13 settembre 2019

13.9.19

Storie di bus...parte I

Puntata speciale (in due parti) per narrarvi quanto accaduto ad un ns lettore che ci ha inviato un'esperienza "fresca fresca".



Ostia Antica, venerdì 13 settembre, secondo giorno di scuola.

Da abbonato annuale incallito, nonchè tifoso del mezzo pubblico decido di dare un importante lezione di vita a mio figlio. Dopo aver ottenuto il via libera dalla madre, seppur con qualche dubbio, metto in atto il mio piano uscendo di casa con lui, mano nella mano, alle 7.55.

La temperatura è gradevole per quella passeggiata di pochi metri e mio figlio è entusiasta per la nuova esperienza che lo attende. Arriviamo alla fermata alle 8.02, con largo anticipo rispetto al passaggio del bus che dovrebbe partire dal capolinea all 8.05.

In fermata c'è giá una signora anziana che attende, ci guarda un po' stupita visto che è abbastanza raro vedere da quelle parti un quadretto simile...

Le lancette dell'orologio scorrono mentre mio figlio giocherella con le mie mani. Ad un tratto nota lo zampillo d'acqua che da un tubo, accanto alla fermata continua ad uscire ininterrottamente.


"È rotto da tempo" gli dico, cercando di ricordare da quanti mesi si trova in quello stato. Forse acea è stata avvertita, forse no...eppure su quel tubo c'è un contatore dell'acqua e una rudimentale canaletta che permette all'acqua fuoriuscita di finire sul terreno. Qualcuno verrà prima o poi, forse l'estate e le vacanze avranno allungato la lista delle riparazioni inevase.

Sono già passate le 8.05 e il bus dovrebbe essere già in viaggio verso la nostra fermata. Mentre rifletto guardando i rivoli d'acqua scorrere la voce allegra di mio figlio mi scuote: "papà, arriva!"...

(Continua qui)

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