16 giugno 2018

16.6.18

Il MoMatac dei bimbi (reprise)

Andiamo avanti con la fantastica iniziativa di #atac "adotta un treno" e scopriamo, sempre a Roma Porta San Paolo, una seconda carrellata di disegni di artisti in erba che hanno partecipato al concorso.



Oggi andiamo alla scoperta dei disegni che si trovano tra il binario due e il tre. Tante opere d'arte che ci raccontano come i bimbi vedono il mondo: per la maggior parte lontano dai mezzi pubblici di Roma. Non è una novità, ma dovrebbe far rifletterci: ogni mattina le scuole sono letteralmente assediate da un drappello di auto di genitori che, con la scusa di fare tardi, parcheggiano i propri mezzi nel peggiore modo possibile per portare i propri figli a scuola. Usare il mezzo pubblico, parcheggiare 300 metri più in là e farsela a piedi per questi patiti dell'auto è fuori discussione, anzi...alcuni di loro se potessero, entrerebbero in aula con la propria auto. Ecco i disegni dei loro figli denunciano questa pessima abitudine (andando fuori tema).

Buona visita!

Cominciamo con un artista che ha del geniale: le talpe disperate che non hanno più cosa scavare visto che Roma è piena di gallerie...l'ironia si spreca!

Quest'altro artista in erba si impegna a lanciare un importante messaggio: abbiate cura della metro. Una metro abbastanza originale, con il muso di un TAF di trenitalia e all'interno tavoli, giocattoli e sedili che ricordano più una sala di attesa che un treno...molto originale comunque.

Altro piccolo artista, altra metro sul ponte...probabilmente si tratta del ponte Pietro Nenni che consente alla metro A di passare oltretevere e raggiungere la stazione Battistini. Un po' troppo ottimismo nell'acqua trasparente e nei pesci colorati.

Racconti di vita vissuta in quest'opera didascalica che ritrae un ciliegio, un bus della linea 843 (inesistente), una fermata delle line 843, 701, 612 (anch'essa inesistente). Da premiare impegno e didascalie.

Ci allontaniamo "lentamente" dal tema mezzo pubblico per ritrarre un frecciarossa...bello, veloce, rosso...insomma tutto il contrario delle metro e dei treni regionali che sono tipici della capitale e del Lazio

Missili, paracadutisti, mitragliatrici e cacciabombardieri potrebbero essere la rappresentazione metaforica della guerra quotidiana che i passeggeri del trasporto pubblico capitolino sono costretti ad affrontare tra disservizi e cancellazioni

Nell'opera Viaggiare Con ATAC invece vediamo tutta una serie di attività che è possibile fare sui mezzi: corsa campestre, basket, calcio, ping pong, scherma e bowling...forse si tratta di consigli per gli utenti per ingannare il tempo in attesa del passaggio di un mezzo.

Passiamo all'arte astratta o metafisica con tre artisti che probabilmente non avevano idea di concorrere ad una iniziativa sul trasporto pubblico...o che forse hanno voluto usare i propri disegni per dire al mondo "non ce ne frega una ceppa del trasporto pubblico"

Non sono i soli ad essere usciti fuori tema, qui altri tre esemplari di "che c'azzecca?", domanda che l'osservatore si pone alla vista di tali opere.

Cosa c'è di più bello che un tranquillo lago con cigni? Ha pensato questo artista alla parola "trasporto". Peccato che, anche sforzandoci, possiamo arrivare al lago di Bracciano, parecchi chilometri fuori zona rispetto al tpl di Roma.

Altro ironico pezzo è Venezia. Forse l'artista ha trovato ispirazione dal monsone romano che in autunno e, meno di frequente in primavera, contribuisce ad allagare le numerose stazioni della metro facendo vivere ai romani l'eccitante esperienza dell'acqua alta.

Terminiamo la nostra visita con un ultimo bus multicolore (308 o 909?) ed un bimbo che dice alla mamma "questa è la città che vorrei"...speriamo, in futuro, di poterlo accontentare.


Se vi siete persi la prima puntata del momatac dei bambini,
potete rivederla cliccando qui.
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