Terzo giorno della settimana dedicata agli "instancabili" dipendenti modello di atac.
In questo ennesimo episodio volto a celebrare le grandi gesta della "categoria" parliamo del riposo, del sacrosanto cazzeggio di cui i nostri "eroi" in atac potrebbero fare a meno mentre stanno sul posto di lavoro a guadagnarsi con fatica il pane che sfamerà i propri pargoli.
Potremmo dedicare millemila pagine ai numerosissimi episodi di assenteismo di questa instancabile generazione di smartphone-dipendente che pian pianino sta sostituendo quella del "sonnellino sul posto di lavoro", ma per motivi di tempo preferiamo ricordare l'episodio più emblematico accaduto nell'ottobre del 2019 in via cassia:
Roma, bus contro albero sulla Cassia: «L'autista guidava senza mani» titola il messaggero, corredando il pezzo con una delle tante foto raccapriccianti di un lupo grigio in servizio schiantatosi contro un albero di via cassia.
L'autista (e non il mezzo) fu da subito il principale indiziato: dipinto come un santo e assennato ragazzo di buona famiglia dai sindacatucci, un instancabile e onesto lavoratore dai colleghi, in base alle testimonianze di chi su quel bus c'era, stava armeggiando con il telefonino invece di guidare.
E' lui l'emblema di una foltissima schiera di dipendenti modello che fanno chiamate e videochiamate alla guida di un autobus, saltando fermate o mettendo in pericolo la vita di gente che "disgraziatamente" si trova in strada, ma anche di dipendenti che invece di vigilare le banchine e le stazioni preferiscono dedicarsi a chattate su whatsapp, interazioni sui vari social e partite a (citiamo un gioco a caso) candy crush saga.