8 dicembre 2018

8.12.18

Informazioni...attese!


L'incapacità comunicativa dell'infoatac ancora una volta protagonista in un nuovo episodio dai tratti surreali:


Alle 7.39 del 30 ottobre viene chiesto all'addetto dell'infoatac di turno qualcosa di estremamente semplice: se una stazione della metro sia aperta o meno.


Ci vorrano ben VENTISETTE FOTTUTISSIMI MINUTI per ricevere una risposta. In cosa fosse intento l'addetto cialtrone non è dato di saperlo, è invece di pubblico dominio che quando si tratta di perder tempo in inviti alla moderazione o in blocchi all'utenza sono attenti e rapidissimi.


Che non si tratta di una sbadataggine isolata ce lo conferma un altro episodio che vogliamo proporvi in questa puntata. Protagonista della storia è Giulia che deve attendere...


...ventiquattro minuti prima di ottenere l'insulsa risposta "hai ancora bisogno?"
Condividi:

7 dicembre 2018

7.12.18

No Maria, io esco.

Questa la frase famosa che oggi vogliamo togliere dalla bocca di una delle protagoniste di "uomini e donne", trasmissione trash su canale 5, per usarla in modo più appropriato con l'infoatac.


Ci vien proprio voglia di uscire e andare a prendere una boccata d'aria alla lettura dei tweet che vi proponiamo adesso: ci rifiutiamo di accettare un atteggiamento così cialtrone da parte dell'infoatac.


L'infoatac che chiede all'utente se si trova ancora bloccato dentro l'ascensore, l'utente che ringrazia i vigili del fuoco e la poca solerzia dell'infoatac.

Non aggiungiamo altro,
noi usciamo.
Condividi:
7.12.18

Addetto brillo

Ancora un caso di addetto infoatac poco attento nel leggere i tweet dell'utenza tanto da far nascere il sospetto di ubriachezza

Oggi tocca a mariapaola a subire la disavventura di atac e dell'addetto infoatac ubriaco. Le cose sembrano inizialmente andare bene: richiesta tempi di attesa e risposta coerente

Ma i fumi dell'alcol si cominciano ad intravedere (la mancanza di una virgola fa sospettare che l'addetto saluti il bus e non l'utente) e si palesano nella successiva segnalazione:


Mentre mariapaola segnala che il bus ha lasciato a piedi tutti l'addetto ubriaco torna a chiedere (?) il numero della fermata...
Condividi:

6 dicembre 2018

6.12.18

E poi......boh?


Immagine molto esplicativa quella della copertina di questa puntata: è la faccia che abbiamo fatto dopo aver letto i tweet della schermata seguente:


Non sappiamo se ci siano di mezzo eventuali tweet cancellati, se così non fosse la conversazione oltre che essere anomala è anche un po' grottesca: a che serve il messaggio privato riguardo la notizia se lo sciopero c'è o meno?


Ma che gli addetti dell'infoatac non stiano bene ce lo conferma quest'altro tweet in cui viene "inaugurata" una nuova linea: la Roma-Vieterbo.
Condividi:
6.12.18

Giuste proteste

Ennesima protesta sonora da parte dell'utenza in attesa alla fermata di fronte alla burocrazia dell'infoatac

In questa puntata è il turno dell'ira di Caterina che attende un bus della linea 708 da ben 50 minuti. Il fatto che l'addetto cialtrone dell'infoatac le chieda il numero della fermata a cui è in attesa la fa infuriare ulteriormente...


...noi abbiamo voluto indagare sul perchè e siamo andati sul portale dell'atac per capire che percorso fa la linea 708 e perchè 50 minuti sono un'attesa così indecente.


Il 708 è disponibile in 4 fantastiche versioni, due deviate e due normali, per ciascuna versione abbiamo 41 fermate per la deviata scolastica, 28 fermate per la versione normale. Normalmente su questa linea il bus impiega circa un minuto a fermata...


...pertanto aspettare alla fermata 50 minuti significa che sta girando una sola vettura su tutta la linea!

Ragionamento troppo difficile per l'addetto dell'infoatac che sul suo sistema centrale potrebbe tranquillamente posizionarsi sui due capolinea e scoprire (e raccontare all'utente incazzata) quante vetture viaggiano e dove si trovano in quel momento.

Meglio invece la "solita domanda burocratica" che fa perdere tempo, in fondo, dopo 50 minuti di tempo perso alla fermata cosa vuoi che siano altri 2 minuti di burocrazia?
Condividi:

5 dicembre 2018

5.12.18

L'importante è non rispondere

Piccola disavventura comunicativa per la povera Lilly in attesa alla fermata del tram.


L'utente in questione prova a chiedere se il servizio è regolare sulla linea tre in direzione valle giulia e, visto il protrarsi dell'attesa, indica anche il codice fermata nella speranza che le venga fornito il tempo di attesa...


Il tempo passa e l'addetto sembra non aver capito che la richiesta sia "tempi di attesa del tre in direzione valle giulia" sebbene sia stata fornito anche il codice fermata:


Dopo 50 minuti di attesa decidiamo di intervenire e comunicare noi alla povera lilly i tempi di attesa così come riportati dal portale atac.roma.it che, per la cronaca, alla fine se l'è fatta a piedi fino a San Lorenzo.


Condividi:
5.12.18

I telescopi dell'infoatac...

Affascinante puntata alla scoperta di nuove località geografiche scoperte dagli addetti dell'infoatac.


Dal lontano pianeta dell'infoatac gli addetti hanno telescopi potentissimi che riescono a trovare località sulla terra di cui noi terrestri ignoriamo l'esistenza.

Non ci credete?


Eccovi dunque la risposta a Silvia riguardo alla linea 83 che secondo gli addetti dell'infoatac parte adesso da Val Sabbia e non più da largo Valsabbia.

Dove si trovi questa valle non ci è dato di saperlo, abbiamo provato a consultare il web che ci suggerisce una ridente località nel Trentino. Nel frattempo informiamo tutti che a largo Valsabbia la palina segna ancora il capolinea della linea 83.


Condividi:

4 dicembre 2018

4.12.18

C'è ma non si vede...


Ancora brutte figure comunicative dell'infoatac e dell'atac, con la biglietteria di Acilia che espone il cartello "no bancomat" sebbene abbiano la macchinetta disponibile e funzionante.


Midnat segnala l'impossibilità di pagare con bancomat "a fasi alterne" presso la stazione di Acilia e chiede quali siano i criteri adottati su tale tipo di pagamento. L'addetto dell'infoatac, piuttosto che contattare la stazione di Acilia e far rimuovere il cartello (o esporre una comunicazione più chiara) si limita ad avvisare che il servizio bancomat è attivo allo sportello numero due (la stazione ha solo due sportelli).


La puntata si conclude con l'utente che chiede di far rimuovere il cartello "no Bancomat"...lo avranno fatto?
Condividi:
4.12.18

Buon compleanno, ATTACCATI!

Secondo giro di boa per il nostro bloggheruccio e il resto degli account sparsi sui social.
Son passati già 2 anni dall'inizio della nostra avventura con il blog, su twitter, su facebook e, tra alti e bassi siamo ancora qui a spegnere le candeline e a festeggiare insieme a voi i successi e i ruzzoloni vari.


Non possiamo non parlarvi della disavventura di luglio quando twitter, senza possibilità di appello, ha deciso di sospendere a tempo indeterminato il nostro account AttaccheteArBus per presunte violazioni alle regole di impersonificazione. Un brutto tiro da parte di chi, dietro le quinte, cerca di ostacolarci nell'opera di denuncia delle inefficienze di ATAC. Siamo "rinati" con la versione italiana AttaccatiAlBus e, grazie al vostro sostegno, continuiamo ad andare avanti come treni...o meglio, come autobus.
Quasi 110 mila visitatori (dati di fine ottobre) son saliti sul nostro folle autobus da quel lontano 4 di dicembre del 2016, molti di loro sono stati protagonisti nelle nostre puntate, vittime della disinformazione dell'infoatac, vittime delle loro bacchettate o dell'immorale messa al bando, vittime di dipendenti atac non proprio professionali che, insieme agli addetti dell'infoatac incapaci di parlare in italiano o in una qualsiasi lingua straniera, rendono bene l'idea di come stia messa male ATAC. Abbiamo dato (e continuerema a dare) spazio anche ai anche protagonisti di segnalazioni di opere d'arte di "rara bellezza"  e dei tweet memorabili sul tpl capitolino con i nostri sondaggioni.


A tutti voi visitatori, passeggeri e utenti del nostro folle autobus, va un immenso grazie: grazie per il supporto morale, per i complimenti, per le critiche (più o meno costruttive), per gli insulti, per le ingiuste etichettature politiche (sappiamo pensare fuori dal coro) e per gli ostacoli che ci mettete davanti (invitandoci a fare di più e di meglio).



Condividi:

3 dicembre 2018

3.12.18

Collaborescion


Questa è la storia di Socrate, un utente che ha problemi con il tornello di accesso alla metro nella stazione di Baldo degli Ubaldi. Come vedete bene nella foto che allega il gabiotto è ricoperto da oggetti che ne oscurano la visibilità dunque non è possibile sapere se ci sia qualcuno dentro ne chi è dentro è in grado di accorgersi della presenza di utenti in difficoltà. A questo punto il ruolo dell'infoatac dovrebbe essere quello di mettersi tempestivamente in contatto con il gabiotto in questione in modo da "svegliare" il responsabile di stazione, ma invece...


...l'addetto cialtrone dell'infoatac si limita a proporre all'utente il modello preaccartocciato per fare un reclamo, che probabilmente finirà nel dimenticatoio.

Nel frattempo Socrate, presupponiamo
è ancora a Baldo degli Ubaldi in attesa.
Condividi:
3.12.18

Piccole dimenticanze

Capita di tanto in tanto che gli addetti dell'infoatac si addormentino e non rispondano più all'utenza


E' il caso di Carlo che alle 17.15 del pomeriggio, probabilmente in piena "siesta" dell'addetto dell'infoatac di turno, chieda informazioni sulla linea 85


Ci vogliono ben 12 minuti affinchè una risposta da parte dell'infoatac si materializzi su twitter, risposta che, come leggiamo, probabilmente non servirà a nulla


Condividi:

2 dicembre 2018

2.12.18

Infoatac alla lavagna!

Ennesima rassegna di strafalcioni in italico idioma che dimostrano l'impreparazione dell'infoatac anche su tweet in madrelingua.


Principiamo da domande che però non contengono il punto interrogativo:
(bis, per chi non ne ha abbastanza) 


è poi il turno di accento, virgola e due punti smarriti
(sì, nel dettaglio:)

abbiamo poi il neologismo "riferimeto"

e ancora, una metro "a comando", cioè che si attiva
(non sì, attiva)

ci chiediamo, per conlcudere, se sia in arrivo il tram, il sistema
o qualche frustata all'addetto ignorante

Condividi: