28 febbraio 2019

28.2.19

Ritorno alle vecchie abitudini...

Concludiamo oggi il mese "infoatac-free" e ripartiamo da domani con le puntate quotidiane dedicate alle risposte raffazzonate dell'infoatac.


Abbiamo approfittato di questi giorni per ragionare e dare un giudizio obiettivo sullo stato della comunicazione dell'infoatac e più in generale della comunicazione di atac al pubblico: c'è ancora tanto lavoro da fare a tutti i livelli, dal semplice dipendente ultima ruota del carro al megadirigentone responsabile. Una delle cose da correggere ad esempio è quella del tracciamento dei bus, che migliorerebbe l'attendibilità delle app, c'è poi la pubblicità che gli addetti infoatac NON fanno alle app sui tempi di attesa che potrebbe in parte ridurre il numero delle interazioni via twitter (solitamente al diminuire della quantità dovrebbe migliorare la qualità), l'insufficiente pubblicità alle app che consentono l'acquisto dei biglietti via smartphone e i cartelli scritti a penna e privi di logo aziendale...

Il servizio infoatac risulta leggermente migliorato, ma non per questo perfetto: nei tempi "bui" riuscivamo a fare anche tre puntate quotidiane sugli errori comunicativi più comuni, per il periodo di marzo vi racconteremo solo una volta al giorno delle pecche (alcune molto gravi) che andrebbero ancora colmate: tweet scritti male, risposte insolenti o imprecise, cinguettii in cui è palese la mancanza di serietà, di voglia di collaborare e di lavorare...più o meno le solite cose.


La comunicazione in generale è pessima da morire: dai treni che annunciano fermate "a coda di gatto", ai treni della roma-lido che hanno smesso di parlare, agli annunci in lingua straniera pressochè inesistenti, ai cartelli raffazzonati ce n'è per tutti i gusti

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