14 aprile 2019

14.4.19

Di svarioni e di ringraziamenti...

Puntata sulla lingua italiana, sconosciuta ad alcuni addetti cialtroni...ma anche di rigraziamenti per un 'vizio' mai estinto: il blocco dell'utenza.


E iniziamo proprio dal blocco di francesca, con il messaggio di "addio" che in italiano dovrebbe essere "grazie PER averci seguito". Oltre alla questione grammaticale c'è sempre il solito problema del blocco, una misura esagerata se confrontata con una parolaccia che qualifica opportunamente lo stato del sito ATAC, senza offendere alcuna persona e senza usare toni minacciosi.


Abbiamo poi un COME invece di un appena, locuzione che mette in evidenza quanto l'addetto in questione sia forte con i dialetti ma non con l'italiano


E proseguiamo con un POSSIMO (invece di possiamo, con una a sparita nel nulla), e un customer care che da maschile diventa femminile:


...e se qualcuno avesse qualche dubbio sul genere di questo servizio dal nome anglofono lo invitiamo a consultare la pagina apposita del signor Treccani:


Concludiamo con un errore mai sanato: la preposizione adatta per il complemento di stato in luogo. Premesso che "PRESSO" è la parolina magica che eviterebbe il ripetersi di questo errore, quando si parla di un luogo chiuso (ad esempio una stazione) è consigliato usare IN (in quale stazione ti trovi?) mentre quando il luogo è aperto (ad esempio una fermata) è vivamente consigliata la preposizione A (a quale fermata ti trovi?)


Grammatica da scuola media, probabilmente mai frequentata dall'addetto infoatac in questione.
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