9 dicembre 2019

9.12.19

Un triste anniversario.

A 50 anni dal giorno in cui persero la vita 17 persone (12 dicembre 1969), ricordiamo "la madre di tutte le stragi" con questa proposta letteraria.



Un attentato terroristico, la ricerca dei colpevoli, l'assoluzione e la riapertura del caso dopo anni: è "La maledizione di piazza fontana", scritto da Guido Salvini, magistrato che ha riaperto il caso e curato le indagini di quel "fattaccio". Una storia realmente accaduta, una pagina oscura della storia della nostra repubblica, una strage di stampo neofascista e le indagini che ne sono seguite raccontate e confezionate come un classico giallo. Eccovi una breve introduzione.


Le rivelazioni esclusive del giudice che ha condotto l'ultima istruttoria su piazza Fontana. Giugno 2005: la Corte di cassazione conferma l'assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell'istruttoria che ha portato all'ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. "La prego contattarmi personalmente - recita - per novità su piazza Fontana." È il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Nel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha raccolto elementi e riscontri. Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant'anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra Repubblica raccontata come un grande giallo italiano.
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