15 settembre 2017

15.9.17

La favola di Nàtale Enrichi.

Nel lontano regno di Tippiellelandia c'era una metropolitana che attraversava il regno da capo a capo. Gli abitanti del luogo la chiamavano simpaticamente Ammetropolitana e la usavano spesso per muoversi rapidamente attraverso il regno. Venne il giorno in cui si decise di creare una nuova metropolitana che tagliasse il regno da un capo all'altro; gli abitanti decisero tutti insieme di chiamarla Cammetropolitana. Iniziarono i lavori e per un po' di tempo tutti vissero tranquilli.


Quando venne il momento di incrociare la Aammetropolitana con la Cammetropolitana e cominciarono i problemi e le questioni: c'era chi voleva che un treno passasse sotto e l'altro sopra, chi voleva che un treno salutasse l'altro prima di passare, chi voleva una CAmmetropolitana e chi voleva una ACmetropolitana, chi lo voleva caldo, chi lo voleva freddo, chi la voleva cotta e chi la voleva cruda: sembrava che il problema dovesse durare centinaia di anni.


Per fortuna ad un certo punto da lontano, in groppa ad un bianchissimo destriero e con una luccicante armatura un prode cavaliere con un foltissimo stuolo di consiglieri, saggi e paggi arrivò per risolvere il problema: era Nàtale Enrichi che, sguainata la spada, mise tutti daccordo con un grande grido di battaglia: "ACmetropolitana o CAmmetropolitana, l'incrocio si doveva fà e si doveva cominciare a scavà!"


Gli abitanti-operai alla sua vista si rimboccarono subito le maniche e iniziarono a scavare sotto la galleria della Ammetropolitana la galleria che sarebbe servita per far passare la Cammetropolitana. Ma Nàtale non era stupido e sapendo che durante i lavori tutte le gallerie potessero venir giù, insieme ai consiglieri saggi ed esperti, decise di interrompere il passaggio della Ammetropolitana nel punto dove si stava scavando, spezzando in due la linea esistente: la Ammetro e la Apolitana.


Gli abitanti di Tippiellelandia che avrebbero voluto raggiungere i due capi della Ammetropolitana avrebbero dovuto usare prima la Ammetro, scendere e camminare per un luuuuuungo sentiero e poi salire sulla Apolitana.


Ma Nàtale, nella sua profonda saggezza, aveva previsto di risolvere anche questo problema: ordinò agli operai di lavorare solo durante il mese più caldo, pensando che tutti gli abitanti rimanessero a casa davanti al condizionatore, e ordinò a tutti i portantini del regno di correre alle porte dell'Ammetro e dell'Apolitana e di prendere al volo tutti gli abitanti del regno che tentavano di incamminarsi sul luuuuuungo sentiero.


L'ordine del cavaliere provocò un gran trambusto: da un lato non si trovava più nessun portantino in giro per tutto il regno, dall'altro lato tutti i portantini si azzuffavano tra la Ammetro e la Apolitana per chi dovesse passare per primo sul luuuungo sentiero. E nel frattempo tutti gli abitanti del regno, che invece di rimanere a casa al fresco avevano deciso di andare in giro per il regno (che mattacchioni, eh?) erano rimasti tutti, ma proprio tutti a piedi: sia quelli che per un motivo o per un altro usavano Ammetro e Apolitana, sia quelli che dispersi nel resto del regno erano rimasti senza i loro portantini.


Le urla e la cagnara arrivarono alle orecchie del nostro Nàtale che, inforcato il suo candido destriero corse verso la stazione più vicina della Ammetro per raggiungere il luogo dove i portantini stavano litigando e gli abitanti desolati si accalcavano a guardare.


Con l'arrivo della luccicante armatura di Nàtale tutto improvvisamente tornò in ordine: la Ammetro e la Cammetro furono rapidamente collegate dai portantini che si misero rapidamente daccordo su chi dovesse passare per primo sul luuuuungo sentiero.

E vissero tutti felici e contenti
(o almeno così ci han detto).

P.S. Se qualcuno volesse sapere com'è andata realmente la storia, nexquotidiano l'ha raccontata lasciando fuori la fantasia e le nostre bambinesche trovate.

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