16 ottobre 2017

16.10.17

L'ecologia di ATAC

In questa puntata raccontiamo una delle favolette più assurde e folli che l'infoatac ha avuto il coraggio di raccontare circa un anno fa (grazie a @mercurioPsi per la segnalazione) ad un utente.


Capolinea Laurentina, il cambio automatico di un autobus di linea (vettura 4171) si blocca, l'autista è costretto a fare il reset del sistema. La procedura di riavvio del bus prevede, per ridurre i tempi di partenza, una bella e prolungata sgasata da parte dell'autista per mandare in pressione i vari circuiti del bus. Questa, per sommi capi, la spiegazione 'tecnica' dell'accaduto.


Un utente ha assistito alla scena e si prende la briga di chiedere ai preparatissimi addetti dell'infoatac se quanto ha visto sia 'normale' in termini di inquinamento. La risposta, carica di profonda ignoranza, dell'infoatac non tarda ad arrivare: gli autobus a metano non inquinano!


Peccato che i nostri addetti 'ambientalisti' non sappiano che il metano è un idrocarburo, un derivato del petrolio che, come benzina e gasolio, se viene bruciato emette sostanze tossiche nell'ambiente. E' vero che un bus a metano inquina in media meno di un bus a gasolio, ma da qui a dire che non inquina è una autentica follia.


Ricordiamo dunque ai nostri addetti che i mezzi che non emettono sostanze inquinanti attualmente disponibili sul pianeta terra (oltre ai cavalli da traino) sono:
  • treni, tram, filobus a trazione elettrica (quelli che hanno il pantografo sopra)
  • bus elettrici puri (quelli che per andare hanno bisogno di ricariche periodiche alla colonnina)
  • bus a idrogeno (combustibile che, se bruciato, emette nell'aria vapore acqueo)
Di queste categorie di mezzi ATAC al momento (anno domini 2017) dispone solo di treni, tram e filobus. I bus elettrici puri, impiegati inizialmente sulla linea 117, sono tutti inutilizzabili in deposito, mentre quelli ad idrogeno sono realtà in Italia solo a Bolzano.

Tralasciamo l'approfondimento dell'argomento "come vengono prodotti energia elettrica e idrogeno per alimentare questi mezzi", rischieremmo di scoprire che di mezzi non inquinanti, per adesso, in giro non ce ne sono!
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