12 febbraio 2018

12.2.18

The preaccartocced module (il modello preaccartocciato)


Nuova puntata della rubrica 'de cat is on de teibol' con alcune perle iglesi dei competentissimi comunicatori all'utenza dell'ATAC.


Qualche giorno fa, per errore, siamo finiti sulla pagina 'ATAC risponde' e, sempre per errore, abbiamo scaricato la versione cartacea del 'modello di segnalazioni/proposte della clientela' da stampare, compilare ed inviare via posta o fax agli uffici incompetenti di ATAC.

Iniziamo con le traduzioni:
  1. Nome e Cognome diventa 'customer name', cioè nome cliente...il cognome s'è andato a farsi benedire
  2. Codice fiscale diventa 'tax code', perchè un semplice 'fiscal code' poteva confondere il povero utente inglese che magari potrebbe pensare che bisogna pagare le tasse prima di poter protestare
  3. CAP, diventa 'Post. Code', in quanto il comunicatore non è riuscito a trovare 'zip code' su Google Translator e Postal Code (senza abbreviazioni) gli sembrava troppo lungo
  4. "e mail" non necessita traduzione, sebbene sia in italiano che in inglese si utilizzi email o e-mail
  5. Le richieste di reimborso diventano "Reimbursement request", sebbene rimborso in inglese sia REFUND e richieste, al plurale, sarebbero REQUESTS
  6. Tornelli d'entrata diventano dei complessi "entrance turnstiles' cioè delle entrate girevoli, perchè il termine 'gates', già utilizzato per i varchi d'uscita, probabilmente risultava ripetitivo.
Stendiamo dunque un velo pietoso sulla versione cartacea del modello preaccartocciato, e ringraziamo ATAC di non averci deliziati con la versione 'online', disponibile solo in lingua italiana
Condividi: