30 giugno 2018

30.6.18

E buone vacanze !!!!!!

Come accaduto lo scorso anno, anche quest'anno mandiamo in ferie il nostro bloggeruccio


Facciamo anzitutto un breve riepilogo della nostra avventura iniziata il 4 dicembre del 2016:
  • quasi quota 2000 persone che ci seguono su twitter
  • oltre 1000 episodi tra il serio e il faceto pubblicate sul ns blog
  • 480 persone che ci seguono su facebook (dove andiamo meno spesso rispetto a twitter)
  • oltre 100.000 visite sul nostro bloggheruccio
Il tutto senza pubblicità e con la volontà di essere apolitici nel trattare i temi più seri.

Adesso un po' di (meritato?) riposo.


Smetteremo per due mesi, luglio e agosto, di parlar male dell'infoatac. Una tregua solo apparente per gli addetti cialtroni: continueremo a sorvegliarli insieme al servizio di trasporto pubblico locale. Nel frattempo proveremo a dare una ripittata al nostro bloggheruccio e sposteremo un po' di scatoloni vecchi in magazzino. Ci troverete sempre attivi su twitter, non escludiamo di pubblicare qualche speciale puntata se l'argomento si scalda come il sole estivo.


Quanto a voi...riposatevi, divertitevi, twittateci le vostre giornate e fate buone vacanze e non arrabbiatevi troppo se il bus non passa, con atac c'è poco da fare (almeno per adesso)...possiamo consigliarvi solo la lettura: ecco un elenco delle puntate più belle/più lette negli ultimi mesi.
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30.6.18

Fermate inesistenti

Puntata all'insegna del ridicolo da parte degli addetti dell'infoatac, spesso molto puntigliosi sui nomi delle fermate.
L'utente chiede i tempi di attesa della linea 671 alla fermata laurentina/serafico specificando che la direzione è Arco di travertino
Ed effettivamente sul sito di atac è riportata la direzione arco di travertino. Ma per l'addetto cialtrone, sebbene anche l'utente abbia scritto correttamente...
...l'arco di travertino diventa un arco del travertino
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29 giugno 2018

29.6.18

Meravigliose giravolte

Cialtronata di un tramviere ATAC seguita da spettacolare giravolta dell'addetto dell'infoatac


L'episodio inizia con la segnalazione alle 21.39 del 29 maggio di un tramviere (probabilmente prossimo al fine turno) che ha saltato una fermata. L'addetto dell'infoatac, piuttosto che comportarsi come da protocollo, redirigendo l'utente al modello preaccartocciato per il reclamo, o invece di prendere in carico la segnalazione, la butta cialtronescamente sulla giustificazione "può essere che non t'ha visto". Giustificazione alquanto azzardata, oltre che poco professionale...


...l'utente stava infatti sul mezzo e aveva prenotato la fermata. A questo punto, dopo la giravolta dell'addetto, l'indifendibile tramviere (che non sarà punito) sarà oggetto di segnalazione sul portale atac e tutto finirà nel nulla, come sempre. Ovviamente, per l'addetto cialtrone nessuna segnalazione.

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29.6.18

Cartelli strani, traduzioni bislacche.

L'inglese cialtrone protagonista di questa puntata che esula dalla comunicazione via twitter dell'infoatac e si inerpica tra le montagne dell'ignoranza dei cartelli dell'atac con traduzioni a cazzo di cane.

La prima chicca è di @Darioq che fotografa un cartello in un ascensore di "ustif lazio" che recita prima in italiano e poi (nelle intenzioni) in inglese: se manca la corrente non fate nulla, l'ascensore scende al piano più basso e poi si apre.


Peccato che la mancanza di corrente è stata tradotta proprio alla lettera senza utilizzare le locuzioni più comuni come "power break", "power outage" o ancor meglio il comunissimo "black out". Inoltre il povero turista inglese non dovrà "fare nulla", ma proprio nulla nulla...nemmeno respirare!


Una seconda chicca l'ha pubblicata @princesssofia110 e riguarda uno dei display luminosi della metro A che annunciano (in inglese) "Apri il nuovo ramo Lodi-San Giovanni". Sarebbe stato più appropriato utilizzare il verbo aprire al passato "Opened" (aperto, è stato aperto) o l'aggettivo "Open" alla fine della frase:



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28 giugno 2018

28.6.18

Servizi inesistenti...

Ennesima svista nella lettura di un cinguettino di un utente da parte del disattento addetto dell'infoatac, ennesima perdita di tempo dell'utente sul web...


L'avventura inizia con Daniele che chiede all'infoatac il nome dell'applicazione per smartphone in grado di memorizzare i dati del proprio abbonamento ANNUALE ai mezzi.


L'addetto (disattento) risponde prontamente con il link alla pagina B+ sul portale ATAC


Peccato che la pagina del portale dell'atac reciti chiaramente...


Puoi ACQUISTARE E CONVALIDARE (quindi non vale per un abbonamento già acquistato) l'abbonamento MENSILE (quindi non è applicabile all'abbonamento annuale). 

Abbiamo dunque dimostrato ancora una volta
la scarsa dedizione che questi "lavoratori"
mettono nell'informare la clientela.
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27 giugno 2018

27.6.18

Le linee "a protesta"

Singolare caso quello che vi descriviamo in questa puntata.


L'utente segnala la mancataa corsa delle 9.02 della linea 766 che, secondo l'addetto dell'infoatac, è stata anticipata di 2 minuti. Le previsioni relative alla partenza non sono buone: mezz'ora di attesa.


Ma la tesi dell'addetto viene smentita dall'utente che segnala la partenza non programmata alle 9.19 dopo che 30 utenti come lui si sono incavolati con l'autista cialtrone. 

Vi starete chiedendo dove sta la cialtronaggine dell'addetto infoatac?

Vi chiediamo: come mai normalmente è lui a sollecitare l'anticipo delle partenze alla sala operativa ma questa volta non lo ha fatto?
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27.6.18

Ritrattamenti in tempo reale

Ennesimo esempio di cialtronaggine in evoluzione da parte dell'addetto dell'infoatac di turno in questa puntata.


La questione comincia con Silvia che viene invitata a scendere da un mezzo arrivato a capolinea per cambio direzione.

La tesi iniziale dell'addetto cialtrone è che il collega ha commesso una cialtronata citando in maniera approssimativa l'esistenza di una regola specifica su alcune linee (40, 51/). A questo punto Silvia rivela che si tratta della linea 2...
Magicamente, anche la linea due rientra nell'eccezione alla regola e il "collega" da cialtrone diviene probo.

Ci chiediamo come mai l'addetto dell'infoatac prima di pronunciarsi non abbia chiesto il numero della linea in questione risparmiando tempo sia nello scrivere che nel capire se il comportamento del collega fosse "anomalo".

Ma al di là della cialtronata in se, questo strano "regolamento ministeriale" ci sembra un tantino bislacco: arrivati al capolinea tutti vengono obbligati a scendere dal tram, il tranviere chiude le porte, cambia cabina, riavvia il tram e infine apre le porte (a piazzale flaminio obbliga i passeggeri a cambiare lato). Una perdita di tempo "per motivi di sicurezza" che durante le giornate di pioggia obbliga gli utenti a bagnarsi. Ed ecco che improvvisamente diventa chiaro il motivo dell'aggressione ai danni di un tranviere della linea 8 sul cui motivo la maggior parte dei giornali hanno glissato: il tranviere ha tentato di applicare il regolamento e il passeggero non capendo il motivo dell'invito a scendere ha risposto per le rime.

Chissà se le cose cambierebbero se nel tram fossero affissi appositi cartelli esplicativi, chissà se il tempo perso "per motivi di sicurezza" si potesse sfruttare per fare una cosa intelligente come pulire il mezzo...chissa...


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26 giugno 2018

26.6.18

I meravigliosi misteri della mente umana...

Puntata all'insegna dei misteri sui ragionamenti (logici?) che gli addetti dell'infoatac fanno quando è ora di interagire con l'utenza.


Nell'episodio specifico l'utente segnala entrambe le scale mobili in discesa nella stazione Vittorio Emanuele rotte e chiede se sia normale un disservizio di oltre un mese su una delle due scale e il fatto che nessun addetto abbia avvertito anziani e disabili. L'addetto racconta che la seconda scala si è rotta in mattinata e va a fare compagnia alla prima; poi racconta delle scale in salita...


Il motivo apparente è la completezza...ma completezza di che? Si parla di scale mobili in discesa e racconti quelle in salita? Forse una spinta di ottimismo nei confronti dell'utente che "vede tutto rotto"?

Non lo sapremo mai....forse.

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26.6.18

Il borseggio non è affar di ATAC...

Momenti concitati sull'autobus della linea 544 in cui un bengalese sventa un borseggio.


Il borseggiatore scende dal bus e l'autista, testimone dell'accaduto non interviene per chiudere le porte ed evitare che il borseggiatore risalga ad aggredire il bengalese. Per l'infoatac è tutto regolare...anzi...


...l'addetto difende l'inerzia dell'autista sostenendo che "il testimone di un atto illecito" deve chiamare il 112. Ok...forse l'autista non è stato testimone del borseggio, ma come la mettiamo con il tentativo di aggressione al bengalese? Non rientra forse tra gli atti illeciti?

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25 giugno 2018

25.6.18

Il punto interrogativo, questo sconosciuto

L'addetto cialtrone e ignorante dell'infoatac colpisce ancora: questa puntata la dedichiamo ad una mattinata di punti interrogativi dispersi che andrebbero alla fine del tweet per dare un senso alla frase.


La mattinata è quella di giovedì 24 maggio.


alle 7.43 il primo errore
(dopo soli 3 tweet da inizio giornata)


dopo tre minuti il secondo errore


finalmente alle 9.02 compare il primo punto interrogativo
(si sarà alzato tardi)


ma dopo meno di mezz'ora scompare nuovamente
(tralasciamo il "quale linea i occorre")

infine 10' dopo ritorna di nuovo
(pausa caffe'?)


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25.6.18

Quant'è bello passeggiare...

Altro singolare episodio dove tutta la paraculaggine dell'infoatac viene fuori in modo strabiliante.


Oggetto del contendere la vettura 4138 che viaggia tranquilla per le strade di Roma e che sulle app veniva data in arrivo alla fermata santa Susanna come linea 85. La vettura tira dritto e Franco chiede all'infoatac spiegazioni.

A questo punto l'addetto dell'infoatac, piuttosto che controllare cosa stia realmente accadendo a quella vettura, svia l'argomento sul numero di fermata e cerca di svincolarsi dall'imbarazzante domanda fornendo i tempi di attesa. A questo punto interviene il nostro simpatico Sherlock-Holmes-MercurioPsi che controlla sui dati del sistema centrale dell'agenzia per la Mobilità Capitolina:


La scoperta non è una novità: la vettura segnata in servizio viaggiava vuota, uno dei tanti espedienti (sviste?) che utilizzano in ATAC per fatturare km inesistenti e tentare di rimpinguare le casse nel vano tentativo di scongiurare il fallimento.


Lasciamo a voi i commenti.
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24 giugno 2018

24.6.18

Il "secondamento" dell'infoatac

Puntata all'insegna degli addetti che assecondano quanto l'utenza dice.


Alyssa dice di aver mandato una segnalazione e di aver ricevuto una telefonata anonima. Secondo l'addetto dell'infoatac di turno la cosa è alquanto anomala visto che è prassi contattare l'utenza tramite mail a valle delle SEGNLZIONI. Fin qui tutto regolare.


Peccato che l'utente abbia già ricevuto la mail di risposta in cui si dice che l'infoatac l'avrebbe contattata telefonicamente. 
A questo punto l'addetto che fa?
  • Chiede il numero di pratica per poter controllare a sistema se qualcuno ha provato a chiamare l'utente?
  • Chiede il numero di pratica per poter sollecitare la segnalazione dell'utente?
  • Prova a contattare in privato l'utente per chiedere i dettagli della segnalazione ed eventualmente risolvere il problema?
NO

Preferisce dare ragione all'utente e scrollarsela di dosso rimandando la soluzione del problema ad un eventuale lavoratore non-cialtrone che se esisterà proverà a chiamare la nostra utente una seconda volta.

Complimenti, 
nuovamente,
all'addetto cialtrone dell'infoatac di turno.
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