10 febbraio 2019

10.2.19

Divieto di Fumo in stazione: questo sconosciuto...

In questa puntata parliamo di un argomento caro a tutti coloro che ogni giorno si trovano ad essere vittime più o meno consapevoli del fumo passivo nelle stazioni ferroviarie.


Iniziamo con le note più dolenti: il fumo LEGALIZZATO sulle banchine ferroviarie nelle stazioni delle ferrovie dello stato. La posizione ufficiale di trenitalia e ferrovie dello stato si riassume con il punto 5 dell'articolo 4 regolamento ferroviario: vietato fumare solo nelle sale di attesa e sui treni.


In pratica nelle grandi stazioni come Termini, Tiburtina, Ostiense (ma anche nelle piccole), i non fumatori che non vogliono essere vittima del fumo passivo, sono costretti a fare le gimcane tra tutti coloro che aspettano per riuscire a trovare un posto sottovento ove il fumo delle sigarette degli altri non arriva. E la cosa spesso non è semplice, soprattutto se la banchina ha dimensioni ridotte e i fumatori sono tanti. Il fatto che Trenitalia e Ferrovie dello Stato abbiano legalizzato da tempo il fumo in banchina è evidente vista l'installazione dei posacenere in banchina. A poco è servita la battaglia antifumo e gli sforzi per contenere il fenomeno: a Roma si è liberi di fumare in stazione e di affumicare grandi e bambini. La legge, purtroppo, non aiuta


Le cose nella sostanza non cambiano di molto se ci spostiamo sulle stazioni gestite da ATAC che ufficialmente ha imposto nel proprio regolamento all'articolo 4 il divieto di fumo in tutte le stazioni, anche quelle di superficie ma che di fatto nessuno fa rispettare.


Basterà infatti farvi una passeggiata nella stazione di Porta San Paolo, capolinea del trenino della roma-lido, per accorgervi che esposti, proteste e cartelli non sono serviti e non servono a nulla: le banchine sono frequentate da passeggeri fumatori e, specialmente al mattino, anche alcuni dipendenti dell'azienda si concedono che fumano tranquillamente sia negli spazi aperti al pubblico che in quelli adibiti al servizio.


La legge in Italia purtroppo non aiuta a prevenire questi numerosissimi casi in quanto se da un lato parla di proibizione nei locali pubblici, dall'altro non specifica i casi di strutture all'aperto come appunto le molte stazioni ferroviarie e alcune stazioni della metro.

Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.
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