8 giugno 2017

8.6.17

Venerdì 16: torna lo sciopero a rallegrar i nostri cuori!

Fervono i preparativi di sindacati e sindacatini in vista del super-iper-mega-sciopero dei trasporti che bloccherà la capitale e il cervello di molte persone. A differenza dei precedenti scioperi, questa volta i motivi dello sciopero sono la difesa di alcuni privilegi e di norme che servono a mantenere in piedi i grandi carrozzoni inefficienti come ATAC. 

Siamo filogovernativi o piddini? Pregiudizi (e problemi) vostri.

Ma andiamo ai fatti: il 4 maggio 2017 CISL pubblica un documentone riguardante i motivi dello sciopero. Nella parte iniziale viene descritto quello che deve essere fatto per far diventare un qualsiasi decreto legge una legge normale...un po' di fuffa per far desistere dalla lettura i lettori meno motivati.


Si prosegue poi con vari paroloni e tecnicismi degni del miglior burocrate: organicità, impianti normativi, regio decreto...siamo molto lontani dal 'parla come magni' di certi sindacalisti più terra terra.


Ma proprio nel momento in cui c'eravamo rassegnati a non capirci una mazza dei motivi dello sciopero ecco che un secondo sindacato pubblica il suo proclama: stiamo parlando del SULCT_tpl.


Iniziamo con una fantastica definizione tutt'altro che seria: il 'Governo GentiRenzi'. Capiamo già che il tono del proclama sarà si terra-terra, per un pubblico di lavoratori che preferisce le battute di spirito alla serietà delle ragioni dello sciopero...ma andiamo avanti con la lettura.

Oggetto dello sciopero è l'abrogazione (l'annullamento) di un decreto regio del lontano 1931, quando sua maestà decise di mettere ordine al settore del trasporto pubblico. Ci attira subito, la scritta a grandi lettere in fondo al documento: "CI VOGLIONO PORTARE INDIETRO DI 30 ANNI"

Tratteniamo a stento la risata: viene cancellata una legge del 1931, vecchia cioè di 86 anni e il sindacato dice che si torna indietro di 30 anni! O hanno la calcolatrice rotta o la serietà di chi ha scritto questo proclama è andata a farsi benedire (30 anni fa).

Proviamo a rimanere seri e analizziamo punto per punto il resto del proclama:
  • Hanno introdotto la cassa integrazione nel settore. BENE: hanno messo una tutela in più, lo stipendio pagato dallo stato, a tutti quei lavoratori quando l'azienda per cui lavorano entra in o rischia il fallimento...ma i sindacati scioperano perchè non lo vogliono. Vi sembra normale?
  • Vogliono rifare le gare entro il 2019! BENE: il governo mette in discussione l'inefficienza del sistema attuale e vuole che il servizio venga affidato a nuove aziende (magari anche sane con dirigenti e lavoratori che abbiano voglia di lavorare e non cazzeggiare)
  • Hanno ridotto la copertura della malattia. BENINO. Chi ha problemi è giusto che stia a casa con stipendio pagato. Quando però la malattia diventa 'abitudine' bisogna correre ai ripari. E' risaputo che molta gente, con la complicità dei medici, se ne approfitta della 'malattia' per farsi gli affari propri e non lavorare (ricordiamo la famosa 'epidemia di capodanno' della polizia locale di Roma). Purtroppo ne pagheranno le conseguenze anche coloro che della 'malattia' ne hanno bisogno, perciò non diciamo bene, ma benino.
  • Hanno previsto lo spezzatino del servizio. BENISSIMO! Piuttosto che appaltare tutto ad un unico carrozzone si appalterà il servizio a tante piccole società. Nel momento in cui una di queste società non raggiunge gli obiettivi di qualità di servizio la si mette alla porta e si cerca un nuovo gestore più serio. Oggi in ATAC sono tutti intoccabili, i fannulloni si nascondono dietro i lavoratori seri, difesi dai sindacati, ed è impossibile colpire nel mucchio le mele marce. Nel caso di piccole società (private) le mele marce hanno vita breve: o lavori o te ne vai a casa. 
  • Hanno aumentato l'orario di lavoro mantenendo lo stesso stipendio. BOH?! Su questo punto non ci pronunciamo. Il lavoro del ferrotramviere non è banale, la soluzione vera dovrebbe essere licenziare i fannulloni. 
  • Hanno introdotto il risarcimento a carico degli autisti in caso di incidente. BENE! Se l'autista ha la testa per aria e dimentica di mettere il freno a mano e il bus travolge un'auto (stiamo facendo SOLO delle ipotesi), forse un po' di colpa ce l'ha, o no? Se un autista sta a telefono senza auricolari mentre guida e causa un incidente a chi dobbiamo dare la colpa? Se guida alla cazzo di cane perchè deve ascoltare la radio o perchè impegnato a parlare con l'amico in cabina (è severamente vietato parlare con l'autista), non rispetta uno stop e fa danni al mezzo o ancor peggio ad altre persone è giusto che le conseguenze della sua colpa se le prenda l'azienda per cui lavora? A questo punto lasciamoli a chiacchierare al capolinea, gli paghiamo lo stipendio e mettiamo delle scimmie alla guida.

Leggendo dunque questo proclama, questo tanto contestato decreto GentiRenzi non sembra così drammatico. Ma ovviamente noi siamo di parte.

Non ci resta che rassegnarci, ancora una volta, e prepararci al blocco della capitale.

Buona fortuna e buon viaggio.
Condividi: