8 marzo 2017, pioggia di maledizioni per ATAC da parte di alcuni utenti insofferenti.
Non condividiamo le ragioni dello sciopero, tanto per cambiare, tenuto conto che esso dovrebbe essere strumento per rivendicare diritti lavorativi e non un pretesto per qualsiasi causa sociale.
Esistono, lo ricordiamo, altri modi di manifestare le proprie idee senza necessariamente recar danno a chi usa i mezzi quotidianamente per spostarsi; ad esempio, in analogia all'iniziativa dei musei gratis alle donne, i lavoratori ATAC avrebbero potuto fare lo sciopero del biglietto per le donne, regalare fiori all'ingresso delle metro, rimborsare l'euro e mezzo del biglietto alla clientela femminile.
Paradossalmente questo otto marzo è stato usato per 'stuprare' le donne (oltre che gli uomini) e la loro libertà di movimento nella capitale con il mezzo pubblico, violenza a cui la clientela romana è ormai troppo spesso sottoposta.
Un applauso dunque all'ottusità dei sindacati e ai lavoratori che han fatto festa alle spalle della clientela pagante.
Qui e
qui potete leggere alcuni commenti sull'argomento da parte di utenti 'entusiasti' dello sciopero, raccolti per voi dai nostri amici di OdisseaQuotidiana.