4 maggio 2019

4.5.19

Tutto regolare, tutto nella norma

Un giorno qualsiasi, un gabiotto della metro impresidiato qualsiasi...


...tutto nella norma, secondo l'addetto dell'infoatac che malgrado sia "aiutato" dall'indicazione dell'utente...


...non riesce a capire la gravità della situazione: nessun presidio, nessuna vigilanza a eur fermi e Rom che entrano indisturbati (tralasciando i riferimenti politici)


Malgrato la successiva spiegazione dettagliata l'infoatac non risponde nulla: nessun provvedimento verrà preso per la questione vigilanza, nessuna giustificazione viene data per l'assenza dell'addetto di stazione.
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3 maggio 2019

3.5.19

Addetti intrattenitori...

Ennesimo esempio di mancanza di voglia di lavorare, o di troppa voglia di intrattenere l'utente con domande stupide (fate voi).


In questa puntata parliamo dell'ultima corsa delle metro in una giornata feriale:


La risposta, banale ed immediata, recuperabile sia sul sito atac che su quello di romamobilita.it, è 23.30 con l'eccezione del capolinea della B1:


L'addetto "intrattenitore" piuttosto che dare 3 orari (specificando capolinea) si dilunga in futili domande:


La conclusione dopo l'inutile palleggio è 23.30.
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2 maggio 2019

2.5.19

E tanti saluti alla grammatica!

Milionesima puntata sull'abominevole ignoranza degli addetti dell'infoatac


Continuano gli strafalcioni in lingua italiana da parte del personale che sembra non abbia mai frequentato nemmeno la scuola dell'obbligo.


In questo tweet l'addetto saluta la stazione e la direzione,
bastava una virgola per cambiare il senso del tweet.


Abbiamo poi una "e" accentata seguita da apostrofo,
a puntualizzare ulteriormente che si tratta di verbo essere.


Un punto interrogativo disperso, insieme a tante altre parole
che avrebbero potuto rendere la domanda meno laconica.


Altra virgola dispersa che trasforma la conclusione del tweet
in un ringraziamento alla buona giornata.


Uno dei tanti si riflessivi invece dei sì (accentati) affermativi.


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1 maggio 2019

1.5.19

Sfida del giorno!

In questa puntata una sfida eccezionale per voi cari lettori!


Si tratta di scoprire (in base a quanto affermato dall'addetto dell'infoatac di turno) dove si nasconde il tono minaccioso di Eugenio:


Nella prima schermata eugenio si chiede quando passerà il 982 e il cialtrone infoatac passa la palla a RSM, trattandosi di una linea gestita da RomaTPL. Eugenio però, non conoscendo l'ingarbugliato mondo del tpl romano risponde: sul bus c'è scritto atac, sulla palina c'è scritto atac, sul biglietto c'è scritto atac: dati di fatto inconfutabili che un addetto assennato spiegherebbe. Eugenio chiede poi se sia il caso di passare a trovare l'addetto in ufficio per un chiarimento di persona...


A questo punto l'addetto chiude la conversazione, adducendo ad un ipotetico tono minaccioso, senza spiegare che:
  • il biglietto lo paghiamo ad atac (è così per questo)
  • la palina viene manutenuta da atac (romatpl ha in concessione solo la linea)
  • sul bus c'è scritto atac di lato ma davanti e dietro c'è scritto tplroma ed è l'unico modo per riconoscere le linee che il comune (=chi ha deciso questa follia) ha affidato al gestore esterno




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30 aprile 2019

30.4.19

Il rebus metrebus urbano

Concludiamo la serie di puntate di questo mese con una divertente quanto paradossale situazione che ormai da anni riguarda la ferrovia regionale Roma Termini - Cassino, meglio nota come FL6


Ne parliamo riprendendo una conversazione tra Verò e l'infoatac che parte dalla semplice domanda "dove posso arrivare usando la mia metrebus urbana?"


Ufficialmente il limite urbano di tale linea è fissato alla stazione Capannelle; la linea prosegue poi fino a Ciampino per poi rientrare nuovamente sul territorio comunale con le stazioni Tor Vergata e Colle Mattia. Secondo l'infoatac con l'abbonamento urbano si può rimanere sul treno fino a Colle Mattia, basta non scendere a Ciampino.


Trenitalia conferma quest'assurdità: se per sbaglio l'utente scende a Ciampino rischia pure la multa!
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29 aprile 2019

29.4.19

Il sottomarino affondato...

Questo lunedì, per l'angolo della lettura vi proponiamo la storia nascosta di una tragedia.


Si tratta del Kursk, sottomarino nucleare vanto della russia, che il 12 agosto del 2000 nel corso di un'esercitazione si inabissò nel mare di Barens a causa di una doppia esplosione.
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29.4.19

Utenza 1 - Infoatac 0

Risultato netto quello che vi proponiamo nella conversazione di questa puntata.


La storia inizia con l'annunci (triste) della chiusura della stazione metro Furio Camillo l'indomani della chiusura di Spagna e Barberini a causa delle scale mobili pericolose.


Claudia risponde rassegnata "è un'epidemia" e l'infoatac la rintuzza dicendo che la stazione è stata riaperta.


Tra i tanti utenti che puntualizzano circa il tono arrogante del messaggio c'è Sancho a cui viene risposto "hai necessità di info di servizio?" che nel codice infoatac significa "cerchi rogne?"...la risposta di Sancho segna il punto definitivo a favore dell'utenza e la sconfitta di infoatac, ancora una volta il peggiore ufficio di comunicazione all'utenza d'italia.
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28 aprile 2019

28.4.19

Le favolette di atac

Puntata dedicata all'ennesimo raccontino creato ad arte per giustificare l'anarchia che regna sovrana tra gli autisti della peggiore azienda di trasporto pubblico d'italia: l'atac

La storia ha inizio non con il classico "c'era una volta" ma con una utente che da 25 minuti attende al capolinea che l'autista si decida a partire


La favola raccontata dall'addetto parla di fantastiche sale operative che dispongono di partenze anticipate per cercare di rendere all'utenza un servizio decente. Peccato che la realtà è diversa:


parla di autisti indisciplinati e di utenti che organizzano una mezza rivolta vista l'attesa prolungata (a motore acceso) al capolinea...


...la triste conclusione è il modello preaccartocciato che verrà prontamente cestinato dagli uffici atac lasciando impunito l'autista.
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