22 aprile 2017

22.4.17

Disinformazione fuori da twitter

Riprendiamo un post di facebook dell'assessora Meleo per ricordare quanta incongruenza InfoATAC è in grado di offrire: le app non ufficiali spesso non forniscono dati attendibili, l'app ufficiale e il sito atac spesso e volentieri non sono aggiornati, l'unica salvezza dunque resta whatsapp, che ogni due su tre non funziona, oppure twitter ammesso che tu lo sappia usare, che non ti abbiano bloccato (per futili motivi), che il personale sia in servizio (domenica e la mattina presto non se ne parla), e soprattutto che il personale sia in grado di risponderti (troppo impegnati o vetture fantasma sui loro schermi).

L'operazione verità dunque consiste nel giustificare @infoATAC se le informazioni su web non sono aggiornate e se improvvisamente qualche autista decide di non partire.

È altresì assurdo vedere ogni giorno @infoAtac dare 'i numeri' e rispondere a centinaia di utenti sul passaggio dei mezzi, una soluzione 'manuale' che evidenzia la mancanza di circolazione delle informazioni fuori l'azienda. Questo non è modo di fare trasporto, tantomeno di fare informazione sul trasporto.

Gli addetti di InfoATAC potrebbero sentirsi sollevati leggendo quanto scritto (stiamo dando addosso ai dirigenti, una volta tanto); purtoppo anche loro non sono esenti dalle nostre critiche. Potrebbero usare maggiore attenzione prima di fornire informazioni, ma ciò non accade permettendoci addirittura 2 puntate quotidiane sui loro strafalcioni (non solo grammaticali).

Insomma, per tutta ATAC ci sono margini di miglioramento, ma non la volontà.
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22.4.17

Ostia chiama ATAC, rispondete!



@franz6081 in una desolante puntata alla periferia di Ostia. Linee incriminate 05 e 05b, entrambe mancanti all'appello.

Chiude la puntata il rimedio ultimo dell'utente, la passeggiata a piedi che, a quanto pare, sembra ormai essere abbastanza ricorrente.

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21 aprile 2017

21.4.17

In che senso?


Iniziamo con la faccia di un giovane Verdone e con una sua celebre frase per introdurre l'ennesimo delirante scivolone di @InfoATAC


Un'utente informa InfoATAC che non si riesce a scedere sulla banchina causa sovraffollamento, la risposta incomprensibile di InfoATAC ci lascia abbastanza perplessi:
solo noi riusciamo a cogliere il significato 'chiamate i vigilanti per regolare l'afflusso della gente in banchina ed evitare la congestione' ?


Altro grottesco episodio, questa volta farcito di 'scusaci' in cui una disattenta @infoATAC risponde a caso all'utenza.

Il nostro consiglio per questi 'lavoratori' continua a essere: rileggere prima di premere il tasto invio!


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21.4.17

Se ne sentiva la mancanza....


Continua la nostra speranza che gli addetti di @infoAtac si leggano una buona volta il nostro manuale del buon comunicatore e capiscano come applicare il famoso 'blocco' dell'utenza.

Sebbene nel caso specifico l'utente abbia dimostrato poca conoscenza dei motivi che hanno comportato la riduzione delle corse (problemi finanziari della società che gestisce le linee periferiche) e abbia usato un linguaggio abbastanza colorito e minaccioso, ribadiamo che NON CONDIVIDIAMO i criteri di blocco che @infoAtac sta applicando.

Desideriamo infatti che gli addetti si occupino a rispondere alle domande dell'utenza, dando indicazioni precise, piuttosto che concentrarsi sugli insulti più o meno motivati degli utenti: il blocco dovrebbe essere applicato solo se l'utente continua ad adottare il medesimo tono in un determinato arco di tempo (in questo caso non si tratta di sfogo ma di spam).



Altro caso nella stessa giornata, un 'maledetti' scatena le ire di @infoAtac che richiama subito all'ordine, senza tener presente che ad essere danneggiati non sono solo i lavoratori della società TPL ma anche l'utenza. Anche in questo caso valgono le considerazioni precedenti.

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20 aprile 2017

20.4.17

Train to hours

Le macchinette instancabili hanno reso famosa la cialtroneria di ATAC in lingua anglosassone, oggi siamo orgogliosi di confermare questo primato con una nuova affascinante puntata.
Tutto è iniziato il 19 aprile 2017, verso le ore 20, quando ad Ostia Antica abbiamo notato che il solito 'serpentone rosso' non annunciava più il solito 'prove tecniche in corso' ma parlava di treni cancellati.
In particolare ci ha incuriosito il pezzo di messaggio che finiva con 'train of hours'. Abbiamo deciso di lasciar correre visto che andavamo di fretta e rischiavamo di perdere la coincidenza con il bus.

Stamattina (20 aprile 2017) però, arrivati in stazione, apprendiamo dai media di cancellazioni e rimodulazioni della Roma-Lido ed immediatamente andiamo a controllare il tabellone:


Se la sera prima poteva essere 'una svista' adesso tutto era confermato: 'train to hours' come traduzione inglese maccheronica di 'treno delle ore'

 
 
Eppure sarebbe bastato cercare su google (non sul traduttore, ma sul motore di ricerca) 'treno delle ore inglese' per ottenere un paio di link tra cui questo e scoprire la traduzione inglese più appropriata:


Insomma  
The XX:XX train oppure train at XX:XX 
sarebbero potute essere due possibili traduzioni non maccheroniche.
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20.4.17

Da RaiTre con amore...


Puntata speciale di chi l'ha visto.


Smarrita vettura in partenza da piazza Mancini, l'ultima volta che è stata vista da @infoAtac indossava una livrea stile ATAC.


Disperata anche la situazione della linea 115 e della linea 870, @infoAtac fornisce informazioni raccapriccianti e non fa nulla per risolvere la situazione dell'utente. Ci sono grossi sospetti sulla possibilità che sia @infoAtac stessa che si sia sbarazzata dei cadaveri.


L'unico possibile movente sembra essere la cialtronaggine degli addetti di @infoAtac.
Gli inquirenti sono a lavoro e non escludono nessuna pista, ma senza il vostro aiuto, bus come il 772 non potranno rivedere i loro cari.

I centralini di RaiTre sono a vostra disposizione per eventuali segnalazioni.
Ogni vostra segnalazione è preziosa, sappiate che i familiari di questi poveri autobus sono a casa in pena.


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19 aprile 2017

19.4.17

Speciale delirantibus, la gestione di @infoAtac della protesta TPL

Roma TPL Scarl, per chi non sapesse cos'è, è il secondo gestore di Trasporto Pubblico Locale della capitale che si occupa di gestire, in concessione, alcune linee periferiche. Si tratta di una società privata che, dopo essersi aggiudicata anni fa la relativa gara di appalto, a fronte di pagamento di un determinato corrispettivo da parte del Comune di Roma, deve erogare un servizio di trasporto che altrimenti toccherebbe ad ATAC.

L'elenco delle linee gestite da RomaTPL è molto lungo; sebbene si tratti di linee periferiche molti sono gli utenti che ogni giorno se ne servono.

Da diversi mesi a questa parte i ripetuti ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti hanno comportato ripetute sospensioni del servizio, proteste e articoli sui media. La situazione (gennaio/marzo 2017) sembrava essersi normalizzata con l'accredito degli stipendi ai lavoratori; calma apparente terminata a Marzo con l'ennesimo mancato accredito degli stipendi.

Oggi, 19 aprile 2017 torna a sorpresa (annunciata da qualche settimana sui media e sui blog specializzati) il disagio all'utenza, come ci raccontano le schermate che vi proponiamo adesso in una sorta di cronostoria in cui @infoATAC ci ha messo del suo.


Ore 6.04, @infoAtac tenta la cialtronata di passare la patata bollente all'agenzia del trasporto capitolino che, in teoria, dovrebbe avere il controllo della situazione delle linee periferiche. @romamobilita tace sull'argomento, e lo farà fino alle 8.42, quando cominceranno ad arrivare le prime ammissioni: "Questa mattina ci sono problemi su tutte le linee di Roma Tpl."


Ma ritorniamo su @infoAtac che alle ore 6.45 si rende protagonista del primo tweet di totale disinformazione con il vergognosissimo "non ci risultano bus". Potrebbe essere una risposta plausibile, per carità, purchè accompagnata da spiegazioni esaurienti. Ma raccontare solo che la linea non è gestita da ATAC non ci sembra un'uscita molto brillante.


Nelle ore successive il tipo di risposta di @infoAtac non cambia nella sostanza: "non abbiamo informazioni", "le linee non sono gestite da noi", "rivolgetevi a @romamobilita"

Prendere il telefono e chiamare il deposito della Maglianella, da dove gli autobus dovrebbero uscire, e capire cosa sta accandendo, per @InfoATAC è fuori discussione.

Dopo l'ennesimo 'non lo so' di @infoAtac arriva finalmente il comunicato ufficiale:


Situazione ore 9 è l'inizio del primo tweet decente di @infoATAC in merito, twittato alle 9.32 cioè con ben TRENTADUE MINUTI DI RITARDO (senza contare che dalle 6 alle 9.30 @infoAtac non ha fornito alcuna informazione).

Parte così l'elenco delle linee interessate dalla protesta: una inutile litania di 5 tweet (vi risparmiamo gli altri 4) che poteva essere riassunta in una immagine o in un link ad una pagina del portale.

I nostri 'bradipetti' di @infoAtac impiegano qualche minuto ad arrivarci:


E finalmente dalle 9.34 cominciano a redirezionare l'utenza alla pagina del portale di ATAC con l'elenco delle linee interessate dal disagio.


Dopo ben tre ore e mezza di totale disinformazione ed inettitudine di @infoAtac le perle però non mancano. Ecco l'ennesima, meravigliosa conversazione, in cui @AtacNews da via Prenestina, rimpalla a @infoAtac (sempre in via Prenestina) che, a sua volta, con un salto triplo carpiato prova a schivare la richiesta dell'utente con un generico "non è colpa nostra" piuttosto che redirezionare l'utente alla pagina ufficiale.

Siamo a corto di parole e anche di insulti; lasciamo a voi ulteriori considerazioni sulla vicenda e sul ruolo inutile degli uffici di comunicazione all'utenza di ATAC.











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19.4.17

Il mondo va veloce e tu stai indietro

Ecco una canzone di Tiziano Ferro che in questa occasione particolare canteremmo volentieri agli addetti di @infoAtac


La storia comincia ieri (18 aprile) nel primo pomeriggio, quando un'utente chiede notizie della preferenziale in zona tiburtina/portonaccio di prossima realizzazione. La prima risposta delle 16.54 di @infoAtac è evasiva, ma 'promettente'.


Alle 20.12 arriva l'aggiornamento promesso: confermata la preferenziale, @infoAtac darà maggiori info in merito. Bene, direte. Ma c'è un piccolo particolare indignante...



...alle 8.02, DIECI MINUTI PRIMA, non in contemporanea o successivamente al tweet in questione, esce il tweet dell'Ass. Stefàno con un link ad un post pubblico su facebook che spiega tutti i dettagli dell'operazione.


In parole povere, l'addetto cialtrone, non doveva fare altro che pubblicare il medesimo link o, se avesse avuto voglia di lavorare, riassumerne nei 10 minuti di tempo a disposizione il contenuto in 140 caratteri.

Terminiamo qui, l'ennesima cialtronata made in @infoAtac è fatta.

Applausi.

Sipario.


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18 aprile 2017

18.4.17

Tempo di saldi


Una inattenta @infoatac risponde ad un utente sulla validità del biglietto: 90 minuti dalla timbratura invece che i 100 previsti dall'attuale sistema tariffario
Probabilmente lo sconto (a favore di ATAC) è legato alla gestione superba del servizio di informazione.

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18.4.17

Cooperazioni e rimpalli


Fatichiamo a capire quale sia la logica perversa per la quale ad una domanda semplice debbano corrispondere ben 3 passaggi (ag mobilità-atac-sito web).

La risposta è insita nella burocratica parola 'competenza' che nel nostro belpaese di azzeccagarbugli trova la sua più alta espressione.


Avremmo potuto chiudere la puntata lasciando aperto il punto di domanda, ma dopo qualche ora la situazione si evolve: il povero utente, non trovando risposta alla pagina web indicata, reinterpella infoatac, che finalmente risponde.

Una domanda banale, una risposta banale, mezza giornata (dalle 11.20 alle 14.20) per rispondere tra rimpalli vari e link a pagine inutili. Questa è la (im)mobilità romana.

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17 aprile 2017

17.4.17

Biglietti trasparenti per bus inesistenti



@diegoarma66 lancia questa interessante proposta pregna di fantasia (con la f minuscola visto che l'AD di ATAC ci tiene a non essere coinvolto nei disservizi dell'azienda che dirige).


L'idea, secondo noi è del tutto valida, ma si sa: se osi scrivere ad InfoATAC che a fronte di un servizio inaccettabile il pagamento del biglietto è una beffa, riceverai l'imperdonabile blocco (o ban) dagli addetti alla comunicazione.

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17.4.17

MoMatac, la vendetta delle sculture cadenti



Lodi, Lodi, Lodi, (ma anche Cavour e San Giovanni) agli amministratori paladini Capitolini dell'arte e della cultura che qualche settimana fa si son gloriati di aver ridato arte e decoro a Roma grazie alle opere nelle stazioni metropolitane di Cavour (Metro B) e San Giovanni (nuova Metro C).
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16 aprile 2017

16.4.17

Imprecisione unilaterale


Abbiamo già visto infoAtac impegnata a non rispondere se non si è precisi con le domande: se comunichi nome fermata e linea bus ti chiedono il codice fermata, altrimenti è silenzio (da parte loro).

In questa puntata evidenziamo un particolare aspetto della cialtronaggine di questi 'signori': se l'utente dà coordinate esatte della sua posizione ci si aspetterebbe una risposta precisa, soprattutto se è l'utente che esige il tempo di attesa in minuti.



Possiamo anche accettare la distanza 'in fermate' di una vettura in movimento, visto che i minuti potrebbero dipendere dal traffico; quello che ci appare inaccettabile è il concetto di 'breve sosta',visto che le pause tra una corsa e l'altra sono normate e che il famoso telefono potrebbe dare, per voce del responsabile di linea, le risposte dovute.

La conclusione è sempre la medesima: voja de lavorà saltame addosso, ma passa domani che oggi non posso!


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16.4.17

Guerra di meningi


Risposte contrastanti da @InfoATAC sui tempi di riattivazione del servizio della metro A dopo lo sciopero. Nella prima schermata InfoATAC racconta ad un utente che i treni sono già distribuiti lungo la linea e quindi alle 12.30, minuto più, minuto meno, il servizio tornerà a pieno regime.


Qualche minuto prima però InfoATAC annuncia che a partire alle 12.30 in punto partiranno dai capolinea della metro A le prime corse, per cui il servizio avrà bisogno di almeno un'ora per andare a pieno regime.



Difatti, una ventina di minuti dopo lo sciopero, ATAC informa che il servizio è ancora 'in corso di normalizzazione'. Infine, poche ore dopo...


Speriamo che nel frattempo abbiano fatto pace con il cervello.


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