13 maggio 2019

13.5.19

Il botto che ha cambiato l'Italia.

Storicamente (e anche un po' politicamente) impegnato l'appuntamento con i libri di questa settimana.


Parliamo di Valerio Aiolli e della sua opera candidata al premio strega 2019, una storia romanzata che parte da Piazza Fontana, dall'attentato forse più pesante di quei 145 che quell'anno colpirono l'Italia. Siamo negli anni delle stragi, in uno dei periodi più cupi per l'Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale, in cui studenti e operai scioperano fianco a fianco per chiedere cambiamenti alla società italiana, per chiedere la nascita del primo statuto dei lavoratori.
E' in questo contesto che nasce il romanzo di Valerio Aiolli, storie e persone di finzione che sembrano essere reali. Eccovi una breve introduzione del libro:


Tutto comincia un secondo dopo il botto. Il botto che ha cambiato l’Italia, che ha chiuso l’età dell’innocenza e aperto la strategia della tensione. Il botto del 12 dicembre 1969, Piazza Fontana. Gli estremisti di destra, invisibili, si incontrano, commentano, ricordano, tramano. Un anarchico si trascina di città in città, di nazione in nazione, di sconfitta in sconfitta, in attesa del momento del riscatto. Un politico, così devoto da essere soprannominato il Pio, comincia la sua lenta ma inesorabile scalata al potere. Poi ci sono i servizi segreti che provano a capire, sapere, influenzare. E c’è un ragazzino, che quel giorno ha visto sparire sua sorella e farà di tutto per riuscire a ritrovarla. Quattro anni di destini intrecciati, di fughe, ritorni, di amore e di odio. Quattro anni incandescenti della storia d’Italia, dal 1969 al 1973, raccontati con precisione e sorprendente capacità evocativa.

Buona lettura!
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