26 settembre 2019

26.9.19

Il Cluedo della Roma Lido...

...un appassionante gioco da tavolo che in questa puntata trasportiamo sui binari della linea peggiore d'italia.


Il delitto.

Iniziamo questa fantastica partita di cluedo con la narrazione dell'omicidio. Pomeriggio del 24 settembre 2019, un treno della linea Roma-Lido viaggia in direzione di Roma tra le stazioni di Castel Fusano e Stella Polare a Ostia. Mancano 50 metri alla stazione di Stella Polare quando l'assassino entra in azione!


Il corpo del reato sono degli oggetti pericolosi che si trovano sopra i binari, oggetti che avrebbero potuto causare il deragliamento del treno. Il macchinista scorge gli oggetti, inchioda, fotografa la scena del crimine e condivide la foto. La foto finisce sui social lo stesso giorno, sul profilo twitter di ConduttoreMetrob, un ex macchinista della metro b in servizio adesso sulla roma-lido e su facebook.

La scena del crimine 

Il signor google, insieme all'esperienza di alcuni pendolari e di chi vive da quelle parti, ci aiutano a capire meglio il luogo del delitto a partire dalla foto pubblicata sui social.



Ci troviamo in un punto dove cominciano le alte recinsioni per ridurre i rumori del treno nel centro abitato, come vedete dall'ombra proiettata sui binari, chi ha portato la rete a molle potrebbe essere passato dalle recinsioni più basse, passando per un'area in disuso. La rete a molle l'assassino potrebbe essersela procurata da un cassonetto nei paragi dell'area in disuso o...potrebbe essere arrivata dall'isola ecologica AMA non lontana dal luogo del delitto.


E' risaputo che spesso i cittadini abbandonano rifiuti speciali come quello in questione fuori dall'isola ecologica per paura di domande troppo scomode da parte degli addetti AMA (regolarità utenza rifiuti, ingombro e provenienza del rifiuto), non sapendo che il conferimento è del tutto gratuito e anonimo. L'isola non fa orario continuato per cui l'arma del delitto potrebbe essere stata abbandonata e successivamente portata via dall'assassino durante l'orario di chiusura (l'apertura pomeridiana è alle 14.00) senza che nessuno abbia notato nulla.


L'assassino potrebbe aver commesso l'errore di tagliare direttamente dalla stazione (sorvegliata dalle telecamere) per raggiungere il luogo del delitto, visto che raggiungere l'area abbandonata senza essere notato presuppone un giro troppo lungo e complicato.

Gli attimi prima del delitto

Iniziamo adesso con elementi che rendono ancora più eccitante la storia: ad eccezione dei contatti riconducibili ai macchinisti non abbiamo altri testimoni che si siano fatti avanti. Un possibile motivo è il fatto che il treno era in fase di rallentamento, come si vede dalla segnaletica nella foto pubblicata sui social: pochi metri ancora e il convoglio in servizio si sarebbe dovuto fermare per far scendere e salire i passeggeri.


La velocità del treno in quel tratto sarebbe dovuta essere necessariamente bassa e il macchinista aveva tutto il tempo per frenare in modo più energico del solito per arrestare il treno prima dell'ostacolo. Difficilmente i passeggeri a bordo del treno hanno notato la differenza di frenata nonchè l'ostacolo, visibile solo dalla cabina di manovra del convoglio. Forse chi ha lasciato gli oggetti sui binari sapeva già che l'incidente non ci sarebbe stato?

La mancata denuncia

Altro elemento inspiegabilmente mancante è l'interruzione del servizio e la relativa chiamata delle forze dell'ordine per consentire loro di fare i dovuti accertamenti e avviare le indagini su un'azione abbastanza grave che presuppone, secondo la legge italiana, i reati di interruzione di pubblico servizio e di tentata strage. Chi ha pubblicato il materiale sui social ha (volutamente?) fatto passare l'accaduto come una "bravata", il che fa pensare che gli addetti atac si siano dati da fare a rimuovere gli oggetti dai binari aggirando una procedura che avrebbe fatto scattare delle indagini da parte dell'autorità giudiziaria, indagini che avrebbero potuto portare all'assassino. Non c'è stata interruzione di servizio, se avessero dovuto intervenire le forze dell'ordine per i rilievi ci sarebbe stata.


L'episodio potrebbe far comodo ai sindacati in quanto si andrebbe ad aggiungere all'elenco di episodi che sono alla base dello sciopero di oggi: la mancanza di sicurezza sui mezzi atac. Sarebbe un tantino avventato collegare l'assassino ai sindacati, molto bravi a deformare a loro piacimento la realtà (vedi il caso al corviale dell'autista "senza peccato" che con il suo bus ha tentato di arrotare il "delinquentuccio" a piedi), ma questa volta un alibi molto forte a loro favore c'è: non hanno voluto cavalcare la notizia, forse perchè addirittura non a conoscenza dei fatti.

Gli altri sospettati

La storia potrebbe semplificarsi, come detto sui social, con un assassino estraneo ai fatti che ha il vizio di compiere questo tipo di atti: non è la prima volta che il conduttore metro b segnala la presenza di oggetti volti a far deragliare il treno in quel tratto di ferrovia. Anche in questi casi non abbiamo notizie sui giornali o da parte di ATAC di interruzioni del servizio. L'azienda romana ha numerosi motivi per non divulgare questi fatti: motivi che vanno dall'evitare allarmismi al nascondere le numerose inefficienze dell'apparato di sorveglianza.


Quest'ultimo (il nascondere le cose) farebbe parte del'ambizioso progetto del ministero della verità che vorrebbe far passare la favoletta di ATAC società risanata, efficiente, in utile, sicura, affidabile e bella. Dobbiamo escludere però sia il ministero che l'azienda visto che il delitto giocherebbe a loro sfavore: sarebbe come la storia del marito che per fare un dispetto alla moglie decide di castrarsi.

Un ultimo tocco di giallo-matrix


Elemento che abbiamo deciso di lasciare per ultimo nel quadro complessivo della storia è il fatto che dalla foto non si notano elementi riconducibili alla cabina di manovra del treno. Ma anche se questi elementi fossero stati tagliati da un improbabile zoom, l'immagine non potrebbe essere così nitida se fosse stata scattata da dietro un vetro. E se fosse una mezza montatura? E se l'autore del gesto avesse messo gli oggetti sul binario solo per fare la foto tra il passaggio di un treno e l'altro? E se fosse una montatura completa? E se la foto è di repertorio o noi tutti fossimo parte di un sistema informatico che ci fa apparire reali cose che non esistono?

Adesso tocca a voi: chi è l'assassino?





























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