24 maggio 2020

24.5.20

Rifelssioni ad alta voce: un buon motivo per non guardare la tv.

In questi giorni di pandemia e quarantene varie la cosa più semplice per passare il tempo è guardare la tv...

...sin da piccoli i genitori ci raccontavano che guardare troppa tv fa male, ma a volte bastano pochi minuti per farci malissimo. E' il caso di trasmissioni del calibro di "Non è la d'Urso", il cui tam tam si diffonde inesorabilmente anche sui social contribuendo a disgustare anche chi non le guarda. Il peggio del peggio lo si tocca quando si mettono a confronto opinionisti vari con specialisti (quelli davvero "studiati") in medicina. Di fronte a un luminare della scienza siamo dell'opinione che si dovrebbe imporre ai partecipanti il silenzio religioso...per sbaglio, purtroppo, qualche settimana fa siamo capitati col telecomando su canale 5 proprio nel momento peggiore possibile.


In collegamento, a confronto, ci sono il dottor Giovanni Rezza e Alessandra Mussolini. Uno spiega come le mutazioni del virus hanno portato alla sua trasmissione nell'uomo, l'altra grida al complotto dell'esperimento di laboratorio andato male. Uno parla dell'evoluzione degli esseri viventi e della selezione naturale, l'altra parla di scienziati pazzi fomentati dal governo cinese in una guerra senza frontiere.

Ecco il momento esatto 
in cui abbiamo deciso di spegnere la TV:

Alessandra Mussolini: "La verità è che non sappiamo come si è generato questo virus".
Dottor Giovanni Rezza: "Ma lo sappiamo, gliel’ho appena spiegato".
Alessandra Mussolini: "Ma lei che ne sa?"


Dottor Giovanni Rezza professione Medico dai lontani anni 80, laureato in medicina presso l'università La Sapienza, si specializza in Igiene e Medicina Preventiva prima e Malattie Infettive poi. Dagli anni 80 ad oggi si è sempre occupato di medicina, pubblicando oltre 400 articoli scientifici, collaborando con l'organizzazione mondiale della sanità nella ricerca su malattie come l'AIDS e l'influenza suina. Tutto questo ricercare nel tempo lo ha portato ad essere direttore del dipartimento di ricerca dell'istituto superiore della sanità e importante collaboratore del ministero della salute. Un curriculum noioso per chi è abituato a seguire le piazzate di Uomini e Donne e a leggere riviste di gossip del calibro di Novella 2000.


Alessandra Mussolini professione (attuale) opinionista in tv, ha in comune con il Dottor Rezza il solo argomento di studio all'università. Completa gli studi in Medicina ma viene coinvolta in uno scandalo di esami e voti comprati. Fallisce l'esame di abilitazione in medicina ma comunque dal 2011 diventa per lo stato italiano un medico chirurgo. La carriera brillante però è nello spettacolo e nella politica: servizio di nudo sulla rivista Playboy, incisione di un disco venduto solo in Giappone, presidente della giuria nel reality "La pupa ed il secchione", parlamentare di destra con idee filofasciste (che ci si può aspettare da una nipote del Duce?) che per la costituzione e per la legge italiana sono illegali. Cura molto il suo aspetto, si è fatta fare qualche ritocco chirurgico, ma a quanto pare non è abbastanza attraente per il marito che preferisce fare il puttaniere con le minorenni. Un curriculum di tutto rispetto per chi, dopo essere stata trombata alle ultime elezioni europee, ha intrapreso la faticosa carriera dell'opinionista (anche di virus) in programmi tv.

Eh già, opinioni su Medicina e virus protagoniste della serata di molti italiani. In fondo la Medicina non è una scienza esatta, quindi perchè non dare spazio a opinioni su complotti misteriosi, miracoli, preghiere ed interventi divini?


L'unica arma che ci resta a questo punto è il tasto "off" del telecomando: la mutazione genetica del virus è stata dimostrata dalla scienza che è peraltro riuscita a tracciare il suo spostamento e la sua evoluzione in europa, l'esistenza di indagini nel 2019 sul coronavirus nel laboratorio di biocontenimento a Wuhan no.

Precisazione e gossip finale: vorremmo sorprendervi ammettendo pubblicamente di essere fan sfegatati di un opinionista e conduttore, Gianni Ippoliti, che da anni riesce piacevolmente ad intrattenerci facendo ironia sugli articoli di riviste del calibro di novella 2000; l'unico modo in cui riusciamo a tollerare questo tipo di gossip.
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