7 ottobre 2017

7.10.17

Documentazione...errata

Continua imperterrita la saga di informazioni approssimative dell'infoatac.


In questo episodio l'utente chiede quali siano i documenti che servono per rinnovare l'abbonamento annuale. La risposta (imprecisa) dell'addetto è 'il documento di riconoscimento' e una imprecisata 'documentazione relativa' nel caso di vogliano delle agevolazioni.

La risposta esatta era:
  • se non si ha intenzione di usufruire di agevolazioni basta la tessera, l'abbonamento è rinnovabile presso qualsiasi biglietteria atac, presso le rivendite abilitate, online sul portale atac (per se si possiede una tessera abbastanza recente) e presso tutti gli sportelli bancomat delle filiali Unicredit.
  • se invece si ha intenzione di usufruire di agevolazioni bisogna andare presso le biglietterie atac di Anagnina, Battistini, Lepanto, Ottaviano, Laurentina, Eur Fermi, Ponte Mammolo, Termini, Conca d'Oro muniti di tessera, documento di riconoscimento e, in base alla categoria di agevolazione a cui si vuole accedere, modello isee (la maggior parte delle categorie di agevolazioni), modello 69 (invalidi di guerra), stato di famiglia e scontrino di abbonamento valido (le agevolazioni famiglia), certificato legge 104 e stato di famiglia (portatori di handicap) etc. Clicca qui per accedere all'elenco completo.

In sintesi era sufficiente rispondere con il link alle agevolazioni e dire che bastava la tessera per l'abbonamento non scontato. Abbiamo voluto infine accostare la nostra risposta a quella dell'infoatac nella speranza che gli addetti ai lavori colgano le dovute (importanti) differenze:


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7.10.17

I soliti ritornelli...

@mariella73 e la sua visione disincantata del mondo infoatac protagoniste di questa puntata.


Argomento del contendere i bus fantasma tracciati da sistema, un sistema che se fosse efficiente e preciso toglierebbe un bel po di lavoro agli addetti. 


L'infoatac, interpellata, parte con il suo solito ritornello: fermata e app.

La fermata per tentare di zittire l'utente con una 'prossima vettura tra...' e sviare l'attenzione dal problema dei bus fantasma, e poi l'app per buttarla in caciara tirando in mezzo il falso problema dell'inattendibilità delle app non ufficiali.
Il tono sconsolato, carico di rassegnazione di fronte alle perfide e rituali domande dell'addetto non può non farci ricordare una famosa scena del film 'non ci resta che piangere':



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6 ottobre 2017

6.10.17

Stazione e direzione a prescindere.

In questo episodio l'ennesimo capitombolo stile infoatac:


Tutto parte da una interruzione della metro B: a seguito del bollettino dell'infoatac un utente chiede se il servizio è stato ripristinato, indicando la direzione. L'addetto incompetente o distratto (fate voi) risponde chiedendo direzione e stazione dove si trova l'utente. Ennesima assurda figuraccia che, oltre a far perdere tempo all'utente, poteva essere evitata leggendo bene la domanda.


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6.10.17

Insulti alla clientela

@ntuccimei vittima in questa puntata degli insulti che l'infoatac implicitamente distribuisce alla clientela. 


Sono le 16.31 e l'utente chiede informazioni sul 69.


L'infoatac risponde che una prima vettura è in partenza dal capolinea...


...ed è così che alle 16.46 arriva il primo insulto: la vettura che passa è fuori servizio.
L'infoatac risponde prontamente con una nuova vettura a 8 fermate...


...ed arriva il secondo insulto: una vettura che, seppur nuova, ha l'impianto di climatizzazione spento.
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5 ottobre 2017

5.10.17

Uonderfull

Da tempo stavamo meditando di mandare definitivamente in soffitta la rubrica 'de cat is on de teibol' rassegnati dal fatto che gli addetti ignoranti dell'infoatac avessero smesso di pensare alla lingua anglosassone...


...ma l'infoatac, preoccupata di non fare abbastanza figure barbine, ha deciso di riprendere con i suoi annunci in simil-inglese: 4 parole 2 errori...una buona media per chi da mesi aveva smesso di martoriare questa sconosciuta lingua straniera.

Authorities'

Con questo termine, che twitter riconosce come spagnolo (n.d.r.), i nostri (coraggiosi) addetti volevano parlare di autorità, cioè di Polizia. Scrivere POLICE sarebbe stato troppo facile, e allora giù con seghe mentali tipo "autorità singolare o plurale?" o "mettiamo l'apostrofo alla fine e la s perchè sarà genitivo sassone?"

disposition


per questa seconda parola abbiamo voluto consultare diversi siti specializzati. Su wordreference.com abbiamo provato a partire dall'italiano 'disposizione' senza mai riuscire ad arrivare a disposition; abbiamo allora voluto decifrare disposition dall'inglese e...


...abbiamo scoperto che disposition riguarda il carattere, l'indole di una persona e non un ordine imperativo, una prescrizione.

Insomma infoatac dice ai turisti che
hanno bloccato la metro b per l'umore delle autorità,
piuttosto che per 'Police orders'

Bentornato, inglese maccheronico di infoatac!



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5.10.17

Nuove frontiere del ridicolo.

@consy_co protagonista di questa puntata in cui i ruoli utente-infoatac si invertono.



Chi dovrebbe dare informazioni sui bus (l'infoatac) si presta in modo ridicolo a chiedere informazioni all'utente su quale vettura stia prestando servizio sulla linea 52.


Il ridicolo nasce dal fatto che l'infoatac oltre al potentissimo sistema di tracciamento degli autobus, dovrebbe avere a disposizione i numeri di telefono degli ispettori di linea e, in ultima battuta, anche quelli degli autisti. Non sappiamo se la mossa geniale dell'infoatac sia stata messa in atto per evitare la chiamata all'ispettore, per inserire a mano il bus nel sistema di tracciamento o per mettere alla prova la buona fede dell'utente.

A noi (e a voi) resta solo da ridere
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4 ottobre 2017

4.10.17

Un pan di Spagna...avvelenato

Torniamo sull'argomento 'indipendenza catalana' che ultimamente ha riempito le pagine di tutti i quotidiani europei per raccontare quello che i giornalisti non raccontano vuoi perchè non fa notizia, vuoi perchè non deve fare notizia. Ci accaniamo sull'argomento perchè la morale della favola, già spiegata nella puntata precedente, non è banale e riguarda tutti noi: politica e stampa sono capaci di distrarre l'opinione pubblica e sprecare denaro pubblico.


L'esempio della Spagna di questi giorni è la dimostrazione più clamorosa a cui tutta Europa sta assistendo. Da un lato abbiamo gli sprechi del governo centrale, dall'altro quelli del 'govern' regionale catalano e in mezzo inutili battibecchi e sperpero autorizzato e certificato di denaro pubblico. Come già raccontato il referendum, non avendo seguito l'iter legale necessario per la sua celebrazione, è stato di fatto un 'evento di costume' pagato dal govern della Catalogna con soldi pubblici. 


Lo spreco del Govern è andato oltre il referendum stesso, con la mobilitazione eccezionale del corpo di polizia locale, i 'mossos d'esquadra' e dei vigili del fuoco 'els bombers' chiamati a vegliare su possibili disordini, che alla fine ci sono stati comunque (sono stati registrati 800 feriti tra i manifestanti). Poliziotti e vigili del fuoco sono stati mobilitati anche per il 3 ottobre, giornata di sciopero e manifestazione generale in Catalogna che fortunatamente si è conclusa senza feriti.


Ma il governo centrale non è stato da meno negli sprechi di denaro pubblico: oltre alla mancanza di dialogo con il govern Catalano degli ultimi anni, ha cercato di impedire il referendum stesso mandando in tutta la regione un numero spropositato di poliziotti che hanno alloggiato su 3 enormi navi da crociera (una ormeggiata nel porto Tarragona e 2 a Barcellona) e in vari alberghi. Oltre alle esagerate spese di soggiorno per tutti questi uomini, il governo centrale ha utilizzato un imponente numero di veicoli, per disturbare la celebrazione di un referendum nullo in partenza.

Una delle due navi ormeggiata a Barcellona
Ancora più scoraggiante leggere come è andata a finire: dei 2300 seggi costituiti solo 300 sono stati smantellati e requisiti, meno del 10%. Ma ancora più scoraggiante sono i numeri del referendum: 42% degli aventi diritto sono andati a votare, 90% avrebbero espresso parere favorevole all'indipendenza. Partendo da questi dati abbiamo ci siamo messi nel caso ipotetico in cui il governo centrale spagnolo si fosse risparmiato l'invio della polizia in catalogna, che gli indignados (tanti) per le violenze della polizia non fossero andati a votare e chi ha avuto paura di votare (pochi) per via degli momenti di tensione che le televisioni hanno mostrato in tutto il mondo fosse andato. Facendo una rapida proporzione sul totale di 2300 seggi si sarebbe arrivati ad un 48% di voti validi e a un 43% totale di Sì (dando per attendibile il 90% dei sì).


In pratica il referendum, anche se fosse stato legale, non avrebbe raggiunto il quorum, tantomeno i Sì all'indipendenza sarebbero riusciti a trionfare. Il trionfo dello sperpero si sarebbe potuto evitare benissimo togliendo una volta per tutte questo 'dente' del referendum, evitando il muro contro muro politico e i relativi feriti. Ma la storia non è ancora finita...nella speranza di un ritorno ai toni politici un po' più moderati piuttosto che una nuova guerra civile forse già qualcuno in Catalogna (e in Spagna) si è accorto degli sprechi di denaro pubblico in corso.
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4.10.17

Cercasi treno disperatamente!

Multipli scivoloni dell'infoatac e tanto tanto disagio in questo nuovo episodio


Un utente a Termini in attesa della metro b in direzione laurentina chiede numi all'addetto infoatac che a quanto pare stava dormendo sulla sua comoda poltrona. La prima risposta che arriva è un incoraggiate 'treno in stazione'. Peccato che il treno in stazione sia nella direzione opposta.

Arrivano la rettifica e le scuse dell'addetto, con una notizia un po' meno incoraggiante: il treno non è proprio in arrivo mentre la banchina di Termini è ormai piena all'inverosimile.

Speriamo che non ci scappi il morto.
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4.10.17

Ma prendiamoci un caffè...

@alex_29180 vittima della petulanza dell'addetto di turno all'InfoAtac

Alessandra ha citato il 32 che ha saltato 3 corse, l'utente infoatac dal canto suo vuole sapere:
  • direzione
  • dove Alessandra si trova
  • il numero della fermata

Sarebbe sufficiente chiedere solo il numero di fermata per scoprire 'magicamente' dove l'utente si trova e in che direzione sta viaggiando. Il tweet poteva anche essere corretto se invece di usare la 'e' (congiunzione) l'addetto petulante avesse usato la 'o' (informazione alternativa).

Fortunatamente Alessandra aveva scritto solo per lamentarsi dei ritardi e non per chiedere informazioni; vista la risposta prolissa avrebbe potuto aspettare anche anni per i tempi di attesa. 


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3 ottobre 2017

3.10.17

Quizzone del giorno.

@enricostefano @lindameleo sono oggi chiamati a rispondere a noi utenti sull'utilità dell'account twitter dell'agenzia del trasporto capitolino e della mancanza di coordinamento tra quest'ultima e gli addetti alla comunicazione all'utenza dell'atac, noti al pubblico come infoatac. Lo facciamo, proponendo loro la seguente, interessantissima foto:


Venerdì 29 settembre, ore 15.15: dall'account twitter dell'agenzia arriva il saluto e il buon weekend all'utenza del trasporto capitolino sebbene, interpellati qualche settimana prima, ci avevano detto che le interazioni via twitter erano previste dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30

Venerdì 29 settembre, ore 15.32: l'addetto dell'infoatac si sbarazza dell'utente che chiede di una linea periferica gestita da TPLScarl reindirizzandolo all'account dell'agenzia del trasporto capitolino.

A che serve spendere tutto questo denaro pubblico per tenere in piedi 2 inefficienti servizi di non informazione?

Ringraziamo gli interpellati qualora ci volessero rispondere.



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3.10.17

Rielabora sto ca...

Ennesima 'vaccata' del nostro addetto-tecnico con blackberry che tramite l'infoatac ci fa sapere che i dati messi a disposizione da ATAC, se rielaborati, possono non rispecchiare la situazione in tempo reale.



Peccato che tutte le applicazioni che usano i dati dei sistemi ATAC non fanno altro che prendere le informazioni e, in pochi centesimi di secondo, impaginarle sullo schermo dei vostri dispositivi.


L'amara e triste realtà è che (volutamente?) i dati messi a disposizione dai sistemi di ATAC vengono smanacciati durante l'elaborazione (di ATAC) per fornirli secondo il formato comune chiamato 'open data'. Salutiamo dunque questo addetto sapientone blackberry-munito nella speranza che la prossima volta RIELABORI in testa la risposta prima di scrivere fesserie simili!

P.S. volevamo ricordare per la cronaca che i blackberry si sono estinti.
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2 ottobre 2017

2.10.17

All'angolo del ring

@icomei e l'app viaggiaconatac protagonisti di questa puntata.


L'utente segnala i soliti disservizi e le lunghe attese dell'autobus proponendo le schermate della tanto famosa quanto orribile app 'ufficiale atac' nota come Viaggiaconatac


Dopo la rituale (quanto stupida, visto in una delle due schermate era visibile anche il codice fermata) domanda di rito 'a che fermata ti trovi' l'addetto infoatac si arrende e capitola confessando che due vetture non sono visibili dalle app (ufficiali e non).

Sarebbe dunque il caso che l'infoatac si arrendesse una volta per tutte e smettesse di propinarci la stronxata che "viaggiaconatac è più attendibile".
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2.10.17

Un barlume in fondo al tunnel...

Iniziamo il mese di ottobre con ottimismo e una parola (ma solo una) a favore dell'infoatac.


Quanto accaduto a Gio ha dell'incredibile, dovrebbe essere la normale amministrazione, ma nel caso del nostro addetto dell'infoatac è una eccezione più unica che rara.


L'utente indica la linea bus e dove si trova, l'addetto, non ricevendo indicazioni circa il numero della fermata, risponde con i tempi di passaggio.

Applauso d'incoraggiamento alla buona volontà che ogni tanto fa capolino tra i tweet dell'infoatac.

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1 ottobre 2017

1.10.17

Quando le scuse non bastano...

Ecco a voi l'ennesima dimostrazione di quanto l'infoatac sia poco info e molto atac.


Federica, in risposta all'annuncio dell'infoatac di rallentamenti sulla metro C, chiede se ci sono treni in direzione Pantano, visto che i tabelloni segnano solo quelli in direzione Lodi. Una persona normale a questo punto avrebbe risposto all'utente con i tempi di attesa in direzione pantano.

Ma l'addetto infoatac non lo è...e risponde con un insulso "ci scusiamo per il disagio"...e dopo qualche minuto con una notizia che era già nota:



Non sappiamo se la risposta sia dovuta ad un pranzo troppo pesante che ha causato sonnolenza, all'uso di sostanze alcoliche o stupefacenti, o al fatto che è venerdì e che c'è stato sciopero la voglia di lavorare sia andata a farsi benedire.

Tanti complimenti all'infoatac per la 'trasmissione'
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1.10.17

Voci dallo sciopero

Giornata campale per il secondo sciopero del mese di settembre di ATAC; alcuni utenti si sono accorti dello sciopero, altri non ci hanno fatto caso visto che oltre a un certo limite il livello di disagio non lo noti più.

Ma partiamo con la fantastica kermesse con la prima risposta vergognosa dell'infoatac: l'utente chiede se il bus passerà, l'infoatac risponde che il bus sta al capolinea e, salvo adesione allo sciopero, partirà.
Risposta intollerabile: in questi casi bisognerebbe chiamare il capolinea e chiedere all'autista se sciopera...ma la voglia di lavorare dell'addetto è quella che è...

Caso analogo per altro utente e la linea 60: il bus si trova al capolinea e basterebbe una telefonata per sapere se l'autista aderirà allo sciopero. Ma, ovviamente, la voglia di lavorare all'infoatac scarseggia e quindi con un 'salvo adesione allo sciopero' l'addetto chiude il discorso e si va a prendere il caffè alla macchinetta...


Potremmo continuare elencando altri casi simili durante l'arco della giornata, ma evitiamo di essere troppo ripetitivi.

Passiamo dunque ad altra conversazione interessante: l'utente vede i treni fermi a eur magliana e chiede informazioni, l'infoatac risponde inizialmente in modo corretto ricordando che c'è uno sciopero in corso.


A questo punto l'utente chiede se ci sono dei bus sostitutivi. Sebbene la domanda fosse stupida, l'addetto dell'infoatac risponde...in maniera sconclusionata! Cosa c'entra il link al comunicato dello sciopero, quando la risposta poteva essere semplicemente 'no, c'è sciopero'?

Abbiamo poi chiamato la maestra delle elementari del nostro addetto infoatac ignorante e le abbiamo chiesto di valutare l'italiano del personaggio:


Dopo pochi minuti la maestra desolata ci ha detto che, trattandosi di un caso disperato, è consigliabile mandarlo a ripetizioni di italiano o a zappare la terra.

Dulcis in fundo, un breve riepilogo di insulti di utenti incavolati:




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