3 marzo 2018

3.3.18

Un tram chiamato desiderio.

Fervono i lavori cartacei al Comune di Roma per portare avanti il progettone di una nuova linea tranviaria che estenderebbe quella già esistente.


Non possiamo che essere contenti che almeno a livello di carte e cartacce qualcosa si stia muovendo per migliorare la penosa rete di trasporto pubblico che ha Roma.

Ma poi ci viene da riflettere.


E pensiamo alla linea 720 che collega adesso l'aeroporto di Ciampino con la stazione metro Laurentina: un exploit di biglietti venduti con la spesa "netta" da parte dell'azienda (e del comune di Roma) di un palo di una fermata: la massima resa con la minima spesa. Eh sì, perchè le biglietterie automatiche in aeroporto e le fermate e la linea del bus (che arrivava a poche centinaia di metri dall'aeroporto) c'erano già. E allora ci chiediamo: e se ragionassimo con lo stesso modo per il progetto del tram e invece di un tram mettessimo dei filobus?


Non possiamo fare valutazioni riguardanti l'interoperabilità dell'alimentazione dei tram con quelli dei filobus: sarebbe senza dubbio più semplice se i filobus fossero in grado di sfruttare la rete elettrica dei tram, ma così non è. Il filobus ha bisogno di due cavi elettrici per poter viaggiare mentre il tram ne utilizza uno solo. Di conseguenza la spesa per estendere una linea tram preesistente è (entro certi limiti) inferiore a quella della costruzione di una nuova linea filobus.


Possiamo però fare dei paragoni generali su tram e filobus.
  • Costo di realizzazione e manutenzione dell'infrastruttura: vince a piene mani il filobus sul tram perchè non devi installare i binari e non li devi manutenere nel tempo.
  • Rumorosità: anche qui stra-vince il filobus visto che la gomma batte lo sferragliamento
  • Inquinamento: in questo caso abbiamo un ovvio parimerito.
  • Prestazioni in frenata: senza ombra di dubbio l'aderenza delle gomme su asfalto è di gran lunga migliore della potenza di frenata del ferro sulle rotaie; un filobus in caso di emergenza è in grado di fare meno danni di un tram.
  • Flessibilità di fronte agli ostacoli: anche in questo caso, se sulla strada c'è un ostacolo imprevisto il tram resta bloccato sulle rotaie, mentre il filobus ha un certo margine di manovra che gli permette di andare avanti.
  • Flessibilità di fronte a problemi di alimentazione: il filobus, dotato anche di motore termico, sfreccia indisturbato davanti al tram bloccato dalla mancanza di corrente.
  • Numero di passeggeri trasportati: in questo caso il tram può battere o meno il filobus in base al modello che prendiamo in considerazione.
  • Costo di manutenzione dei mezzi: in questo caso la flessibilità del motore termico che può spingere il filobus in mancanza di elettricità si paga con maggiori costi di manutenzione.
Secondo voi chi vince?
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