1 settembre 2019

1.9.19

Valencia de mi corazon!

Primo di settembre, vacanze finite per molti ma...restano i ricordi dell'estate...e di questi vi parliamo in questa prima puntata della nuova stagione del nostro bloggeruccio.


E di Valencia vogliamo parlarvi in questa puntata, una città che ci ha colpito sotto diversi punti di vista, a partire dalla mobilità.
La maggioranza delle strade è dotata di una pista ciclabile e di una corsia per bus e taxi, segno che le amministrazioni hanno dato un forte impulso alla mobilità ecosostenibile: a Valencia il nolo di una bici o di un monopattino elettrico è alla portata di tutti, bastano 6 euro per poter visitare in piena autonomia la città anche se, a dire il vero, il centro storico si può girare tranquillamente a piedi.

Ma veniamo alle cose da vedere,
o meglio,
alle cose che abbiamo avuto il tempo di vedere.


Cattedrale e campanile annesso (chiamato el miguelete) sono le attrazioni che normalmente si visitano sempre in una città. Al costo di 2 euro a persona e la fatica di ben 207 scalini potrete ammirare Valencia dall'alto ed iniziare con la visione d'insieme della città. La visita interna della cattedrale è un po' piú costosa e affollata di turisti, se avete poco tempo a disposizione ammirare le tre porte di ingresso esternamente e le volte interne facendo la coda per salire sul campanile potrebbe essere un buon compromesso.


Sin da subito verrete sorpresi dalla bellezza delle facciate dei palazzi storici, dalle incredibili soluzioni architettoniche degli edifici piú recenti. Accanto alla cattedrale ad esempio c'è un'area archeologica sotterranea coperta da un lucernario trasformato in modo sorprendente in fontana. Difficilmente rimarrete indifferenti di fronte al palazzo del comune, quello delle poste, la plaza de toros, le porte di ingresso alla città e gli altri edifici che scoprirete in giro per il centro storico.


Degno di visita è la lonja della seda, luogo che una volta veniva utilizzato per la contrattazione e la vendita dei tessuti. Colonne, decorazioni ed elementi architettonici che vale la pena di visitare (ad un prezzo risibile), il sito è considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.


Nei paragi c'è la chiesa di san Nicola (o Nicolàs, come lo chiamano da quelle parti), con una spettacolare volta affrescata dalle maestranze che contribuirono alla realizzazione della cappella Sistina. Nel prezzo del biglietto, con audioguida in italiano, è incluso l'ingresso al Museo de la Seda (e opzionalmente alla chiesa di san Michele) che vale la pena di una visita: scoprirete la storia della seta, della moda e potrete ammirare una dimostrazione pratica al telaio.


Ma la città antica non è solo architettura: ci sono anche i colori del cibo del Mercat Central, struttura caratteristica in metallo e vetro, che quasi sicuramente vi conquisteranno. Qui potrete trovare dal momento degustazione prosciutto, al bicchiere di macedonia pronta al consumo, agli insaccati tipici, al torrone duro caratteristico della vicina Alicante, all'orxata (si pronuncia orciàta), bevanda tipica del posto, estratta da un tubero, che nulla ha a che vedere con l'orzata. A differenza del Mercat di Colòn, fuori dal centro storico, organizzato più come un centro commerciale, il Mercat Central, molto più grande e ricco di banchi vi offrirà tantissimi momenti di degustazione. Inutile parlarvi del cibo: se capitate a Valencia vi consigliamo di evitare piatti italiani come paste o pizza e locali dal sentore italico (che in spagna van tanto di moda) e avventuratevi nella degustazione dei piatti tipici (oltre alla mitica paella c'è veramente tanto da scoprire).


Non meno bello del centro storico il viaggio nel quartiere più moderno e futuristico: la città delle arti e delle scienze, disegnata dall'archi-star Calatrava...che in italia ha combinato qualche pasticcio. All'interno del complesso monumentale troverete un acquario unico nel suo genere, l'Oceanografic, con grandi vasche tematiche in cui convivono pacificamente specie di pesci diverse, con il tunnel più lungo (dicono) del mondo mai realizzato sotto una vasca, un delfinario con diversi spettacoli quotidiani, un cinema 4d (biglietto a parte), una enorme voliera visitabile dall'interno e un ristorante "sottomarino".


Degno di nota anche il museo delle scienze, adatto sia a un pubblico giovane che adulto, con diversi oggetti pronti all'uso per diversi tipi di esperimenti. Al piano terra, oltre alla biglietteria, il ristorante, la caffetteria, il negozio di souvenir e i servizi, troverete diverse sale in cui vengono periodicamente fatti degli spettacoli interattivi (biglietto a parte). Al primo e al terzo piano gli spazi espositivi con strumenti e oggetti che vi spiegheranno con esperimenti pratici i segreti del corpo umano, dell'evoluzione della specie, della tecnologia che ci ha portato sulla Luna e presto ci porterà su Marte. A tratti vi sembrerà di visitare il museo "Explora" in via Flaminia a Roma, ma molto più in grande...a voler fare tutti gli esperimenti non vi basterà una giornata!


Sempre nello stesso complesso monumentale ci sono i giardini dell'Umbracle, visitabili gratuitamente, in cui natura e architettura si fondono insieme, l'Hemisferic, usato per proiettare film su schermo gigante (IMAX) e l'Ágora, uno spazio che ospita periodicamente grandi eventi.


Ma Valencia non è solo architettura e sapori, c'è anche il verde da visitare: parliamo in particolare dei giardini del Turia, un enorme parco cittadino ove poter fare sport, rilassarsi all'ombra degli alberi, passeggiare a piedi, in sella ad una bici (monopattino o segway), guardare giocare i bambini (in certi periodi dell'anno alcuni spazi ospitano le giostre). Immaginatevi Roma senza Tevere, fiume deviato fuori dalla città per evitare future inondazioni, e sostituite tutto con tanto verde, giardini, fontanelle, piste pedonali e ciclabili: questi sono i giardini del Turia valenciani. Meno zanzare o pantegane sguazzanti nelle acque, niente liti tra ciclisti e comune che vuole per le bancarelle, nessun rischio di essere messi sotto dalle auto per attraversare la città...ah, dimenticavamo la ciliegina sulla torta...


...un parchetto giochi con una statua gigantesca di Gulliver, adattata per essere scalata ed esplorata da grandi e piccini, con parti dove scivolare giú, corde per risalire, scale e scalette. L'opera è in vetroresina, perciò fate attenzione a cosa indossate quando vi lanciate giú...il calore dell'attrito tra vestiti e vetroresina potrebbe surriscaldarvi le parti basse!


Se il verde non vi è bastato allora avrete bisogno di visitare l'albufera, un parco protetto con lago annesso visitabile in barca o in bici, appena fuori dalla città. L'offerta e i prezzi variano in base al tipo di esperienza che vorrete fare: si parte dalla semplice visita guidata per arrivare all'escursione in barca con pranzo e dimostrazione dei mestieri di un tempo, all'escursione con tramonto mozzafiato.


Infine il trasporto pubblico: per muoversi in città avete a disposizione 9 linee gestite da metrovalencia (di proprietà della regione), alcune di esse tramviarie, altre metro, e una fitta rete di bus gestite dalla comunale EMT Valencia. Tranne le tessere-abbonamento e le tessere turista (comprensive di accesso a tutti i musei comunali), i titoli di viaggio hanno prezzi diversificati per tipo di mezzo e non sono a tempo, ma "a corsa".


Le macchinette automatiche in metro emettono titoli con chip on paper, accettano contanti o carte, c'è la doppia timbratura ai tornelli (ingresso/uscita) e la maggior parte delle stazioni sono presidiate con biglietteria presenziata e una completa assistenza alla clientela. La videosorveglianza è totale: dal vostro ingresso in stazione al vostro viaggio sui convogli, il grande fratello vi sorveglierà in caso di perdita oggetti e vi garantirà sicurezza contro spiacevoli esperienze.


Sui bus a tre porte, tutti in ottimo stato, alcuni ibridi altri elettrici, si sale davanti con titolo di viaggio o soldi alla mano. L'autista bigliettaio vi inviterà a verificare la validità del vostro titolo di viaggio oppure in pochi secondi stamperà i biglietti (su cui viene riportata data, ora, numero linea, vettura, numero corsa etc) dandovi il resto o un buono per ritirare il resto in biglietteria qualora avete pagato con tagli superiori a 10 euro. Niente brontolii o brutte risposte dal personale in servizio: l'azienda dei bus è certificata UNI-EN e il personale è formato per fornire anzitutto attenzione al cliente.


I bimbi fino a 6 anni viaggiano gratis sui bus, in metro fino a 11 anni; come per Roma esistono zone tariffarie, la zona A copre praticamente tutta la città. Le tessere del turista con validità 24, 48 o 72 ore possono essere acquistate online, spedite a casa o in hotel (con sovrapprezzo) oppure ritirate gratuitamente presso gli uffici di informazione al turista. Acquistare online e in anticipo le tessere del turista permette l'accesso ad ulteriori sconti per la città delle scienze (dovrete scegliere in anticipo i giorni delle visite e riceverete i biglietti via email). Se i musei comunali che pensate di visitare sono pochi allora meglio optare per una tessera impersonale con titolo giornaliero o plurigiornaliero (T1, T2, T3) o carnet di titoli.


Questa, in conclusione, la nostra esperienza estiva e i nostri consigli di viaggio; manca solo la scelta dell'hotel che abbiamo preso in periferia ma nella zona A, a pochi metri da metro e fermata bus.












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