtac

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23.4.17

Parlami d'amore Mariù...


Lunedì mattina. Interazioni in tempo reale (promessi) da @infoATAC a partire dalle 6.15. 
Questa utente chiede inutilmente informazioni alle 7.28 e nessun operatore in ATAC risponde

Per amor di precisione la prima risposta che @InfoATAC si degna di dare è alle ore 7.11 che è comunque abbastanza 'lontano' dal promesso ritorno alle ore 6.15 di lunedì 27 febbraio:
Questa 'pratica' di iniziare con comodo non è l'eccezione, ma una cattiva abitudine ormai rodata in InfoATAC, a cui suggeriamo dunque di 'evitare' tweet con vane promesse, vista la cialtronaggine degli operatori che ne fanno parte.

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