17 novembre 2018

17.11.18

No foto, no foto!

Spesso la comunicazione non passa solo dall'infoatac su twitter ma attraverso i dipendenti e le guardie giurate che presidiano le stazioni.


...e quando la comunicazione viene affidata a mani incompetenti si verificano casi paradossali come questo:

Martina si trova nella stazione-museo di San Giovanni e viene avvicinata da un addetto alla sicurezza un po' troppo zelante e contemporaneamente un po' troppo incompetente: foto proibite e, cosa molto grave, richiesta di consegna del telefono (cosa che, lo ricordiamo, solo le forze dell'ordine possono fare). L'infoatac si scusa per l'accaduto sconfessando l'operato della guardia zelante.


E' possibile riprendere l'interno di TUTTE le stazioni (non solo San Giovanni) purchè sia per scopi personali e senza creare intralcio. Scopi divulgativi come documentari tv o con fini commerciali andrebbero preventivamente autorizzati da ATAC secondo una vecchia circolare di FS che sembra essere stata adottata su tutte le infrastrutture. Sappiamo però di una nuova circolare emessa da Ferrovie dello Stato che a quanto pare varrebbe automaticamente su tutte le strutture ferroviare, a prescindere dal gestore e che pone un punto definitivo in materia.


E ribadiamo ancora: NON ESISTONO ATTUALMENTE IN ITALIA LEGGI CHE PROIBISCONO LE RIPRESE PER MOTIVI DI TERRORISMO O DI SICUREZZA. Il regio decreto risalente al dopoguerra che lo proibiliva è stato abrogato intorno al 1969, da allora nessun tipo di proibizione (ad eccezione del limite per scopi commerciali/divulgativi) è stato imposto. Se dunque siete vittima di questi "bulli incompetenti" vi invitiamo a comportarvi come segue:
  • chiedete loro il numero di matricola e le generalità per segnalarli ad ATAC
  • chiedete loro di specificare gli estremi del provvedimento che vieta le riprese (numero regolamento/legge/decreto, data di entrate in vigore etc), faranno scena muta
  • ricordate loro che non sono forze di polizia (nel caso di guardie giurate) e che pertanto sono obbligati a rispettare la vostra privacy: richieste come quelle di mostrar loro il telefono costituiscono un illecito 
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