22 dicembre 2018

22.12.18

Velocissimi a bloccare...

...e a invitare alla moderazione, ma lentissimi (e spesso incapaci) di rispondere alle richieste degli utenti.


E' questo il triste quadro della situazione comunicativa di atac che, attraverso infoatac, non si smentisce mai.


Vittima dell'ennesima cialtronata dell'infoatac è Serenella che alle 12.12 chiede informazioni relative al 649...


Ci vogliono undici minuti prima che un addetto si degni di una risposta non-risposta. Perchè chiedere all'utente se ha ancora bisogno? Perchè non fornire comunque dei tempi di attesa?


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22.12.18

Glissare con dignità

Episodio memorabile di Glissato cialtrone da parte dell'infoatac, una tecnica musicale adattata alla comunicazione.


Tramite tale tecnica l'infoatac cerca di far passare all'utente che chiede informazioni per "bello" un servizio che bello non è. Ma andiamo subito all'esempio pratico:


Silvia chiede "che succede alla linea 04b" non solo per avere i tempi di attesa (come l'addetto scrive) ma anche per capire la causa che la ha portata ad attendere più di 30 minuti alla fermata.


In questo modo l'utente viene accontetata ma la causa (i bus rotti) non viene svelata, dando l'idea che le possibili cause (traffico, incidenti, strade rotte) dell'attesa non siano attribuibili ad ATAC.

Che questo sia un modo di nascondere sotto il tappeto la verità è confermato non solo dalla risposta incompleta dell'addetto dell'infoatac, ma anche dal fatto che non non si sia scusato con l'utente per l'attesa prolungata.
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21 dicembre 2018

21.12.18

Nessuna criticità...

Breve puntata sull'atteggiamento disinformativo dell'infoatac all'utenza.


Come voi tutti sapete (e se non lo sapete ve lo diciamo adesso) l'atteggiamento imposto in infoatac ai comunicatori alla clientela è quello di "non diffondere notizie allarmanti", atteggiamento che spesso gli addetti impongono anche agli utenti che inviano le segnalazioni. Se da un lato lo si fa perchè si vuole evitare il panico dall'altro si rischi di scadere nella disinformazione. Oggi vi proponiamo due casi in cui qualche parolina in più, qualche spiegazione in più, farebbe bene.


Nel primo caso Gabriele segnala metro a Termini bloccata. Va bene rispondere che non ci sono criticità, ma sarebbe anche corretto scrivere che a causa del sovraffollamento e dei ritardi accumulati dai vari treni sulla linea potrebbe accadere che il treno non parta subito perchè il binario davanti risulta essere occupato.


Ancora più grave l'episodio di "naoto" in cui gli utenti insardinati vengono tenuti chiusi per ben 5 minuti malgrado il treno sia in stazione. Va bene comunicare che non ci sono criticità ma anche in questo caso la tiritera del binario occupato davanti al treno sarebbe consigliabile, oltre alla segnalazione ai macchinisti di lasciare aperte le porte se il semaforo che hanno davanti è rosso.

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21.12.18

Concordato ATAC: la stretta finale!

L'altro ieri si è tenuta la prima assemblea di tutti coloro a cui ATAC deve dei soldi: è dunque iniziata la fase piú importante del piano di salvataggio di ATAC



Ma vediamo anzitutto di capire il significato di questa assemblea e di tutte quelle che si terranno fino al 9 di gennaio: 1200 creditori di atac (che rientrano nel piano di concordato preventivo fallimentare) sono chiamati a votare e a decidere le sorti di atac oltre che del piano di salvataggio stesso.


Votare sì di fatto significa accettare un compenso inferiore al dovuto in tempi relativamente brevi (entro il 2019 i creditori privilegiati e entro il 2022 il 30% dei restanti creditori 'chirografari'), di credere in ATAC e di permetterle di non chiudere i battenti causa fallimento.

Votare no significa invece amministrazione controllata per ATAC, la nomina di un commissario fallimentare che dovrà cercare di vendere il vendibile dell'azienda per rimborsare tutti i debiti.


Dai risultati della votazione poi si vedrà se i giudici di piazzale Clodio vedranno se sarà il caso di far naufragare i sogni dell'amministratore delegato di ATAC, Paolo Simioni, e del relativo progetto di risanamento della giunta pentastellata. Attualmente tutti si dichiarano ottimisti ma la lista (e la partita) è lunga.


Tra chi non è ammesso al voto ci siamo tutti noi cittadini romani: sebbene il comune di Roma sia uno dei creditori piú importanti nei confronti di ATAC, la giunta pentastellata ha deciso di mettere in coda il Comune di Roma. Ma non siamo solo noi gli esclusi: ci sono anche tutti coloro che non hanno mai ricevuto il rimborso dei biglietti e dei soldi che qualche macchinetta automatica mezza rotta in giro nella capitale ha trattenuto; per loro la proposta di ATAC di metterli in coda come il comune di Roma è stata accettata dai giudici.


Ma andiamo a conoscere alcuni dei creditori chiamati al voto, grazie ad un articolo di Ilaria Sacchettoni del corriere della sera, edizione romana, che è andata alla prima riunione a vedere che aria tira.

C'è il piccolo proprietario del Bar Lepanto dove i dipendenti Atac hanno consumato (senza pagare) caffè per 989mila euro, c'è Unicredit a cui ATAC deve decine di milioni di euro, c'è l'Ansaldo in attesa di 3 milioni e 600mila euro, ma c'è anche il pennellificio Bagnoli che deve avere 198 euro. Ci sono poi enti locali, la Regione Lazio, aziende come Trenitalia e Cotral che costituiscono il famoso consorzio Metrebus a cui ATAC deve parecchi soldi.


Una lista variegata: consulenti, operai, autisti, pasticceri, imprese di software, cartolerie, vigilantes, pubblicitari, garagisti, manutentori. Euro dopo euro verranno passati in rassegna tutti: grandi e piccoli imprenditori, rappresentanti di piccole imprese e legali di grandi aziende come ad esempio Telecom Italia a cui ATAC deve qualcosa come 8 milioni di euro.

Tutti verranno  interpellati e a tutti verrà chiesto di dar fiducia ad una azienda che, dicono, sia cambiata. Nel frattempo c'è chi si è visto costretto a licenziare personale a causa dei troppi debiti e chi è stato salvato dal fallimento grazie a generosi soci stranieri. La maggior parte degli intervistati è propensa per votare si, accettare cioè il male minore e recuperare rapidamente i soldi. C'è chi è propenso per l'astensione ma anche chi ha annunciato di votare no perchè pensa che l'operazione concordato sia una grande presa in giro e che in ATAC sostanzialmente non è cambiato nulla.


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20 dicembre 2018

20.12.18

Che burloni!!!

In questa puntata la pessima comunicazione intra-aziendale che si traduce in pessima comunicazione al pubblico.

L'avventura inizia con Silvia che chiede (non siamo riusciti a trovare il tweet) di un tram che parta da piazza Risorgimento.


L'addetto dell'infoatac comunica (dopo aver consultato non si sa quale fonte) una partenza alle 9.01; peccato che...


...il tram parte fuori servizio in direzione deposito, trasformando in presa in giro l'informazione data a Silvia che dovrà attendere quasi mezz'ora il passaggio del tram successivo, visto che alle 9.20 il tram arriva dalla direzione opposta e dovrà fare una sosta al capolinea.
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20.12.18

Salutiamo le chiuse...

...nella speranza che non piova e che restino chiuse per non incappare in spiacevoli allagamenti.


Ecco dunque l'addetto che saluta la "chiusa repubblica" e, immaginiamo, anche l'aperta stazione Manzoni...ma c'è dell'altro: una linea in ritardo a causa della deviazione dell'informazione...


E cosa vogliamo dire delle partenze (plurale) che transitano a Crocco invece della linea 128 prolungata (singolare)?


Poi c'è il saluto (buonasera) che parte in quattro/cinque minuti da Indipendenza...e non si sa a chi va!


E il GRAN FINALE:
"puoi riferisci"



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19 dicembre 2018

19.12.18

Una grande e bella infoatac!

Torna alla ribalta il saluto finale dell'infoatac, preludio al blocco definitivo e indice di un elevato nervosismo dell'addetto cialtrone.


La storia di questa puntata parte con Giorgio che segnala una settimana di ascensori rotti e i problemi per chi come lui deve muoversi con passeggino al seguito in stazione. Cominciano ad arrivare le risposte (ironiche) di altri utenti ma non dell'infoatac che potrebbe almeno scusarsi per il disagio:


Una in particolare, quella di Federico, non va giù all'addetto cialtrone che decide di congedarsi così:


Non possiamo che ripartire con la solita tiritera di sempre:
  • addetto infoatac, sei nel torto perchè non hai risposto a Giorgio
  • addetto infoatac, dovresti semplicemente ignorare i tweet non utili e concentrarti a dare informazioni (è quello il tuo lavoro)
  • addetto infoatac, i post offensivi e volgare nel peggiore dei casi sono rivolti ad ATAC, bloccare l'utente è sintomo di prenderla sul personale
  • addetto infoatac, il blocco va usato NEL CASO ESTREMO di un utente che in più occasioni lo stesso giorno insulta e offende facendo spam
Chissà se un giorno entrerà loro in testa?
Nel frattempo "grazie per aver seguito InfoAtac"
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19.12.18

Approssimazioni inesatte

Continua incessante la cialtroneria degli addetti dell'infoatac che pur di non lavorare preferiscono dare informazioni sbagliate e approssimative.

Ma partiamo dall'inizio: una utente chiede ad infoatac la situazione del servizio in previsione di un suo viaggio dalla giustiniana a termini


La risposta dell'addetto cialtrone si limita alla linea metro A mentre per quanto riguarda la tratta tra la giustiniana e la metro la butta sul generico "non è di nostra competenza" chiudendo così la comunicazione.

Quanto scritto è FALSO E IMPRECISO perchè esistono due stazioni "la giustiniana" una relativa alla roma-nord gestita da ATAC...

...e una seconda stazione sulla linea ferroviaria gestita da Trenitalia che l'addetto mascalzone dell'infoatac non ha messo in conoscenza (account @tiregionale).

Ancora una volta applausi alla cialtronaggine dell'infoatac!

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18 dicembre 2018

18.12.18

Momatac Natalizio


Siamo arrivati a Dicembre e con il dodicesimo mese dell'anno arrivano pure le feste di Natale...ed il Momatac Natalizio!
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17 dicembre 2018

17.12.18

Un freno agli insolenti...

Riprendono nuovamente, dopo un breve periodo di assenza, gli inviti alla moderazione dell'infoatac


Sono tornati, ma, forse il dato è incoraggiante, sono molto più educati (ricordiamo certi "moderati" insolenti di qualche tempo fa) e contengono informazioni "utili" all'utenza.


La questione parte con Cristian che è stanco di aspettare il 720 che spesso e volentieri salta la corsa delle 9.21. L'addetto dell'infoatac gli dà la triste notizia: vettura rotta, corsa saltata ma...


...è ovvio che se un utente vede alle 9.29 un mezzo con su scritto 720 al capolinea gli viene un po' da rosicare, no? Dunque Cristian protesta scrivendo "inefficienti" e "bugiardi", insulti abbastanza pacati che però non piacciono all'addetto dell'infoatac che risponde:


Bacchettata "per prima cosa", cialtronata per seconda cosa: la vettura in oggetto è "riservata alla partenza delle 9.44", cioè piuttosto che rimodulare parzialmente l'orario e allungare di qualche minuto l'attesa media di tutti gli utenti, si decide di dare disagio completo ai soli utenti che speravano di partire alle 9.21. Nessuna chiamata alla "sala operativa" dunque per l'utente reo di aver dato dei bugiardi agli addetti dell'infoatac, con un bell'invito alla moderazione che suona di beffa per il povero Cristian.

Ultima osservazione sulla faccenda: la linea 720 è il famoso collegamento Laurentina-Ciampino, quello tanto pubblicizzato dall'amministrazione comunale come "successone"nei trasporti pubblici...
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17.12.18

Solleciti sollecitati...

Ennesima triste puntata sul lento lavorio degli addetti cialtroni dell'infoatac


La protagonista, morbidatonna alle 8.16 chiede informazioni sui tempi di attesa della linea 80 specificando fermata e direzione. Passano i minuti ma nessuna risposta si palesa dall'infoatac.


Solo dopo il sollecito e dopo quasi 10 minuti arriva la risposta sgrammaticata (manca la virgola), che un purista della lingua italiana interpreterebbe "una scusa si trova a tre fermate"


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16 dicembre 2018

16.12.18

Una gran bella giornata....

Giornatina all'insegna della sonnolenza che stordisce gli addetti dell'infoatac...



Rea Silvia alle 9.10 del 6 novembre segnala sosta selvaggia ad una fermata...l'addetto risponde con i tempi di attesa alla fermata. Solo dopo l'ulteriore puntualizzazione dell'utente l'addetto si sveglia e risponde in modo corente


Ore 8.12 dello stesso giorno, Danjel protesta per bus non tracciati e attese millenarie alla fermata. L'addetto lo indirizza alla app dei tempi di attesa, piuttosto che al modello preaccartocciato per sporgere reclamo.


Il fatto che non sia solo infoatac a dormire ma anche il resto degli enti di comunicazione sul trasporto pubblico locale lo dimostrano le informazioni discordanti sugli orari di partenza della Roma Lido. Per RSM (muoversi a roma, agenzia tpl del comune di roma) c'è un buco di 25 minuti tra la partenza delle 8.25 e quella delle 8.50 direzione roma


Per Astral (infomobilità regione Lazio),
tra le 8.25 e le 8.50 esiste una corsa intermedia alle 8.35


Per infoatac infine la corsa è alle 8.40,
mentre quella prevista per le 8.50 è alle 8.55



...e la giornata è appena iniziata!!
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