26 maggio 2018

26.5.18

Le fonti dell'infoatac

Mistero fitto sulle fonti di informazione dell'infoatac:


In questa puntata serefabbi chiede informazioni sulla partenza da capolinea della linea 60 che, secondo l'addetto dell'infoatac è partito regolarmente...

Peccato che il segnalre orario della radio racconti un'altra cosa...

Altro giro, altra linea: nessuna informazione riguardo le vetture in servizio su due linee di tram. Ricordiamo che siamo nel ventunesimo secolo, l'invenzione del telefono nel lontano 1871 si è già abbondantemente diffusa...
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25 maggio 2018

25.5.18

S-tornelli romani...

Arrivano i tornelli sugli autobus di Roma! Questa la notizia che circa un mesetto fa è stata data dalla sindaca in persona a proposito della lotta all'evasione tariffaria che da anni non riesce ad essere  abbastanza efficace.
Abbiamo voluto tacere sull'argomento lasciando spazio agli amici di Odissea Quotidiana e agli altri utenti prima di esprimere la nostra opinione. Oggi ci proviamo partendo da lontano: la stazione della Roma-Lido di Tor di Valle.


Più precisamente partiamo dal "tornello da stadio" che vedete in foto e che la ragazza sta forzando per entrare in stazione senza biglietto. La spesa ingente per l'installazione di questi tornelli in uscita nelle stazioni di tor di valle, lido centro e castel fusano è stata vanificata in poco tempo a causa di un particolare non da poco: il disinteresse nella sorveglianza e nella manutenzione.


Spieghiamo meglio l'accaduto: questi tornelli sono costruiti in modo tale da ruotare in un solo senso, quello di uscita. Così, a prima vista, imponenti e solidi, danno l'impressione di essere indistruttibili, ma così non è; e difatti, a distanza di alcuni mesi dalla loro installazione, qualche evasore incallito ha spinto con violenza nella direzione sbagliata e li ha rotti. Subito dopo sono state fatte alcune riparazioni approssimative con il risultato che il meccanismo non è più preciso come prima e che chiunque può approfittare del passaggio per non pagare il biglietto.


Andiamo dunque a questi bus atac che secondo alcune indiscrezioni sono già stati modificati con per impedire che i passeggeri salgano dall'entrata posteriore e siano obbligati a pagare il biglietto entrando davanti e trovandosi di fronte i tornelli, sul modello Londra.
  • Anziani e diversamente abili dovranno comunque salire dalla porta posteriore, ma atac ha già ribadito che la situazione rimarrà sotto controllo e si eviterà di far salire i furbetti
  • Ritardi e confusione potrebbero essere una controindicazione, una presa per i fondelli per tutti coloro che aspettano le corse saltate, comportamento non del tutto biasimabile.
  • Furbetti impenitenti: si tratta solo di due barrette facilmente superabili, se non c'è nessuno a vigilare e ad assistere i passeggeri sarà una grande perdita di tempo e l'ennesimo spreco di risorse.
E qui ritorniamo "a bomba" al ragionamento iniziale senza sorveglianza il sistema non può funzionare. E' necessario ripristinare la figura dell'autista bigliettaio o ancor meglio, dell'assistente-bigliettaio che, insieme all'autista, controlli il passaggio dell'utenza attraverso questi tornelli, aiuti i passeggeri in difficoltà con i titoli di viaggio e venda i biglietti (magari a prezzo maggiorato) a tutti coloro che sono sprovvisti. Il personale si potrebbe facilmente reperire nei depositi atac dove, come ribadito da diversi post della Quintavalle, il cazzeggio tra gli autisti è molto diffuso. Non sappiamo se in ATAC le intenzioni saranno queste o se l'iniziativa sia nata solo in base ai buoni risultati ottenuti dal sistema in altre città


Altra osservazione, non meno importante, da fare sul fantomatico modello Londra è quella della vigilanza e della repressione dell'evasione. In diverse occasioni ci è capitato di veder salire sugli autobus londinesi tipi dall'aspetto minaccioso che, oltre a non pagare il biglietto, hanno mandato a quel paese l'autista tentando di usufruire del servizio a sbafo. Ebbene, in questo modello Londra, l'autista chiude le porte, riparte come nulla fosse accaduto, ma nel frattempo comunica via radio con la polizia che si fa trovare pronta a portarsi via di peso alla fermata successiva l'evasore di turno. E così è accaduto.


Sappiamo molto bene che qui a Roma di delinquentucci e vandali sui mezzi pubblici ne girano a frotte e che la polizia locale ha un organico ridicolo per far fronte alla normale amministrazione, figuriamoci ad eventi come quello di un pazzo aggressivo che evade il biglietto del bus: non siamo preparati. Sarebbe più semplice raggiungere l'obiettivo di un servizio già pagato (quindi senza biglietto) tassando qualche bene di prima necessità, un po' come è stato fatto con il canone TV che è stato inserito nella bolletta della luce facendo il ragionamento lineare: se hai la corrente hai la tv. Improvvisamente il costo del canone, pagato da tutti, si è abbassato: paghiamo tutti, paghiamo meno.

Vantaggi conseguenti nell'immediato sarebbero il risparmio in manutenzione delle biglietterie automatiche, dei tornelli e di tutto quello che riguarda la bigliettazione. Certo, potrebbe non essere una soluzione definitiva, ma potrebbe rappresentare la giusta transizione in attesa di tempi migliori.

Ma come realizzare un sistema
remunerativo nella capitale?

Ci sarebbe infatti da far pagare i turisti che vanno nelle strutture abusive e tanti altri casi da tenere in considerazione... La soluzione, qui lo diciamo e qui lo neghiamo, potrebbe essere tassare l'acqua oppure l'accesso delle auto alla capitale (GRA). Altra possibile soluzione potrebbe essere recuperare i soldi tagliando alcune spese di rappresentanza inutili, come ad esempio la bolletta della luce della santa sede che è a totale carico del comune di Roma.
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25.5.18

Linee a caso...

Ci chiediamo a cosa pensino gli addetti dell'infoatac durante l'orario di servizio visto quello che sono capaci di twittare:


E' il caso di Serenella che chiede tempi di attesa per andare in periferia. Arriva pronta risposta, con rettifica: non si sa bene se il 14 sostituisce "linea tram 19 a termini" o "linea tram 5 in arrivo a termini".


Non ci aiuta nemmeno la cartina dei tram della capitale a decifrare il messaggio dell'addetto. Altra osservazione: Serenella ha chiesto i tram in direzione periferia l'infoatac ha segnalato una linea in arrivo a termini (dir. centro).

Ma non è finita qui.
Discutendo della linea 50 che serenella alle 14.28 vedeva a tre minuti di attesa, l'infoatac comunica alle 14.29 una partenza dal capolinea in due minuti...nel frattempo alle 14.30 Serenella sale sul bus supersonico (è una linea express) che in un minuto ha recuperato i due minuti annunciati dall'infoatac e ha percorso la distanza che separa la fermata termini da farini...una realtà lontano anni luce dal pianeta dell'infoatac.


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24 maggio 2018

24.5.18

Passaparola...al morto!

Ennesima figura sbarbina dell'addetto dell'infoatac di turno.

Gianluca, alle 19:15 del 20 febbraio chiede all'infoatac notizie della linea 552 che, ahinoi, è gestita dalla società privata TPLScarl. L'addetto passa dunque la parola all'agenzia della mobilità capitolina, non ricordando i loro orari d'ufficio.
Gli addetti di muoversi a roma si sono difatti congedati alle 16.30 del pomeriggio e l'addetto dell'infoatac avrebbe dovuto cercare la linea in oggetto su opendata piuttosto che passare la parola al 'morto'.

Fortunatamente la risposta di gianluca permette all'addetto di salvarsi in calcio d'angolo sebbene gianluca abbia bisogno solo della 552. Insomma: ennesima figura da incompetente dell'addetto dell'infoatac.

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24.5.18

La costipatio dell'infoatac.

Parliamo in questa puntata di un episodio particolare da cui si evince un grave "disturbo" dell'infoatac: la stitichezza di informazioni.


L'episodio inizia alle 10.22 con un tweet di Andrea che saluta l'infoatac dalla fermata presso cui attende da 25 minuti.


Ore 10.23 (un minuto dopo) l'infoatac risponde con "potresti darci il numero della fermata"...Andrea non risponde.

Ore 10.33, dopo dieci minuti l'addetto concepisce lo str*nzo: ingrandisce la foto, legge porta san paolo, desume che si tratta della linea tre e, con un'ultima spinta addominale sgancia la notizia: ci sono dei ritardi (ma va?) a causa di una macchina in sosta che intralcia il passaggio del tram.

Qualche attimo dopo, a completare l'opera, l'addetto dell'infoatac osa anche aggiungere i tempi di attesa! Andrea, ovviamente, ringrazia.

Siamo restii a classificarla come una "buona notizia" visto che una persona normale l'operazione di ingrandimento e il resto delle informazioni lo avrebbe fatto senza batter ciglio senza aspettare dieci minuti. 

Un lavoro ancora più semplice poteva esser fatto leggendo il tweet iniziale di Andrea: "waiting for...tram" che significa "in attesa del tram" avrebbe potuto già far attivare una persona "normale" che avrebbe subito controllato quali linee di tram (a Roma si contano sulle dita di una mano) potevano essere interessate da ritardi fino a venticinque minuti.

Insomma:
bene, ma non benissimo.
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23 maggio 2018

23.5.18

Infoatac a due velocità...

Episodio surreale quello proposto in questa puntata.


E' il 27 di aprile e la società Troiani che gestisce alcune linee periferiche della capitale è in sciopero. L'infoatac alle 8.26 dello stesso giorno se ne esce con un annuncio al mondo di chi usa twitter.


Un'ora prima però Costanzo chiede notizie su eventuali scioperi e l'addetto dell'infoatac fa il vago dando informazioni imprecise e fuorvianti: "informazioni sullo sciopero di oggi di Roma TPL (non Troiani) le trovi qui" link che porta al sito principale di Muoversi a Roma ove non c'è traccia della notizia se non nel "serpentone" della testata. 


Bisogna cioè aver pazienza e aspettare che esca la notizia sul serpentone (tanto l'utente non ha un caxxx da fa) per poi cliccarci sopra e accedere alla pagina corretta


Viva l'approssimazione cialtrona di InfoAtac!

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23.5.18

SPECIALE OCCUPAZIONE: come far fallire l'infallibile.

Interrompiamo il normale corso della vostra giornata per attirare l'attenzione su un fatto particolarmente assurdo: il fallimento dell'infallibile.


Potremmo fare lo stesso discorso su ATAC, ma la differenza alla base di questa vicenda è che è accaduto tutto in maniera istantanea mentre invece il malato atac si è ammalato e adesso è in coma irreversibile. Parliamo di uno dei ristoranti di Mc Donalds un punto vendita situato in una zona strategica, un crocevia tra diverse strade della capitale in piazza Pio XI (zona vaticano).


Ebbene, questo ristorante, sponsorizzato e pubblicizzato grazie al marchio Mc Donalds, sempre pieno di gente e di clienti, improvvisamente FALLISCE lasciando per strada decine di lavoratori che erano completamente ignari della situazione economica dell'azienda che gestiva il punto vendita. Un fulmine a ciel sereno per un settore (la ristorazione) che raramente in italia ha conosciuto la crisi.


Non parliamo solo di ragazzetti alle prime armi, ma di gente che da anni svolge onestamente il proprio lavoro, con cortesia e attenzione verso i clienti...insomma, quel che può essere un gioco finanziario sulle spalle di gente giovane è invece un colpo mortale a persone che hanno sulle spalle delle famiglie da mantenere.


Il futuro di queste persone è incerto visto che tfr e arretrati sono spariti insieme ai soldi e non è detto che chi subentrerà nella gestione del punto vendità vorrà sanare la situazione di queste persone che noi conosciamo personalmente, di cui conosciamo l'onestà intellettuale e a cui va la nostra solidarietà, oltre che lo spazio sul nostro bloggeruccio.

Se vi capita di passare da piazza pio XI (zona Vaticano) e li incontrate, capirete voi stessi di cosa stiamo parlando.

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23.5.18

Il notiziario dal pianeta InfoAtac (ep. 2)

Continua il disservizio segnalato dai tecnici delle comunicazioni interplanetarie relativo al collegamento tra l'utenza di #ATAC e il pianeta in cui vivono gli addetti dell'infoatac, creature metà uomo e metà cialtrone.

Giorgio segnala soste in stazione di 2/3 minuti dei convogli della metro A, l'addetto risponde che è dovuto al traffico dei treni successivi.


Nel frattempo il macchinista fa un annuncio a bordo treno e...gli addetti dell'infoatac scoprono degli operai a lavoro nel tratto Vittorio-Termini.
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22 maggio 2018

22.5.18

Torna sotto mentite spoglie...

...il celebre "GRAZIE PER AVERCI SEGUITO"


Vittima del blocco definitivo dell'infoatac è Matteo che imbufalito dal fatto che l'autista del 778 ha tirato dritto alla fermata dove attendeva protesta in modo colorito. L'infoatac risponde dicendo che la linea non è di loro competenza. Matteo chiede dunque, con tono altrettanto colorito, chi sia il gestore della linea.


Ed ecco l'infausto "grazie per l'attenzione" finale da parte dell'addetto che presagisce il blocco definitivo dell'utente che, secondo gli standard del peggiore ufficio di comunicazione all'utenza del mondo, non ha diritto ad alcun tipo di protesta sebbene vittima di disagio.
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22.5.18

Il notiziario dal pianeta InfoAtac

Tecnici delle comunicazioni interplanetarie ci comunicano problemi di collegamento tra l'utenza di #ATAC e il pianeta in cui vivono gli addetti dell'infoatac, creature metà uomo e metà cialtrone.


E' il caso della segnalazione di Andrea che dice
"guardate che il tram si muove in modo pericolosamente strano",


l'addetto dell'infoatac risponde "vettura funzionante, ce lo dice la sala operativa"


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21 maggio 2018

21.5.18

Direzione...infinito e oltre!

@marcopa78 ci segnala l'ennesima cialtronata dell'addetto infoatac


L'avventura inizia quando Marco prova a chiedere notizie di un 31 (da piazzale clodio) in direzione Laurentina.

L'addetto cialtrone risponde con un bus in partenza da Laurentina in circa sette minuti. Non sappiamo se l'addetto ha volutamente indicato questo autobus in quanto unico in servizio su tutta la tratta. Se così fosse i tempi di attesa per Marco sarebbero biblici (ci vuole più di un'ora e mezza per andare da Laurentina a Piazzale Clodio). L'altra ipotesi, più plausibile,è che l'addetto non ha fatto attenzione nella lettura del tweet di marco e ha cialtronescamente dato l'informazione sbagliata.


Finalmente arriva la "lieta" novella alle 10.28: prossimamente un bus arriverà al capolinea Clodio, farà una "breve" sosta (non quantificabile in minuti) e poi finalmente Marco sarà accontentato.
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21.5.18

InfoAtac chiuso per ferie

Tarda nottata del 14 di aprile, prime ore del mattino di domenica 15 aprile.


Finiscono con questo tweet le interazioni dell'infoatac con il pubblico e, probabilmente a causa degli straordinari fatti per comunicare in occasione delle gare di formula E, si congedano per davvero.


A differenza delle domeniche precedenti nessuna deroga al tweet di 'chiuso per ferie', per l'intera domenica fino alle prime luci dell'alba di lunedì, tutte le segnalazioni, le richieste di tempi di attesa e le proteste non sono state prese in carico da nessuno.

Nemmeno Enrico Stefàno ne Linda Meleo, rappresentanti dell'amministrazione capitolina, si sono pronunciati sull'accaduto, sebbene alcuni utenti abbiano tentato via twitter di coinvolgerli.


Abbiamo voluto raccogliere in un unica puntata l'elenco dei poveri malcapitati che hanno avuto la sfortuna di aver viaggiato con atac proprio durante la domenica del 15 aprile, senza alcun tipo di assistenza (ricordiamo che le app sui tempi di attesa continuano ad essere inattendibili); un requiem della comunicazione al pubblico a distanza di un mese.
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20 maggio 2018

20.5.18

Aiuto! Ho smaritto il punto intterroggativo!

Turno mattutino quello dell'addetto ignorante di inglese ma anche di italiano
Queste le due perle italiane regalate al pubblico durante la mattina del 13 aprile...


...nessun punto interrogativo fino alle 13.33 del pomeriggio...


...facendo due conti (orario lavorativo di 8 ore) 13-8=5
sembra che l'addetto ignorante abbia realmente lavorato nella fascia 5-13.

A proposito: avete notato la risposta dell'addetto in italiano?

Avete per caso intuito in che lingua stava parlando Carlos
(che chiede quando passa il 170 dalla fermata Navigatori) ?

Ecco.
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