25 novembre 2017

25.11.17

Robot

Tweet tanto assurdo quanto singolare quello dell'infoatac che vi proponiamo in questa puntata.


Federica chiede i tempi di attesa del 558 specificando il numero fermata; dopo la prima risposta dell'infoatac, Federica chiede i tempi di attesa del successivo. Misteriosamente l'infoatac chiede all'utente di 'scrivere in tempo reale'. 


Verrebbe da pensare che l'addetto stia prendendo l'utente per un automa. Probabilmente il ragionamento dell'addetto vorrebbe essere "scrivici dopo che è passato il bus dalla fermata indicata", inaccettabile comunque, visto che si tratta di intervalli di tempo relativamente ristretti (il secondo bus si trova a sole 8 fermate di distanza).


L'ennesima dimostrazione della poca voglia di lavorare e dell'incapacità di essere efficienti: rispondendo subito bus a 8 fermate alle 7.52 l'addetto si sarebbe alcuni minuti di lavoro in più.
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25.11.17

Piatto freddo condito di cialtronata

Ennesima buffonata comunicativa da parte degli addetti dell'infoatac: sono circa le 23 ed Isabel con la sua figlioletta attende al freddo da 25 minuti un tram che da circo massimo le dovrebbe portare a casa.


L'infoatac farfuglia stupidaggini intercalate da virgole messe a caso raccontando che il numero programmato di corse è stato rispettato, mentre dall'altro lato Isabel sostiene che, dopo 25' di attesa sarebbe già la seconda corsa che salta.


Secondo voi, chi avrà avuto ragione?


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24 novembre 2017

24.11.17

Con-te-stazioni

Ennesima giornata di passione per l'utenza della metro nella capitale: è mercoledì otto novembre 2017 e alla pre-vigilia dell'ennesimo sciopero del trasporto pubblico il numero dei treni è inferiore al programmato. Copiose le proteste agli addetti dell'infoatac che invece di mostrare cortesia e professionalità si indignano e bacchettano anche gli utenti più educati.


Ecco dunque il tweet di angela, 'bugiardi', che causa le ire del primo addetto.

Un secondo utente che si augura un bel 'reset aziendale'

Un educatissimo 'vergognatevi' rivolto, lo ricordiamo, all'azienda e non al solo all'infoatac.


Insomma, l'infoatac non si smentisce mai e continua ad applicare in maniera un po' troppo alla lettera il regolamento bacchettando e bloccando gli utenti. Come utenti paganti non chiediamo il supporto psicologico come propone ManekiStra, ma l'accettazione passiva e intelligente dello sfogo per un disservizio che va avanti ormai da troppo tempo. 

Insomma, il consiglio per l'addetto infoatac è sempre il solito:
non rispondere alle provocazioni, non bloccare l'utente a meno che questi non continui con gli insulti

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24.11.17

Allarme Rosso!


28 ottobre 2017, ore 8.20 circa del mattino, Metro C Pigneto: suona l'allarme in stazione e la gente scappa dalla stazione, mentre gli addetti (ci raccontano) a voce dicono agli utenti che è tutto ok.


Alcuni di questi chiedono spiegazioni all'addetto infoatac che probabilmente è appena uscito dalla caverna dove è solito abitare in solitudine. Il messaggio che più volte viene ripetuto all'utenza, privo di punteggiatura e di senso parla di un guasto tecnico.


Dire più terra terra 'allarme scattato per errore' o 'falso allarme, stiamo resettando il sistema' probabilmente è un tabù per questo dipendente a cui forse hanno fatto il lavaggio del cervello dicendogli che 'non deve creare allarmismi'.


Altra buffonata comunicativa a cornice dell'accaduto sono i messaggi dell'infoatac a tutta l'utenza: alle 8.32 si comunica il guasto tecnico (falso allarme sarebbe stato più appropriato), esattamente 10 minuti dopo la prima segnalazione da parte degli utenti.

Alle 8.45 finalmente il messaggio di fine guasto, alla stazione metro però; il guasto al cervello degli addetti alla comunicazione all'utenza di ATAC è ancora lì


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23 novembre 2017

23.11.17

Saluti dal mare di Roma (...gritings from Rom sii)

@darioq e una puntata internazionale sulle grandi capacità comunicative di ATAC nei confronti dell'utente straniero.


Ci troviamo sulla Roma Lido, Stazione di Stella Polare, a due passi dal mare; siamo fuori stagione, è pieno inverno, ma noi siamo dotati di fervida fantasia e proviamo a vestire i panni di un turista straniero che ha avuto la malsana idea di pensare di andare al mare a ostia in una cocente giornata di Luglio. 

E' già un'impresa riuscire a scoprire che LIDO si traduca in inglese BEACH (spiaggia), ma immaginiamo che nella hall dell'albergo del turista il portiere, in perfetto inglese, alla richiesta 'Voglio andare al mare', abbia risposto al turista: "prendi la metro, arrivi alla stazione di Piramide, cambi linea e sali sulla Roma-Lido e scendi a Stella Polare" (prendiamo il caso della stazione di Stella Polare perchè fotodocumentati, ma le altre stazioni marittime hanno lo stesso tipo di problema).


Ed eccoci alla meravigliosa cartolina di Stella Polare


Sulla banchina un cartello segna due direzioni 'exit', due modi per uscire dalla stazione: in via Giuseppe Andrè, dal lato dell'ospedale G.B.Grassi e dell'isola ecologica AMA (entroterra) e dal lato di piazza Vega, la piazza che immette sul vialone che porta al mare. NESSUNA INDICAZIONE riguardo la spiaggia, nessun pittogramma con un ombrellone...solo la fortuna del nostro turista che riuscirà a scegliere piazza Vega per arrivare in spiaggia.

Ma non è finita: facciamo che il nostro turista straniero si sia divertito così tanto in spiaggia da ricordarsi a malapena dove sta la stazione: arriva in stazione e deve scoprire come tornare a Roma:


lo lasciamo lì, nell'imbarazzo di in un quiz a premi,
indeciso se prendere il binario 1 o il binario 2.
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23.11.17

Plis dont arrabbiare, dipendente ATAC delle caverne!

Metro A, fermata piazza di Spagna, forse la fermata più internazionale della Capitale dopo lo snodo di Termini. Accade che i turisti stranieri non rispettino le regole stabilite da ATAC in termini di sicurezza e dunque vengano richiamati. 


Non trattandosi di bambini della scuola elementare, se sei un addetto ATAC e hai il potere di usare il microfono per allertare i turisti, dovresti anche pensare che al mondo non tutti parlano la tua lingua (l'italiano), e che nessuno è obbligato a parlare italiano solo perchè si trova in Italia.


Provare a ripetere l'annuncio, o peggio, urlare, non risolve il problema e ti rende agli occhi di chi visita Roma un idiota. Dovresti, caro addetto, studiare un po' di inglese, oppure, visto che non conosci le lingue, scendere dal tuo scranno dorato, uscire dal gabiotto ed andare in banchina ad esprimerti a gesti.
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22 novembre 2017

22.11.17

Cantieri misteriosi

Puntata all'insegna dei misteri,
quelli dei cantieri per lavori sulla via aurelia che costringono alcune linee bus a deviare il percorso.


Gio chiede all'infoatac informazioni sulla linea 46 e scopre che il percorso è deviato:

A questo punto, come qualsiasi persona normale prova a chiedere l'entità del cantiere e i tempi di chiusura; informazioni che, come quella dell'apertura del cantiere stesso, dovrebbero essere disponibili a chi ha il compito di informare l'utenza
Desolante, purtroppo, la risposta dell'infoatac:
"fino a cessate esigenze"
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22.11.17

Desolazione...

...è questo l'unico termine che ci viene in mente quando leggiamo alcune risposte dell'infoatac


Il problema ricorrente è sempre quello della mancanza delle vetture che costringono alla sospensione della linea. In questo caso gli errori di comunicazione (che continuano a ripetersi) sono molteplici:
  1. "nessun bus in arrivo" dovrebbe comportare l'annuncio ufficiale all'utenza che la linea è sospesa, ciò non è stato fatto
  2. non è sufficiente, nel caso di nessun bus in arrivo, limitarsi a (non) dare i tempi di attesa, in questi casi sarebbe utile chiedere all'utente quale sia la sua destinazione
  3. alla fermata richiesta passano anche altri autobus che hanno destinazioni compatibili con la linea 16: non sono stati forniti i tempi di attesa (vedi punto 2)


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21 novembre 2017

21.11.17

Segreti di stato...

Continua la saga del 'segreto di stato' sul termine dei lavori tra Piramide e Garbatella.

Il disagio del rallentamento della metro B va ormai avanti da oltre un mese, come le innumerevoli richieste degli utenti.

Due i gravi errori di comunicazione con il pubblico che ravvisiamo al momento: da un lato il fatto che gli addetti dell'infoatac non sono in grado di comunicare una data prevista per il termine dei lavori, sebbene si tratti di lavori pubblici con gara di appalto e budget prefissato,


dall'altro non viene menzionato sul sito degli aggiornamenti in tempo reale questo rallentamento, a differenza di quello che accade per la metro c dove i lavori di collaudo sono indicati tra le note:


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21.11.17

Reiterazione inviti

Rovente giornata di disagi per il trasporto pubblico: i treni della metro B con il contagocce e la ciliegina sulla torta degli utenti a bordo che si sentono male mandano in bestia gli utenti di twitter che sommergono di insulti l'infoatac.


Gli addetti dunque, non sapendo più a chi dare i resti (vi risparmiamo i tweet con gli insulti più pesanti) se la prendono con quelli che nelle vivaci proteste utilizzano termini un po' più soft come 'Codardi'.


Ma il momento più paradossale arriva dopo le risposte degli utenti all'invito alla moderazione che l'infoatac indirizza a Massimiliano: 'geni del trasporto pubblico' viene annoverato, a detta degli addetti dell'infoatac, come insulto e pertanto ri-scatta l'invito alla moderazione. Non aggiungiamo altro.

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20 novembre 2017

20.11.17

Il fantastico lunedì mattina di #AttaccheteArBus !

Lunedì 20 novembre 2017, altra giornata di disagi 'regolari' per chi si appresta ad usufruire dei mezzi pubblici romani.

Come ogni lunedì mattina registriamo su twitter il solito stato di disagio 'regolare', aggiornato con puntuale ritardo dai grandi cervelloni che gestiscono la comunicazione in tempo irreale con la clientela, visualizziamo i messaggi degli utenti stressati da lunghe attese di autobus, le innumerevoli corse saltate, gli autisti che partono con comodo, i guasti...insomma un Lunedì di caos regolare a Roma.


Ma ATAC è sempre dietro l'angolo pronta a stupirci
e a rendere unica una giornata
che pensavamo
monotona.

Sono le ore 9.30 alla stazione di Porta San Paolo, stazione dove arrivano e partono i treni della Roma Lido, ci accingiamo a passare dalla Roma Lido alla Metro B della stazione di Piramide quando un nastro colorato attira la nostra attenzione: la scala che unisce metro b e roma-lido è parzialmente transennata.


Ci avviciniamo incuriositi dalla singolare situazione: perchè solo quella metà della scalinata? Come mai la rampa per i diversamente abili (sulla destra) è accessibile?

Guardiamo a terra e non notiamo nulla di anomalo pertanto, d'istinto, volgiamo il nostro guardo verso l'alto e rimaniamo estasiati dalla visione...

...di un piccione che dorme!

L'immagine che potrebbe apparire normale ad un osservatore poco attento ha dell'irreale se facciamo attenzione alla rete antipiccione che separa noi dal piccione: è stata installata proprio per evitare che i volatili, come quello che dorme beatamente, si appollaiassero sui sostegni del sottottetto e cagassero indisturbati sulle teste dei poveri utenti del servizio ATAC.

Gli amici macchinisti della metro B in tarda mattinata ci hanno comunicato che la recinzione è stata tolta, ci chiediamo però se gli addetti di stazione siano riusciti a cacciar via il piccione furbissimo e a trovare il varco da dove è entrato.

Al piccione, ovviamente, vanno i nostri applausi e il ringraziamento per essere riuscito a rendere unica una noiosa mattinata.

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20.11.17

@romamobilita is the new @InfoAtac

Pericolosa emulazione di Muoversi a Roma in questa puntata.


Il problema segnalato dall'utente è il comportamento molto pericoloso e indisciplinato di un autista della linea 548. L'infoatac, trattandosi di una linea in gestione a TplScarl, cede la linea a Muoversi a Roma che chiede i dettagli dell'accaduto. L'utente indica l'orario, la direzione della corsa e...si vede rispondere in stile infoatac con i tempi di attesa!


La scena tragi-comica si chiude con le scuse da parte dell'agenzia della mobilità capitolina, rea di aver posto poca attenzione nella lettura dei messaggi dell'utente. Non ci stupiremmo dunque se l'autista-pirata resterà impunito...

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19 novembre 2017

19.11.17

Brodaglie

L'infoatac prolissa, allungabrodo e perditempo in questa puntata sugli abbonamenti mensili.


La domanda di Ale, semplice e chiara, riguarda i documenti necessari per fare l'abbonamento mensile.


Una persona dotata di cervello avrebbe l'intuito di capire che l'utente non ha ancora fatto la famosa metrebus card (adesso chiamata è-roma) necessaria per qualsiasi tipo di abbonamento. Il nostro addetto cialtrone preferisce 'sincerarsi' chiedendo esplicitamente.


Solo dopo aver appreso che si tratta di un primo abbonamento (chi ha a che fare con rinnovi frequenti lo sa) l'addetto fornisce l'elenco (sbagliato) delle cose da preparare prima di richiedere la tessera


Cosa vogliamo criticare?
  1. il fatto che non è necessaria la fototessera e la compilazione di un documento cartaceo, la card può essere richiesta velocemente sul sito atac compilando un semplice modulo online
  2. il fatto che durante la compilazione del form online l'utente può scegliere di ricevere la card a casa per posta prioritaria o presso una qualsiasi biglietteria presentando il documento di identità
  3. il fatto che sarebbe stato sufficiente, senza fare troppe domande, reindirizzarlo alla pagina 'canali di vendita' ove è chiaramente spiegato cosa fare per richiedere o ricaricare la card
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19.11.17

Il lotto di ATAC

Ennesimo scivolone dell'infoatac sui passaggi degli autobus.


Oggetto del contendere è sempre il solito problema del passaggio degli autobus: chiara chiede ironicamente se sia in corso un non meglio identificato sciopero, allegando tanto di schermata della app ufficiale viaggiaconatac. L'addetto infoatac, che non può contestare alcun tipo di errore da parte dell'utente (l'immagine riporta anche il codice fermata), risponde con un numero autobus 'inventato'.

In realtà il numero è frutto dell'errore di digitazione dell'addetto infoatac che per la fretta non ha riletto quanto scritto. Punto a favore dell'addetto l'aver usato il LEI per scusarsi.


Che la fretta di rispondere non sia un 'caso raro' ce lo conferma un tweet successivo dello stesso giorno: 'sciopero di doma' che dovrebbe stare per 'sciopero di domani'

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