6 ottobre 2018

6.10.18

Difetto di competenze...

...parliamo adesso di competenze e scompetenze ATAC/infoatac.


Capita spesso che l'utenza segnali sporcizia presso le fermate degli autobus e della Metro; è ovvio che in base al posto la pulizia può essere o non essere competenza di ATAC...


...quel che ci chiediamo noi (e vi chiediamo a voi) è se sia giusto che un addetto alla comunicazione di atac si "liberi" dell'utente con la scusa "non ci compete" o, ancor peggio, non risponda proprio.


Sembra quasi che addetto e società stessa (ATAC) vivano in un mondo a parte, dove le altre municipalizzate (tipo AMA, che cura la pulizia delle strade) non esistano...


...ci chiediamo se non dovrebbe invece esserci un canale preferenziale da infoatac verso AMA per intervenire tempestivamente a ristabilire il decoro, a prescindere dalle competenze.

Anche questa volta tocca a voi il verdetto finale.
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5 ottobre 2018

5.10.18

Ancora mazzate dall'infoatac

Milionesima bacchettata, milionesimo errore dell'infoatac


In questa puntata l'utente infuriato di turno si chiama Barbara ed è in attesa da 45 minuti dell'unica linea che la potrebbe portare alla metro.


Il suo hashtag è poco gradito all'addetto dell'infoatac che invece di pensare immediatamente a fornire informazioni bacchetta con asprezza (senza inviti) l'utente. Qualche punto a favore dell'addetto che si mette a disposizione per fornire info, punto che però non lo assolve dall'errore grave dell'invito alla moderazione.
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5.10.18

Dibattimento in corso...

...puntata all'insegna del giudizio quella che vede adesso l'addetto infoatac di turno sul banco degli imputati.



Non ci sentiamo infatti di condannare "con formula piena" gli addetti dell'infoatac ma nemmeno di assolverli...a voi la sentenza definitiva.


Iniziamo con Silvia che chiede come mai i tempi di attesa siano così lunghi, presentando la schermata di viaggiaconatac che riporta i tempi di arrivo di sole 3 linee alla fermata Portuense/venturi. L'addetto dell'infoatac, credendo che Silvia sia interessata alle sole tre linee mostrate dalla schermata si limita a fornire i tempi di attesa di 786 e 774 (due linee su tre). Ma Silvia incalza...


...e invia una foto della fermata con l'elenco delle linee previste. A questo punto l'addetto si difende con un "ci avevi chiesto solo 774, 786 e 228".

A questo punto signori del pubblico e signori giurati vi chiederei di rispondere alle seguenti domande:

  • Dalle schermate proposte, potete desumere che Silvia aveva esplicitamente chiesto solo di 3 linee?
  • Perchè l'addetto ha risposto con i tempi di attesa di due linee? Ha forse applicato lo sconto lavoratore cialtrone?
  • Perchè l'addetto nel suo ultimo tweet si è perso a polemizzare con l'utente senza aggiungere ulteriori tempi di attesa?
A voi il verdetto.
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4 ottobre 2018

4.10.18

Cortesia, questa sconosciuta.

Ennesimo esempio di come le regole basilari della comunicazione siano sconosciute in infoatac


Protagonista di questa puntata ipaZzia che segnala l'ennesimo autista indisciplinato con guida da pilota di formula uno


La risposta dell'addetto dell'infoatac potrebbe essere nella norma se non fosse per il tono adottato: "TU" e "PUOI COMPILARE" sono lontani anni luce dal "ti preghiamo di compilare" che oltre a mostrare educazione e cortesia nei confronti dell'utente dimostrerebbe anche INTERESSE nei confronti della malcapitata su quanto è accaduto.

Ancora una volta infoatac bocciata in comunicazione.
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4.10.18

Scancellazioni malandrine...

...episodio sul maldestro tentativo dell'infoatac di nascondere informazioni errate.


Stefania segnala all'infoatac che la pagina indicata in un tweet (non più esistente) risulta essere bianca.


L'addetto cialtrone chiede scusa (ammettendo dunque l'errore) e fornisce l'indirizzo corretto...cosa avrà chiesto dunque Stefania...?


...la navetta 060!

Consiglio per l'addetto infoatac: è meglio controllare prima dell'invio del messaggio il contenuto dello stesso che cancellare in modo maldestro i messaggi con contenuto errato (vale anche per gli errori grammaticali).
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3 ottobre 2018

3.10.18

Versioni discordanti...

Momenti imbarazzanti per l'addetto dell'infoatac che sostiene una tesi poco credibile

L'avventura di una passeggera comincia con la richiesta di notizie della linea 559 allla fermata Subaugusta.


L'addetto infoatac risponde indicando una vettura che sta partendo dal capolinea e che, scopriamo dopo, sembra essere stata inviata al deposito a causa di un guasto.


L'utente sembra invece essere stata testimone di un resposabile di linea che afferma che la vettura è stata spostata su altra linea. Sala operativa e infoatac continuano a sostenere una tesi diversa.

Vince su tutti il disagio e l'incapacità organizzativa e comunicativa.

Applausi.


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3.10.18

I sottintesi comici...

...lezioni di comicità dagli addetti dell'infoatac in questa entusiasmante puntata.


Flavia segnala all'infoatac una MEB (biglietteria automatica) a Porta Furba, stazione non presidiata, che non le ha restituito il resto. L'addetto infoatac le risponde di ritirare il modello per il reclamo dall'addetto in guardiola.


Partono le risate del pubblico e l'intervento di Fabio volto a far notare il ridicolo di cui l'addetto infoatac si sta coprendo


A questo punto l'addetto infoatac puntiglioso scrive di aver scritto che il modulo può essere ritirato in "altre" stazioni, generando ulteriore ilarità nel pubblico che scoppia in una sonora risata dopo l'intervento di Flavia:


"dovrei spendere un biglietto solo per andare a prendere in un'altra stazione il modulo di reclamo?" la frase che manda in delirio il pubblico...


Cala con una nota di mestizia il sipario dopo lo spettacolo, con l'addetto che prova a proporre il modello preaccartocciato online e le considerazioni di Vincenzo alla domanda di Pebbles su chi chiamare in caso di difficoltà in una stazione non presidiata.
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2 ottobre 2018

2.10.18

Chi di grammatica ferisce...

...di grammatica morisce!


Torniamo ancora una volta ad affrontare l'argomento "lingua italiana" dell'infoatac, tralasciando gli idiomi non italici.


Nella prima schermata l'addetto dell'infoatac vorrebbe scrivere ad Adriana che non è necessario fare la segnalazione tramite il modello preaccartocciato. Chiede dunque ad Adriana di avvertire l'autista mentre l'addetto chiamerà la sala operativa.


L'uscita, di genere femminile, nella testa dell'addetto infoatac diventa maschile (probabilmente avrebbe dovuto specificare "varco"?) diventando "chiuso"...


...abbiamo poi una virgola malandrina, una di quelle smarrite in altri tweet sgrammaticati dell'infoatac, che improvvisamente si palesa in modo inopportuno...


...scopriamo poi di aver grossa crisi anche con i tempi dei verbi: alle 12.57 una partenza nel futuro (13.11) non viene (tempo presente) effettuata.


E per concludere un delirante tweet riguardante una vettura (transitata?) degno degli studi dei migliori logopedisti d'Italia

Applausi o pianti...fate voi.
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1 ottobre 2018

1.10.18

Distrazioni da nulla

Tuttapposto per l'addetto infoatac mascalzone che si dimentica di rispondere all'utenza

La vittima di questa puntata chiede notizie della linea 80 al capolinea di piazza Venezia: sono le 11.47 del 28 settembre.


Passano quasi venti minuti di silenzio e finalmente l'addetto dell'infoatac si ricorda di rispondere all'utente:


Nel frattempo l'utente non ha più bisogno, per cui "tuttapposto". Ci chiediamo però se sia normale una situazione del genere con addetti "distratti" quando si tratta di richieste di informazioni, ma attentissimi quando si tratta di linguaggio colorito o di insulti non diretti a loro:


A voi la risposta.
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1.10.18

Tapparelle autorizzate...

Questo sembra essere il succo del discorso dell'addetto dell'infoatac che si prodiga a bacchettare l'utenza.


Motivo dell'ennesima discussione il problema mai risolto dei dipendenti ATAC che si sentono autorizzati a oscurare i vetri delle loro postazioni per non essere visti dai passeggeri.


Alla segnalazione di Roma fa schifo si accoda Massimo segnalando la stessa situazione su una postazione di guida di un bus di linea.


A questo punto l'intervento di Fabio che rassegnato (e autocensurato) afferma che il comportamento è ormai una triste consuetudine che nessuno in ATAC osa sanzionare.


L'invito alla moderazione, inopportuno, dell'addetto infoatac di turno sembra quasi confermare che l'usanza non va discussa, va accettata passivamente.

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30 settembre 2018

30.9.18

Gli sciroccati...

...mai termine fu piú appropriato per definire quanto vi descriveremo in questa puntata


Cacioman si trova a Circo Massimo e si accorge che gli addetti hanno lasciato il microfono aperto; decide dunque di avvertire gli sciroccati di infoatac.


Infoatac risponde chiedendo il numero di vettura!


Forse intendevano il numero del gabiotto o forse ancora immaginavano si trattasse di audiodiffusione nel treno?


Chi lo sa?
Di sicuro un errore del genere sarebbe stato evitato con una lettura piú attenta della segnalazione da parte dell'addetto infoatac.

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