9 febbraio 2019

9.2.19

Il cibo di Roma

Dedichiamo questa puntata all'appassionata di cibo @Gustamiblog (gustami) che oggi ci parlerà di Roma, della sua multiculturalità culinaria e degli interessanti progetti sul tema.


Mi sono trasferita a Roma quasi 18 anni fa, ai tempi in cui Roma era proclamata “città aperta e multiculturale” ed era la Roma in cui ho sempre creduto e in cui vorrei ancora vivere. Roma mi ha accolta ed ho imparato ad amarla, con i pregi e i difetti che la contraddistinguono. Una delle infinite bellezze di Roma è la cucina, ma non solo quella romana, la cucina intesa come crogiolo di culture culinarie più disparate.

Cosa voglio dire?
Vedere Roma con gli occhi di una mangiatrice significa osservare la città nel suo dinamismo multiculturale. Significa conoscere ciò che è diverso ed entrarci in contatto per il mero desiderio di conoscenza.
Cosa ho imparato?
Ho imparato che la diversità è bella, perché se io cucino in un modo è possibile che qualcun altro cucini la stessa pietanza seguendo una tradizione diversa. Se io la chiamo “chiacchiera” a Roma la chiameranno “frappa”. Se io uso il pane il mio vicino userà la pita e così via, potrei usare mille esempi di come ogni cibo non sia altro che una parte della rappresentazione di una cultura solida e che si tramanda; questo però non deve essere inteso per innalzare barriere distintive bensì per fondersi, per curiosare e nello stesso tempo conoscere tutto ciò che è diverso ed esiste.
Di cosa voglio parlarvi?
Voglio mostrarvi come dei progetti di “food” di realtà completamente diverse siano cresciuti e si siano radicati a Roma rappresentando il riscatto, l’accoglienza e la scoperta.

Per il riscatto ho scelto D.O.L. (Di Orgine Laziale) nel quartiere di Centocelle, conosciuto grazie alla mia amica Francesca con cui ho trascorso una mattinata assaggiando un po’ di tutto. Dai salumi, ai formaggi sino al vino è tutto di altissima qualità. Al di là dei prodotti, l’aspetto veramente di qualità sono i tantissimi progetti e collaborazioni con contadini e agricoltori locali. Una delle idee è quella di puntare a dei prodotti tradizionali con filiera corta cercando di avere un basso impatto ambientale. Se andate sul sito potete approfondire meglio le diverse sfaccettature di D.O.L.. Tra i tanti progetti uno tra i più interessanti è sviluppato con le detenute del carcere femminile di Rebibbia, le quali attraverso il caseificio sociale “Cibo Agricolo Libero” producono formaggi e carni che successivamente vengono venduti attraverso D.O.L.. Non resta che augurare il meglio e che si diffondano sempre più iniziative simili che aiutino ogni persona a non restare fuori dalla vita sociale.


Per l’accoglienza ho scelto ALTROVE RISTORANTE, conosciuto grazie alla mia amica Lyra in occasione di un bel pranzo domenicale tra amici. Il progetto prevede l’aiuto di giovani che provengono da contesti deprivati, da situazioni di emarginazione e si rivolge ai giovani sia italiani che stranieri fornendo la possibilità di formarsi come aiuto cuoco, aiuto pasticciere e operatore sala-bar per avere così la possibilità di accedere al mondo del lavoro. L’idea di cucina è forse quella che mi piace di più in quanto ogni piatto e ogni ingrediente corrisponde ad un viaggio, una meta e alla curiosità dell’altro. Il risultato è un menù che diventa una fusione di culture, di tradizioni ed un abbattimento di muri che a volte possono sembrare idealmente invalicabili. In questo luogo è importante anche il tempo, in senso celebrativo, “mi prendo il tempo per un dolce”, “mi prendo il tempo per rilassarmi e godere di un pasto e della compagnia dei miei amici”, ALTROVE è un’esortazione all’interruzione della quotidianità per godere di quel momento distaccato, forse un po’, anche dalla realtà.


Ed infine per la scoperta ho scelto l’evento GUSTO KOSHER di cui sono venuta a conoscenza per puro caso visto che sono sempre a curiosare sul web alla scoperta di locali ed eventi di cibo. Ho approfondito grazie a degli amici di religione ebraica chiedendo un po’ di informazioni sull’evento e mi sono trascinata dietro dei degni compagni di mangiate più curiosi di me.
Ci sono stata qualche anno fa, l’evento è storico e si ripete tutti gli anni in autunno con gran successo al Palazzo della cultura al Portico d’Ottavia, l’accoglienza è stata uno degli aspetti più belli.
L’evento è un piccolo viaggio alla scoperta della cucina ebraica con diversi workshop e degustazioni. Ogni anno vengono invitati chef di rilievo che permettono al pubblico di comprendere quanto la cucina kosher abbia una forte attenzione alla qualità e alle proprietà benefiche del cibo. Inoltre, nel 2018 si è puntato il faro anche sulle intolleranze alimentari con un workshop dedicato ai grani, dimostrando come la cucina ebraica abbia una forte sensibilità nei confronti di queste problematiche sempre più attuali.
Ci siamo aggirati per qualche ora con il bicchiere alla mano pieno di buon vino, abbiamo mangiato del cibo tradizionale ottimo, provato diversi dolci e abbiamo chiuso con il super alcolico “Sangue Morlacco”... che dire? Sembrava di stare a casa.


Roma mi è sempre piaciuta perché mi permette l’accesso a tutta la conoscenza che desidero. Perdere Roma significherebbe perdere una parte di me stessa.

Credits: GustamiBlog
Tumblr: gustami.tumblr.it 
Twitter: gustami 
Instagram: cassandra81

Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.
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8 febbraio 2019

8.2.19

Il gioco del pio pio

Per gli appassionati dei giochi di carte vi presentiamo adesso il gioco del "pio pio"


Questo divertentissimo e semplicissimo gioco di carte che trovate disponibile su diversi store online è composto da un mazzo di carte normali e uno a forma di uovo. Quelle a forma di uovo hanno disegnato un uovo da un lato, un pulcino dall'altro.

Le carte normali hanno invece quattro possibili disegni: il nido, la gallina, la volpe o il gallo.

Ciascun giocatore parte con 4 carte in mano e a turno decidere di cambiare una carta con una nuova dal mazzo oppure di intraprendere un'azione.

Calando gallo, gallina e nido il giocatore ha diritto a pescare una carta "uovo" che metterà davanti a se dal lato del disegno dell'uovo, dopodichè prenderà tre nuove carte dal mazzo e passerà la mano al giocatore successivo.


Calando la carta della volpe il giocatore ha diritto a rubare un uovo a uno degli altri giocatori. Ma attenzione: se il giocatore a cui ruba l'uovo cala due galli il furto finisce male e l'uovo resta al suo proprietario! Prima di passare la mano al giocatore successivo si pescano dal mazzo le carte sufficienti affinchè tutti i giocatori possano tornare ad avere ciascuno 4 carte in mano

Quando un giocatore (che possieda almeno una carta-uovo) decide di calare due galline l'uovo si schiude e nasce il pulcino: il giocatore girerà la carta-uovo dal lato del pulcino e nessuno gliela potrà più rubare.

Scopo del gioco è riuscire a far schiudere tre uova per primo.

Se vi piace far rumore e schiamazzi potete decidere di far urlare "coccodè" al giocatore che fa l'uovo e "pio pio" a quello che fa schiudere l'uovo etc...

Se non volete acquistare le "carte ufficiali" (la confezione contiene le istruzioni anche in italiano) potete comunque lavorare di immaginazione con le carte che avete in casa, associando un segno ad ogni figura (es. fiori-nido cuori-gallina quadri-gallo picche-volpe) e usare alcune carte come "uovo" (es. le figure e l'asso).

No, non siamo usciti fuori tema per errore, abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.

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7 febbraio 2019

7.2.19

Ostia antica: buone e cattive nuove...

Puntata all'insegna del chiaro-scuro relativa alla stazione di Ostia Antica e ad alcuni problemi del territorio circostante.


Apriamo anzitutto con una buona notizia: dal 9 di Gennaio circa potete finalmente permettervi un attacco di cuore in stazione dopo ben quattro lunghissimi mesi è finalmente arrivato il defibrillatore in stazione ed è stato riposto dentro l'apposita teca che per parecchio tempo ha solo avuto funzione decorativa.

Ma la giunta grillina non ha finito di stupirci!


Finalmente nel piazzale antistante la stazione sono arrivate delle rastrelliere nuove di zecca che vanno a sostituire l'angolino una volta dedicato alla monnezza della stazione. La stazione è stata altresì fornita di bidoni per la differenziata prima dell'estate e il decoro per chi è diretto agli scavi è migliorato.


Ma (e purtroppo c'è un ma)...basta superare l'ultimo muretto di recinzione della stazione per precipitare nel degrado "standard" attuale di Roma: dietro al muretto le vecchie e arrugginite rastrelliere fanno capolino e con il loro colore giallo sgargiante non ne vogliono sapere di passare inosservate...


...superato poi il ponticello pedonale traballante (ma ripittato di blu l'estate scorsa) si entra nel mondo del paradosso: una fermata in una strada chiusa da un paio di Jersey. Questa la situazione di via della stazione di ostia antica che da tempo ha compiuto un anno: i pini marittimi hanno danneggiato l'asfalto e l'unica cosa che sono stati capaci di fare minisindaco del decimo municipio e giunta comunale è stata la chiusura della strada e la soppressione della fermata (linee 018 e 011).


Immaginate dunque (tralasciando i disabili) la signora anziana che, uscita dalla stazione della roma lido, vuole tornare a casa: dopo aver fatto le scale per salire sul ponticello e quelle per scendere, deve farsi un bel pezzettone di strada fino a raggiungere la prima fermata utile di 011 e 018 in via dei Romagnoli. A questo punto - penserete voi - si riposerà e si riprenderà dalla camminata prima di salire sul bus tornare a casa...


...peccato che dopo tutta questa scarpinata la fermata che attende la signora non è un capolinea e dunque le probabilità di trovare un mezzo fermo su cui salire sono nulle...ma non c'è ne un riparo ne una panchina su cui attendere! Insomma, alla signora anziana consigliamo di "rubare" e portare con se il defibrillatore dalla stazione visto che le probabilità di sopravvivenza sono poche.


Tornando alla giunta grillina concludiamo dicendo che:
  • per la riapertura di via della stazione di ostia antica e il ripristino della fermata soppressa bisognerebbe partire dall'intervento di uno degli agronomi del comune, che da fonti del cdq locale sembra essere disperso non si sa dove
  • il comune, nella persona di Enrico Stefàno (vicepresidente comm. mobilità) si era impegnato due anni fa a portare i capolinea di 011 e 018 nel piazzale della stazione e a migliorare la viabilità della zona
Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.
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6 febbraio 2019

6.2.19

Lo smartphone smemorato...

Quante volte vi è capitato di vedere il vostro telefonino rallentato? Quante volte vi è capitato di non avere abbastanza memoria per poter fare un video, una foto o installare una applicazione?


Forse la soluzione è una scheda di memoria esterna più grande o un telefonino nuovo. Per rimandare il fatidico giorno dell'apertura del vostro portafogli qualche soluzione immediata, fattibile senza essere professionisti dell'elettronica e senza rischio di far danni al vostro telefono ci può essere.


Per prima cosa bisogna andare nel menù delle impostazioni del telefono e cercare la voce "gestore applicazioni" (nell'immagine precedente un esempio che potrebbe non essere uguale a quello del vostro telefono).


Solitamente il gestore delle applicazioni è suddiviso nelle seguenti sezioni
  • applicazioni scaricate
  • applicazioni e servizi attivi
  • tutte le applicazioni (elenco completo)
addizionlamente su alcuni modelli troviamo anche le sezioni
  • applicazioni spostate sulla scheda sd
  • applicazioni disattivate


Il primo passo da fare è quello di andare nella sezione delle app scaricate e disinstallare le app di cui potete fare a meno, a partire da quelle che avete scaricato. Lo so, si tratta di rinunciare a qualcosa che magari può servirvi un attimo dopo la disinstallazione, potete comunque tornare a installarla nuovamente quando effetivamente vi servirà, no? Se non avete idea di come disinstallare le app o quali siano quelle che effettivamente usate andate al secondo passo.

Secondo passo da fare è quello della cancellazione della cache. Portatevi nella sezione dell'elenco completo delle app e selezionate la prima applicazione dell'elenco. I bottoni che troverete nella nuova schermata sono quasi sempre gli stessi:
  • termina (causa l'arresto dell'applicazione)
  • disinstalla (si tratta di una app scaricata o opzionale)
  • disattiva (se si tratta di una app di sistema o di quelle preinstallate)
  • disinstalla aggiornamenti (si tratta di una app di sistema o di quelle preinstallate che ha installato ulteriori componenti in memoria)
  • cancella dati (o gestisci dati se si tratta di una app di sistema)
  • sposta su scheda sd (trasferisce parte dei dati sulla scheda di memoria esterna)
  • cancella cache (elimina i dati che per comodità l'app mette in memoria per essere più rapida)
  • etc

Non tutti i bottoni che troverete saranno attivi, le operazioni non possibili saranno disattivate.
Potete procedere a liberare parte della memoria premendo il bottone "svuota cache", operazione che non produce alcun danno, è immediata, può essere effettuata periodicamente. Tornate indietro ed effettuate gli stessi passi ed è possibile per quasi tutte le applicazioni presenti sul vostro telefono. In alcuni casi esistono app o voci di menù che fanno questo lavoro per tutte le app, cercate se non vi va di stare dietro a tutte le app installate sul vostro telefono.

Ovviamente le app con il tempo torneranno ad occupare la cache con nuovi dati, pertanto l'operazione che avete appena effettuata è una sorta di 'vittoria di Pirro' per le prestazioni del vostro telefono, ma se fatta periodicamente migliorerà le prestazioni.

Terzo passo da fare è la disinstallazione di alcune app precaricate e alla disattivazione di alcune app di sistema inutili. Le app disattivate non occuperanno più spazio nella cache, non scriveranno dati e soprattutto non rallenteranno il vostro telefono. Queste operazioni sono assolutamente reversibili: se avete disattivato una app per errore potete tornare ad attivarla tramite l'apposito tasto che comparirà al posto del tasto "disattiva", mentre per le app disinstallate vi basterà andare a cercare nel play store di google e reinstallarle.

App inutili nel vostro telefono ce ne saranno di sicuro, molti di esse sono preinstallate nel sistema.

I passi per la disinstallazione sono sempre gli stessi:
  • arresta
  • cancella tutti i dati
  • disinstalla aggiornamenti (se presente)
  • disinstalla/disattiva
  • arresta (se il bottone torna ad essere attivo)
  • cancella tutti i dati (se il bottone torna ad essere attivo)
Andiamo a scoprire le app inutili, elenco ovviamente incompleto, visto che in base alla marca del telefono possono variare. Quelle tipiche di google sono:
  • google play musica, inutile se non scaricate/acquistate musica tramite google
  • google play video, vedi precedente ma per film e serie tv
  • google play edicola o google news, inutile se consultate le notizie tramite browser
  • google play books, per l'acquisto online di libri
  • youtube, potete farne a meno usando il browser e andando su www.youtube.com
  • google drive, inutile se non caricate/scaricate file sul vostro spazio google o se non avete idea di cosa sia google drive
  • gmail, inutile se avete altri indirizzi email 'di servizio' o se prendete l'abitudine di andare su mail.google.com con il vostro browser
  • chrome, inutile se utilizzate un altro programma per navigare o se decidete di installare un browser più leggero (baidu, lightning...) per navigare
  • google talk o hangouts, applicazioni di messaggistica instantanea di google (fallimentari ed inutili) alternativi a whatsapp o telegramm
  • voice search: applicazione per la ricerca tramite riconoscimento vocale
  • google maps: applicazione sostituibile in tutto e per tutto con il sito maps.google.com
  • google streetview: sostituibile anch'essa con il sito maps.google.com
  • google+: social di google prossimo alla chiusura
In realtà anche google play store, che vi serve per cercare e installare nuove app, oltre che per aggiornare quelle esistenti è spesso inutile e ingombrante. Ricordandovi ancora una volta che la disattivazione è una operazione reversibile, potreste pensare di disattivare google play quando non vi serve e riattivarlo quando avete la necessità di installare nuove app o aggiornare quelle esistenti.



Per quanto riguarda le altre app abbiamo ad esempio
  • samsung print o app simili che contengano la parola print che servono per stampare documenti direttamente dal vostro telefono e che nel 90% dei casi non userete mai
  • galaxy apps o my galaxy o samsung studio: una sorta di play store e altre app di samsung di dubbia utilità
  • samsung health: app che dovrebbe monitorare i vostri parametri vitali per consigliarvi quanto moto fare durante la giornata; inutile se non avete uno smartwatch
  • dropbox: applicazione simile a google drive ma fornita da microsoft; se non avete l'esigenza di caricare/scaricare dati su dropbox o non avete idea di cosa sia dropbox disinstallate/disattivate senza pensarci su
  • flipboard: applicazione per usare più social contemporaneamente
  • photos: applicazione per gestire/ritoccare le foto; se usate la galleria per visualizzare le vostre foto è una app inutile
  • email: se usate solo gmail è una app inutile
  • amazon e ebay: consultabili tranquillamente via web
  • facebook e twitter: oltre che consultabili via web anche da telefonino esistono delle versioni "lite" che occupano meno risorse
  • samsung voice: applicazione per il riconoscimento vocale
  • group play e game hub: applicazioni di dubbia utilità per giochi in gruppo

Come già detto l'elenco è lungo, spesso basta cercare su internet i nomi delle applicazioni installate sul vostro telefono per scopire cosa fanno e se sono utili. Sperando di esservi stato d'aiuto vi saluto.

Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.











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5 febbraio 2019

5.2.19

Mobilità green...è ora di cambiare?

In questa puntata parliamo della mobilità elettrica, il futuro che sembra ormai realtà nei paesi dell'europa del nord e che in italia forse prenderà piede a partire da quest'anno grazie all'ultima finanziaria varata dal governo.


La legge finanziaria del 2019 ha introdotto un nuovo meccanismo di incentivi/disincentivi auto per influenzare il mercato e spingere all'acquisto di auto sempre più green: con l’Ecobonus il Governo ha varato un piano di incentivi che dal 2019 consentirà di acquistare auto ibride ed elettriche a un prezzo molto più basso, e la discussa Ecotassa, che andrà a colpire le auto più inquinanti: dopo diverse modifiche al testo, la legge prevede un sovrapprezzo da pagare una tantum soltanto al momento dell’acquisto, per le auto che avranno emissioni superiori a 160 g/Km di CO2.

Gli sconti sulle auto green sono variabili e si applicano solo ai modelli che rispettano alcuni criteri di inquinamento sulle ibride e di prezzo finale sulle elettriche; saranno validi dal primo marzo 2019 per il prossimo triennio. L'incentivo sarà più cospicuo se si rottama la propria vecchia auto, in mancanza di cui si passa ad esempio dai 6.000 euro  di sconto sul prezzo di listino (acquisto di un'auto elettrica), ai 4.000 euro.

Sulle auto elettriche è previsto il limite del costo massimo fissato a 50.000 euro IVA esclusa, (con iva parliamo di 61.000 euro), criterio che esclude dunque auto di lusso come la Tesla Model S e Model X, la Audi e-tron e la Jaguar I-Pace e la Porsche Taycan di prossima uscita.


Tra i modelli che beneficieranno dello "sconto" dai 4000 ai 6000 euro ci sono:
  • BMW i3 
  • Citroen C-Zero e E-Mehari 
  • Hyundai Ioniq e Nuova Kona 
  • Electric Kia Soul EV 
  • Mitsubishi i-MiEV
  • Nissan Leaf e Evalia e-NV200
  • Peugeot iON e Partner Tepee 5 Porte 
  • Renault Zoe
  • Smart EQ for-two e for-four
  • Tesla Model 3
  • Volkswagen eGolf e eUp!

Per le ibride il criterio di assegnazione degli sconti si basa sulle emissioni: le auto con emissioni di CO2 tra i 21 e i 70 g/Km avranno uno sconto che parte da un minimo di 1.500 euro senza rottamazione, fino a un massimo di 2.500 euro se viene rottamata la vecchia auto.

Tra le ibride incentivate segnaliamo:
  • BMW Serie 2 Active Tourer e Serie 5 Berlina
  • Hyundai Ioniq
  • Kia Niro Phev, Optima Phev e Optima SW Phev
  • Mercedes GLC
  • Mitsubishi Outlander Phev
  • Mini Countryman
  • Toyota Prius Plug-in Hybrid e (non confermata) Prius Full hybrid
Passiamo ai disincentivi per le auto, sottoforma di tasse, previsti dalla legge: le imposte partiranno dai 1100 euro per le auto che producono dai 161 ai 175 grammi di CO2 al km fino ad arrivare ai 2500 euro se le emissioni del veicolo acquistato sono superiori ai 250 grammi per km.

Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.
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4 febbraio 2019

4.2.19

Cos'è la celiachia?

Parliamo adesso di Celiachia, argomento "infoatac-free" che, grazie ad Andrea Castano di Blog Senza Glutine andremo a sviscerare adeguatamente.

senza glutine

Anche se personalmente non piace dirlo, da definizione la celiachia è una malattia autoimmune dell’intestino tenute. Non mi piace per il semplice motivo che non la vedo come una malattia, piuttosto come un'allergia. Una malattia è una cosa che debilita, mentre chi è celiaco deve stare lontano dal glutine.

Cos'è il glutine

Il glutine è una proteina che si forma dall’unione di due proteine, la gliadina e la glutenina, quando entrano in contatto con l’acqua.

Queste due proteine si trovano nella parte interna (endosperma) di alcuni cereali: frumento, segale, orzo, avena, ma anche in farro e kamut al contrario di quello che spesso, molto erroneamente, si sente affermare.

Il glutine è una sostanza che può diventare collosa consentendo di ottenere impasti elastici, quando lo si lavora a lungo meglio usando le mani e l’acqua tiepido-calda, come nella produzione di pane e pizza

Stare lontano dal glutine, questo è l'approccio che preferisco, quello che sto cercando di trasmettere a mio figlio che l'ha sviluppata ad un anno e mezzo - ora ne ha 5 - e che ripeto a me stesso ed all'altra mia figlia perchè siamo entrambe predisposti geneticamente

Si lo so, come usa ripetere mia moglie di continuo, la colpa è tutta mia.

Questa pesante intolleranza colpisce adulti e, come detto, bambini proprio perchè si è predisposti geneticamente dalla nascita e si diventa celiaci solo se e quando "si accendono" gli anticorpi. Sfortunatamente il processo è irreversibile, non si torna indietro.

Ma come ho detto, nonostante sia complicato, il modo per non avere alcun effetto è stare lontani dal glutine e con il passare degli anni, la cosa è sempre meno difficile.

Riconoscere i sintomi

E' importante conoscerne i sintomi per poter intervenire tempestivamente. questa è la base di partenza ed il nocciolo di tutta la questione, soprattutto nei bambini che, per ovvie ragioni, hanno difficoltà ad individuare un sintomo preciso in autonomia.

Per quanto riguarda i sintomi della celiachia nei bambini sono diversi, ma è bene sempre verificare la presenza della "malattia" attraverso esami specifici.

I sintomi della celiachia nei bambini, già a partire da 1 anno di vita sono i seguenti: oltre ai classici disturbi gastrointestinali, come vomito, diarrea e nausea è fondamentale verificare che il bambino non sia spesso stanco e poco attento e soprattutto che non ci siano disturbi di crescita.

Un bambino dai 6 anni in su che cresce poco o non cresce affatto potrebbe essere affetto da celiachia.

Questo è il sintomo che preoccupa maggiormente i genitori, ma è importante sapere che è possibile fare diagnosi con un semplice esame del sangue che rilevi la presenza degli anticorpi specifici in misura di dieci volte superiore ai livelli normali, esame decisamente meno invasivo rispetto alla biopsia intestinale che è presente nel protocollo.

In pratica la presenza di questi anticorpi, unita allo studio del DNA - sempre attraverso un'analisi del sangue - da la certezza scientifica di essere o meno celiaci.

Da quel momento inizia la salita, ma, a costo di sembrare un'inguaribile ottimista, sebbene essere celiaci complichi maledettamente la vita (soprattutto sociale), mi sento di dire che nel 2019 abituarsi ad una dieta senza glutine, non sia un'impresa impossibile.

Di Blog Senza Glutine

Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.

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3 febbraio 2019

3.2.19

La spesa...furba

In questa puntata vi proponiamo un suggerimento da supermercato per spendere bene e in modo efficace.


È ormai scemata da tempo la polemica sui sacchetti biodegradabili dell'ortofrutta che il supermercato ci fa pagare. Proprio per la sua biodegradabilità lo possiamo usare, dopo aver consumato la frutta che ci stava dentro, per la raccolta differenziata del materiale organico, e fin qui nulla di nuovo...ma c'è un problema: l'etichetta adesiva del prezzo che dobbiamo attaccare al sacchetto e che non è biodegradabile e che al momento della rimozione potrebbe danneggiare il delicato sacchetto...


Ed ecco il nostro suggerimento: prendete la parte finale della "recchia" del sacchetto, il lembo di uno dei manici...


...attaccate pochi millimetri dell'etichetta alla recchia e piegate a metà l'etichetta facendo attenzione che il codice a barre che servirà alla cassa sia bello liscio e leggibile...


...il risultato finale è quello in figura: su una metà etichetta ci sarà il codice a barre, il peso e il prezzo, sull'altra il nome dell'ortaggio e tutto il resto. Dopo il suo utilizzo basteranno un paio di forbici per rimuovere il piccolissimo lembo attaccato all'etichetta, mantenendo così integro il resto del sacchetto.

Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.
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