9 giugno 2018

9.6.18

Non rivolgerti a noi, siamo incompetenti

E' questo il messaggio che gli addetti dell'infoatac vogliono far passare all'utenza.


L'episodio si apre con Ortensia che segnala fumatore a bordo della metro B a Termini (ricordiamo che è vietato fumare IN TUTTE LE STAZIONI gestite da ATAC, anche quelle all'aperto). L'addetto dell'infoatac prova subito a lavarsene le mani e, alla contestazione di liz così risponde:


..."non devi segnalarlo a noi via twitter perchè il servizio social fornito da twitter non è affidabile"...


...praticamente, secondo il cialtrone di turno in infoatac, qualsiasi sia l'anomalia ci si deve rivolgere sempre al 112 o tirare la manopola di allarme sul treno e generare caos.
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9.6.18

Stupidità o scaltrezza?

Questa la domanda che di tanto in tanto ci poniamo quando assistiamo a certe risposte dell'infoatac; ma veniamo ai fatti.

L'infoatac sengnala al mondo intero il link ove poter leggere e scaricare gli orari del servizio metroferroviario (metro e trenini). A tale tweet risponde Giovanni chiedendo quando gli orari della metro C saranno definitivi.

Indovinate la risposta da parte dell'addetto?

Trovi gli orari sul sito atac! 

A parte il fatto che Giovanni ha risposto ad un tweet contenente il link agli orari, sul sito atac ovviamente non esiste notizia di quando gli orari della Metro C verranno stabilizzati. L'addetto dell'infoatac ha sviato dalla domanda? Oppure non ha capito un ceppa di quello che chiedeva giovanni?
Stupidità o scaltrezza?

CIALTRONAGGINE,
sicuramente.
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8 giugno 2018

8.6.18

Ci risulta...

Tweet apparentemente corretti quelli dell'addetto dell'infoatac di turno che risponde a Gabriel


L'utente chiede notizie di bus della linea 31 in partenza dal capolinea Laurentina


L'addetto risponde che "risulta" partito un bus e chiede la posizione dell'utente.


A questo punto non si capisce (e l'addetto cialtrone non lo precisa) quando effettivamente è partito questo bus. Fatto sta che Gabriel ha dovuto attendere la corsa successiva (40' di attesa) mentre il sospetto che sia stata fatta una corsa "virtuale" (fatturazione di km inesistenti, truffa a danno della collettività) si fa strada. 

Cosa critichiamo all'addetto cialtrone? La mancanza dell'orario di partenza del bus che "risulta partito".
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8.6.18

La Roma Lido e i piagniucolìi del Comune di Roma.

Ancora luci della ribalta per Enrico Stefàno, vicepresidente dell'assemblea capitolina nonchè presidente della commissione mobilità, per un suo pignucolio su twitter che non ci ha lasciati indifferenti.


Motivo alla base del cinguettio che Enrichetto ha pubblicato il cinque di giugno una mossa a sorpresa (ma poi nemmeno così tanto) da parte della Regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti sulla Roma Lido e le altre ferrovie concesse della capitale: la delibera di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale di un avviso di preinformazione.



Di che cosa si tratta ce lo spiega bene Luca in un post su facebook (gruppo del comitato dei pendolari della ferrovia Roma Nord): il regolamento europeo IMPONE sia messa a gara la gestione del trasporto pubblico e, secondo quanto previsto dalla legge, prima di far la gara è necessario avvisare gli eventuali interessati.



A questo punto il tweet di Stefàno che in poche righe mette al fuoco un bel po' di ciccia che in questa puntata proviamo a digerire insieme a voi con un po' di considerazioni.

IL pata-PUMS

Il famoso progetto del PUMS, citato nel cinguettio di Stefàno, riguarda la sola Roma-Lido e prevede la trasformazione della Roma Lido in una metropolitana, la Metro E: invece di un treno ogni dieci minuti si vorrebbe portare la frequenza a 3 minuti e mezzo e la si vorrebbe allungare fino a Jonio capolinea della linea B1. Per fare ciò in pratica:
  1. servono più treni (la linea a doppio binario della Roma Lido dispone già dei sistemi per sopportare il traffico ipotizzato)
  2. serve un modo per far passare i treni dalla Roma Lido sulla Metro B in modo che possano raggiungere il capolinea Jonio e un modo per gestire il collo di bottiglia tra le stazioni d Magliana e Bologna


Affidare la linea ad altro gestore sarebbe compatibile con il punto 1: a febbraio di quest'anno la regione ha stanziato i fondi e avviato la gara
per fare arrivare sulla Roma-Lido 20 treni entro un anno e mezzo, un'autentica manna (della regione Lazio) dal cielo per chi utilizza questa linea mentre il comune latita da anni. Per il secondo punto invece, considerando che la linea B soffre già di enormi problemi tecnici, lo reputiamo un'autentica follia (a meno che non si scavi una seconda linea sotto quella preesistente).

I conti senza l'oste

L'amministrazione capitolina, da quando la regione Lazio ha espresso la volontà di togliere il servizio ad ATAC e affidarlo ad un nuovo gestore, ha sempre sperato in una inversione di marcia e in una genialata (o porcata, fate voi) da ricordare nei secoli a venire: il passaggio di proprietà della roma-lido al comune,  un desiderio segreto (ma poi non tanto) volto a consolidare il potere di ATAC e aprire nuovi fronti sulle gran porcate già realizzate per salvare atac dal fallimento a partire proprio dal regolamento europeo e la legge sull'affidamento del trasporto pubblico (l'antitrust ha aperto una procedura di infrazione nei confronti del comune).

Fortunatamente (per noi  utenti) l'iter di affidamento sembra andare avanti a spron battuto, con l'obiettivo di togliere dalle grinfie di ATAC nel maggio del 2019 una porzione di trasporto gestita fino ad ora "alla carlona". Ricordiamo alcuni momenti cloù:
  • la paventata chiusura della roma-giardinetti e le frequenti sospensioni del servizio "per troppo traffico privato" a porta maggiore
  • la gestione irresponsabile dei ritardi e delle comunicazioni all'utenza della roma-viterbo, la totale assenza di vigilanza nei parcheggi di scambio ove quotidianamente si verificano atti vandalici ai danni delle auto degli utenti
  • il premio "caronte" (peggior linea ferroviaria d'italia) per tre anni di seguito per la Roma-Lido, soldi per il completamento delle stazioni di Acilia Sud e Tor di Valle spariti.

Il campo di calcetto è di Nicolino,
ma il pallone l'ha portato Enrico.

Passiamo adesso alla parte forse più divertente della faccenda: leggendo e rileggendo il tweet ci è venuto il sospetto che si nascondesse tra le righe un ricatto: "i depositi e dei treni sono del comune" - tuonerebbe Enrichetto - "il pallone è mio e quindi il risultato della partita lo decido io; e se non fate come dico io, mi prendo tutti i treni e metto il filo spinato al deposito (di Magliana) dove i treni stazionano e vengono (si fa per dire) manutenuti".


Se le (nostre) impressioni fossero corrette e il ragionamento infantile avesse realmente seguito, la Roma-Lido si ritroverebbe senza treni e senza deposito in meno di niente. A parte la figuraccia che il comune farebbe con l'utenza togliendo i treni-caccavella dalla linea, la situazione già tragica non migliorerebbe prima dell'Agosto 2019, data prevista dell'arrivo dei nuovi treni (della regione n.d.r.) in sostituzione delle carrette esistenti. Analogamente per il deposito, un'altra carrettata di ridicolo adornerebbe Comune e ATAC: un conto è dire "non ti dò il deposito perchè è mio", un conto (sarebbe) dire "non c'è abbastanza spazio in officina" o "non c'è abbastanza sorveglianza sull'eventuale patrimonio della regione".


Sulla questione deposito e officine una via d'uscita non immediata ci sarebbe a Ostia Lido: come si vede dalla foto satellitare che il signor Google ci ha agevolato, esistono terreni e area tecnica raramente usata da ATAC di pertinenza della regione. Parte dei terreni sono usati da Cotral come deposito per i suoi autobus, mentre il resto è adibito attualmente a deposito di materiale ferroviario.


Basta fare un piccolo zoom sulla foto per intravedere diversi binari morti e un capannone e un'ampia banchina su cui potrebbe sorgere l'officina che con il tempo e i dovuti investimenti porrebbe fine alla questione.

IL DIALOGO CHE NON C'E'

Ultimo punto cruciale del cinguettio di Enrichetto (ultimo per ordine ma non per importanza): la mancanza di dialogo Comune-Regione, problema politico che ha radici molto lontane.


L'ultimo episodio di questa lunga guerra (tralasciando la scaramuccia di San Giovanni) risale allo scorso natale quando la giunta comunale per difendersi dalle accuse per la chiusura pomeridiana di Natale della Roma-Lido, in evidente contrasto con "il piano di potenziamento natalizio di ATAC" scaricò il barile sulla Regione, proprietaria della linea. La regione Lazio però rispose prontamente che mancava solo una richiesta formale del comune per autorizzare l'apertura della linea. Così, dopo Natale, a frittata fatta, richiesta e autorizzazione in previsione della seconda chiusura pomeridiana della linea a capodanno. Peccato che per far funzionare la linea oltre ai carteggi ci vogliano anche le persone che ATAC (e il Comune) non avevano pianificato: macchinisti e controllori del traffico erano già stati mandati in ferie e il giochetto dello scaricabarile era tornato in faccia al comune più forte di prima.

Ci chiediamo dunque con che faccia, dopo la piazzata natalizia, il nostro caro presidente della commissione mobilità capitolina abbia il coraggio di chiedere dialogo visto che, a nostro avviso, fino ad ora di iniziative di dialogo e/o gesti di distensione nei confronti della regione non ne ha avuti.

Lasciamo a voi ulteriori ragionamenti.
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7 giugno 2018

7.6.18

De mascìn not uork

Ennesimo episodio di ignoranza internazionale degli addetti dell'infoatac

Protagonista della vicenda Mark, ennesimo turista che si vede fregare i soldi dalla macchinetta automatica senza ricevere alcun biglietto. Il povero ragazzo prova a cercare sul sito atac qualche informazione ma, essendo quasi tutto in italiano ed essendo la versione inglese del portale un'autentica cagata, l'unico indirizzo email che trova per contattare atac è quello dell'ufficio stampa.


L'addetto dal canto prova a rispondere con "usa questo link"...peccato che uses è terza persona singolare, pertanto scrive al povero turista disperato "(lui/lei) utilizza questo link"...link che porta alla pagina in italiano che introduce al form online (in italiano) per richiedere il rimborso del biglietto.

Povera italia, povera Roma,
povera atac e povero Mark!
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7.6.18

Offerte speciali infoatac!

Grandi offerte speciali in infoatac!

Super offerta cialtronaggine numero uno 
@romamobilita dopo le ore 16.30 non risponde, alle 19.07 l'addetto infoatac gira a @romamobilita che non risponderà mai. Avrebbe potuto fornire i dati di arrivo di opendata, se n'è lavato le mani.
Salvo esaurimento scorte, la superofferta numero uno è anche valida alle 18.11


Super offerta cialtronaggine numero due
Fila mostruosa alla biglietteria di lepanto, Angela chiede aiuto. L'addetto risponde di aver girato la segnalazione lavandosene le mani (avrebbe potuto trovare una biglietteria prossima a lepanto ove inviare l'utente).

Super offerta cialtronaggine numero tre
La supercazzola dei guasti che impediscono di far servizio ma non impediscono al bus di viaggiare. Abbiamo provato con tutta l'immaginazione possibile a capire quale tipo di guasto potrebbe causare una situazione del genere, ma non ci siamo riusciti.
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6 giugno 2018

6.6.18

Spiacenti, nessun addetto infoatac lavoratore

Stessa giornata lavorativa, più episodi a fattor comune: la mancanza di voglia di lavorare degli addetti cialtroni di Infoatac.

Il problema è sempre lo stesso: il sistema che non visualizza vetture in arrivo alla fermata richiesta dall'utente per vari motivi.

COSA PUO' FARE L'ADDETTO?
Lo ripeteremmo all'infinito ma nelle teste bacate di certi cialtroni non crediamo accadrà alcun cambiamento (a meno che non li licenzino, facendo un favore alla clientela)
  • SUGGERIRE ALTERNATIVE DI VIAGGIO all'utente chiedendo la destinazione
  • CHIAMARE LA SALA OPERATIVA o il responsabile di linea per farsi dare informazioni su quello che accade.


Volesse il cielo che in infoatac capissero una volta per tutte...

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6.6.18

Spocchiosità alla riscossa

Una delle caratteristiche principali di un buon comunicatore è mostrare disponibilità e calma soprattutto nelle occasioni di stress.

E di stress questa utente ne crea parecchio, visto che le vetture non passano e le informazioni che leggiamo da parte dell'infoatac sono approssimative.

Facciamo fatica a ricostruire l'intera sequenza di tweet, quel che sembra chiaro però è che l'utente non vede autobus arrivare e l'addetto dell'infoatac continua a promettere passaggi di vetture.

Dulcis in fundo arriva il tweet spocchioso dell'addetto dell'infoatac che vorrebbe vedersi la semifinale di champions ma che contina ad essere infastidito dall'utente in attesa:
Ed ecco il "buona serata" finale, 
il tracotante "vaffanculo" velato da una ipocrita cortesia:
piuttosto che chiedere nuovamente 
scusa dell'errore e verificare che l'utente
sia finalmente salita a bordo.

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5 giugno 2018

5.6.18

Poche parole, tanti danni...

Torna ancora una volta alla ribalta l'ignoranza internazionale degli addetti cialtroni dell'infoatac

In questa puntata Samuel chiede se il biglietto 3 zone (carta integrata REGIONALE settimanale) sia valido fino a Latina. La risposta dovrebbe essere "dipende", visto che è possibile acquistare un 3 zone senza necessariamente scegliere l'area metropolitana di Roma...l'addetto però sottintende che Samuel voglia viaggiare tra Roma e Latina e risponde CINQUE ZONA. Già...non "zones" plurale di "zone", tantomeno "5 zone ticket", biglietto 5 zone, in cui "zone" essendo usato come aggettivo non avrebbe bisogno della s finale.
Ma non finisce qui: Samuel chiede quale possa essere la validità del cirs 3 zone e l'addetto cialtrone lo indirizza ad un documento che dopo averci messo una infinità di tempo (6,2 megabytes per un disegno stilizzato del Lazio con i nomi dei comuni) a caricarsi ti spiega in italiano come è suddiviso il territorio del Lazio.

Fortunatamente c'è Cotral che è un po' meno cialtrona con chi non parla l'italiano: sul loro sito è possibile trovare tutte le spiegazioni in lingua inglese e su una pagina web molto rapida nel caricamento è possibile consultare l'elenco completo dei comuni del Lazio con rispettiva zona di appartenenza.

Insomma, ancora una volta 
i CIALTRONS infoatac
fanno magra figura.
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5.6.18

Il tele-lavoro

Ennesima puntata all'insegna della cialtroneria dell'infoatac (non chè di atac).


L'episodio comincia con Ortensia che chiede all'addetto dell'infoatac se è al corrente che alle 20.30 alla stazione quintiliani non ci sia nessuno in grado di assistere i passeggeri. L'addetto dell'infoatac risponde come da protocollo che Quintiliani è telesorvegliata e l'assistenza viene fornita in remoto.

Già....ma che tipo di assistenza viene fornita?

E qui Ortensia inizia con una prima descrizione del problema: se provi ad utilizzare l'ascensore e provi a scendere al piano -1 ti ritrovi bloccato. Gli ascensori probabilmente sono rivestiti completamente di metallo, il che impedisce ogni tipo di comunicazione telefonica all'esterno.


La situazione è ancora più drammatica se aggiungiamo l'impossibilità di poter contattare un operatore tramite il risponditore che dovrebbe essere nell'ascensore e il dover dare l'allarme "a voce" cioè urlando nella speranza che qualcuno in stazione passi dalle parti dell'ascensore.

La cialtronata made in infoatac che corona il quadretto è il silenzio dell'addetto dopo la grave segnalazione dell'utente. C'era da aspettarselo visto che l'ultimo messaggio dall'infoatac era solo volto a chiedere se il problema era stato risolto.

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4 giugno 2018

4.6.18

Addetto infoatac errato...

Ennesimo episodio che certifica l'incapacità degli addetti dell'infoatac di gestire e comunicare con il pubblico
In questa puntata Alessia comunica agli addetti dell'infoatac un codice fermata apparentemente inesistente sui loro sistemi.
Purtroppo la realtà dei fatti conferma che la fermata esiste realmente, poco conta se ATAC non ha aggiornato il codice fermata o i propri sistemi. A questo punto l'addetto cialtrone, di fronte alla documentazione fotografica "abbozza" una risposta che probabilmente sarebbe stata molto più utile dopo il primo contatto....ma si sa, l'utenza ha tempo da perdere visti i numerosi disagi causati da ATAC.

Nota conclusiva: l'addetto cialtrone non ha scritto nulla del tipo "provvediamo ad aggiornare i sistemi", pertanto la prossima utente che chiederà della fermata 78325 dovrà subire il medesimo trattamento da parte del cialtrone di turno in infoatac.
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4.6.18

Formalità assassina

Ancora un episodio in cui la formalità della burocrazia uccide ogni sforzo per essere efficienti.

Protagonista di questa puntata e Julia che segnala l'impossibilità ad Ostia Antica di pagare con le banconote i biglietti. Il problema è legato ad una delle due macchinette presenti in stazione. Da tempo infatti la stazione, meta di numerosi turisti che si recano all'omonima area archeologica, è impresidiata e da qualche anno la biglietteria non esiste più.

Tralasciando la questione presidio e assistenza in stazione la domanda che vorremmo fare all'addetto dell'infoatac cialtrone è: sai che in stazione ci sono solo due macchinette, perchè ostinarti a chiedere la matricola della macchinetta, visto che l'utente non te l'ha fornita? Perchè non inserire nella segnalazione una delle due matricole?

La risposta ovviamente è insita nella parola
"cialtroneria"
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3 giugno 2018

3.6.18

Il giro d'italia...e quello delle sette chiese.

La cialtronaggine degli addetti dell'infoatac e di atac ancora una volta protagonisti di un ennesimo elettrizzante episodio.
Motivo del contendere l'arrivo del giro di italia a Roma con la sua ultima tappa e le conseguenti deviazioni degli autobus per consentire la manifestazione. Ale, venerdì 25 maggio chiede informazioni e l'addetto dell'infoatac lo redirige alla pagina del portale atac che recita:


In fondo alla pagina c'è la dicitura Clicca qui per i percorsi che, al momento della richiesta, non era cliccabile (abbiamo controllato più volte con l'aiuto di esperti informatici: il testo non conteneva alcun collegamento)
A questo punto abbiamo sguinzagliato i nostri esperti informatici che, approdati al sito muoversiaroma.it hanno recuperato sia la notizia sia il link al documento smarrito.

Dopo qualche minuto "misteriosamente" la pagina del portale atac comincia ad erogare anche il link funzionante al documento.

La domanda comunque resta: come mai, addetto infoatac (cialtrone) non hai controllato la bontà della pagina prima di dare il link all'utente? Come mai non ti sei mosso per agevolare il link del documento quando l'utente ti ha segnalato che non era riuscito a trovare l'informazione sulle deviazioni?

La risposta trova la sua sintesi in una sola parola
CIALTRONE

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3.6.18

Timbri, timbrini e timbretti

Da un po di tempo a questa parte l'infoatac ha cambiato il modo di gestire le segnalazioni degli utenti riguardo al comportamento di dipendenti ed autisti.


Uno di questi casi è quello di Donata che dopo aver segnalato il salto della corsa si vede rispondere dall'autista che il collega che doveva effettuare la corsa in questione non si è presentato. Un cinguettio sarebbe sufficiente insomma a documentare l'accaduto ma...


...come scritto all'inizio per l'addetto dell'infoatac si deve passare necessariamente dal modello preaccartocciato. Un probabile motivo potrebbe essere la mancanza dei dati anagrafici dell'utente che ovviamente su twitter non esistono, un altro probabile motivo potrebbe essere l'esigenza di dover tracciare sui sistemi la segnalazione...un motivo ancora più probabile è la mancanza di voglia di lavorare dell'addetto dell'infoatac che potrebbe raccogliere anche privatamente i dati mancanti e preoccuparsi di inoltrare la richiesta internamente.


Il vantaggio di questa burocrazia aggiunta?
  • ostacolare le segnalazioni che danneggiano il personale stesso, per cui si garantisce al cialtrone di turno l'impunità
  • disincentivare l'utente dal segnalare se gli complichi la vita con un modello preaccartocciato l'utente magari desiste
  • far diminuire il numero di segnalazioni e quindi il lavoro di chi le deve gestire, oltre a far apparire statisticamente una situazione "migliore" rispetto alla realtà
L'ennesima cialtronata, insomma,
che coinvolge non solo l'infoatac
ma anche il resto dell'azienda
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