18 novembre 2017

18.11.17

Non ci resta che urlare...

Ennesimo caso di esasperazione dell'utenza condita da sapiente cialtronagine dell'infoatac e dell'ufficio comunicazione all'utenza.


Protagonista di questa puntata è il povero ivano in attesa di una metro B che da Tiburtina lo trasporti in direzione laurentina. Alle 8.20 ivano chiede numi all'infoatac:


l'addetto infoatac dal suo confortevole ufficio legge i dati sul monitor e risponde con incoraggianti tempi di attesa, peccato che...


...il treno è strapieno e l'attesa di 5 minuti non è reale in quanto il nostro ivano dovrà aspettare il treno successivo. Da qui la protesta accesa del nostro utente che probabilmente si sarebbe organizzato diversamente se tra gli aggiornamenti in tempo reale sul sito ATAC fosse stato segnalato il forte afflusso di gente e i problemi relativi; per atac infatti il servizio è REGOLARE senza se e senza ma.


Non sappiamo l'attesa totale che ivano ha dovuto 'subire' (il suo ultimo tweet di protesta risale alle 8.36), fatto sta che l'infoatac non s'è scusata e probabilmente ne avrà approfittato dei tweet scritti in maiuscolo (che in gergo social equivale a urlare) come scusa per bloccare il povero malcapitato. 


Altri utenti, stesso giorno, stesso orario,
ci confermano attese di 20' sebbene sul sito il servizio risulti 'regolare'

InfoAtac,
cialtroneria allo stato puro.


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