5 novembre 2017

5.11.17

Come infoatac te la butta in caciara

Ancora una volta protagonista dell'ennesima baggianata infoatac quella grandissima cagata di applicazione ufficiale denominata 'viaggia con atac'


L'addetto sapientino dell'infoatac di fronte alle schermate di una app non ufficiale rintuzza l'utente di turno giustificando gli orari sballati con ipotetiche 'rielaborazioni' dei dati sui tempi di attesa che ATAC mette a disposizione dell'agenzia per la mobilità capitolina e, in seconda battuta alle app di terze parti come Probus.


Come puntualizzano da tempo gli sviluppatori della app in questione (probus) nelle note di utilizzo "probus non rielabora i dati" ma si limita solo a reimpaginarli e renderli accessibili e leggibili


La vergognosa verità è che il sistema ATAC segna corse in servizio anche quando i bus sono diretti al deposito, fatto che da tempo alimenta il sospetto che le corse fantasma siano volute per fatturare km inesistenti e truffare oltre che l'utente in attesa anche il Comune di Roma. Ovviamente si tratta solo di ipotesi che, qualora si rivelassero fondate, potrebbero scantenare l'ennesimo scandalo in un'azienda già tartassata da debiti e truffe di ogni sorta. Ritornando all'oggetto del contendere, dopo che l'utente ha rintuzzato (con garbo ed educazione) l'addetto infoatac 'sapientino', assistiamo alla cialtronata:


in romanesco si dice 'buttarla in caciara', appigliarsi cioè a qualsiasi cosa pur di aver ragione sul nemico; nel nostro caso all'autorità di infoatac di bloccare gli utenti 'scomodi'. Qui siamo in presenza della sola bacchettata 'ti preghiamo di moderarti', pretestuosa e minacciosa. Un buon social manager non sarebbe mai arrivato a tanto e avrebbe evitato di incolpare terzi su un problema noto e diffuso delle corse fantasma.



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