24 novembre 2018

24.11.18

Dall'infoatac è tutto...a voi studio.


Cronaca quotidiana di un servizio di informazione all'utenza perfetto: l'addetto alle informazioni chiede conferma all'utente del fatto che l'autobus sia passato.


Un errore banale che mette in ridicolo tutto il sistema atac, dalla localizzazione incerta degli autobus, alla comunicazione nei confronti dell'utenza.

Non vogliamo aggiungere altro al tweet in questione,
lasciamo a voi ogni ulteriore commento
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24.11.18

Silenzio disinformativo

I silenzi dell'infoatac hanno ormai fatto la storia; in questa puntata ne narriamo uno molto particolare


Parliamo di una concitata giornata di sciopero, venerdì 12 ottobre, in cui le informazioni date all'utenza sono ancora più preziose. Pertanto ci si aspetterebbe dall'infoatac un servizio migliore e invece...


Accade così che qualcuno chieda conferma circa la chiusura della Roma-Lido per sciopero, e gli venga risposto con l'orario di riapertura. Qui il primo problema linguistico: "per adesione allo sciopero" significa che la linea aderisce allo sciopero, i treni aderiscono allo sciopero, le stazioni aderiscono allo sciopero...mentre invece sono GLI ESSERI UMANI che aderiscono allo sciopero. Sarebbe stato più corretto scrivere chiusa causa sciopero.


Ma non finisce qui: questo qualcuno chiede come raggiungere il litorale e, cosa gravissima, nessuna risposta ulteriore viene fornita. Esiste ad esempio la linea 070 che da Eur Fermi (metro B) porta al piazzale Cristoforo Colombo, capolinea estremo della Roma Lido a Ostia Lido, e altri collegamenti con Acilia.


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23 novembre 2018

23.11.18

Tecnica tecnico tecnici e altri tecnicismi

Quando un addetto dell'infoatac sa, ma non sa e prova ad esprimere un concetto all'utenza la parola "tecnica" viene adottata così frequentemente che perde quasi di significato.



E allora abbiamo splendidi tweet in cui ci sono "procedure tecniche" invece di "procedure manuali", e le funzionalità degli impianti diventano "funzionalità tecniche".



Assistiamo praticamente ogni giorno a follie comunicative in cui viene volutamente usata la parola "tecnica" per dire tutto e non dire niente...e sottintendere "noi siamo esperti e tu utente non ne sai un cazzo e non ne puoi capire un cazzo". 


Scrivere "guasto tecnico" è più fico di scrivere "guasto", no? C'è quel "tecnico" in più che sembra quasi voler disegnare la figura di un pluripremiato e plurilaureato espertone superinformatizzato che interviene e risolve i complicatissimi problemi.


Nel caso del 23 Ottobre 2018, il guasto tecnico in realtà è un "atto vandalico", altro modo di dire dell'infoatac che l'immaginario collettivo vorrebbe fosse un ragazzetto dall'aria malvagia con il cappuccio che gli dà il giusto anonimato e che a colpi di ascia distrugge un armadietto che contiene il grande cervellone che controlla la Metro C.


Solo dopo l'insistenza di numerosi utenti finalmente l'infoatac smette di assumere il tono omertoso e racconta cosa sia realmente accaduto.


Riassumiamo dunque: 
  • l'atto vandalico è stato qualcuno che prima di scendere dal treno ha tirato la maniglia d'allarme del treno
  • il guasto tecnico è stata la spia di allarme che si è accesa nel centro controllo dei treni della metro c
  • la procedura tecnica è stato il dipendente atac che si è recato nella stazione dove è stata tirata la maniglia di allarme e l'ha rimessa a posto
  • la verifica della funzionalità tecnica dell'impianto è stato lo spegnimento della spia di allarme al centro controllo e la ripartenza del treno

Per l'infoatac è meglio usare grossi e altisonanti paroloni per evitare che la gente si renda conto di quello che realmente sta accadendo in metro e costruire nell'immaginario collettivo figure mitologiche come il tecnico e il vandalo.

P.S. ovviamente del vandalo nessuna ulteriore notizia, malgrado la metro c sia telesorvegliata e il numero di telecamere installate sia paragonabile a quello della casa del grande fratello.
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23.11.18

Ennesimo bannato

Ennesima vittima della mascalzonaggine dell'infoatac.


Questa volta è il turno di Giuseppe, utente probabilmente partenopeo, che stressatto dalla lunga attesa della linea 38 (parliamo di un'ora abbondante) nella tarda serata si esibisce in una rassegna di insulti:


L'addetto dell'infoatac non perde tempo a bloccarlo, salutandolo con un grazie per averci seguito. Nessun invito alla moderazione nessuna informazione sui tempi di attesa: a questi cialtroni importà più il linguaggio usato nei messaggi che la sostanza (richiesta dei tempi di attesa del 38).

Ancora una volta trionfa la disinformazione del peggior servizio di comunicazione all'utenza del mondo.
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22 novembre 2018

22.11.18

Biglietti ATAC da B più a C meno meno

Parliamo del servizio B+ (per chi non conosce i voti inglesi sarebbe "nove più") che con l'annuncio di ieri da parte di MyCicero diventa per ATAC un triste C-- (grave insufficienza) in termini di tecnologia.


L'avviso delle ore 9.17 del 21 novembre 2018 non lascia dubbi su quanto stia accandendo tra la società che gestisce l'applicazione MyCicero e ATAC che dovrebbe fare la parte sua gestendo l'infrastruttura dei tornelli delle metro romane che consentirebbe l'utilizzo di biglietti elettronici:  il servizio è sospeso. ATAC non in grado di manutenere i tornelli "B+" e MyCicero che prende le distanze dal problema sospendendo il servizio oppure grossi problemi tecnici per la società MyCicero?


Sebbene riteniamo improbabile la seconda ipotesi, di fatto la situazione è un grosso schiaffo morale per la giunta comunale targata Raggi e per la dirigenza ATAC targata Simioni (a sinistra in foto) che si erano fregiati di aver inserito una importante innovazione tecnologica nel trasporto pubblico locale capitolino.


E mentre resta il dubbio che si tratti di un preludio alla "chiusura definitiva" dell'esperienza di biglietto su smartphone, il tweet di MyCiceroApp "consiglia di usare titoli digitali", avviso  paradossale tanto quanto un improbabile consiglio di TESLA MOTORS ad usare le auto a benzina. 


Nessun dettaglio nemmeno su cosa ne sarà dei titoli di viaggio già acquistati e non spesi e di quelli attualmente in essere come gli abbonamenti mensili, nel frattempo ci giungono segnalazioni di utenti che non trovano più sulla app MyCicero la sezione che consente l'acquisto dei titoli di viaggio validi sulla rete ATAC, segnalazioni che, se confermate, avvalorerebbero uno stop del servizio a tempo indeterminato. 

AGGIORNAMENTO: un tweet di stamane alle 8.39 dall'account MyCiceroApp informa che i titoli di viaggio acquistati torneranno ad essere disponibili appena il servizio sarà ripristinato, cosa che fa pensare ad un ripristino del servizio senza però tempistiche certe


Il sentore che le cose non andassero bene lo si aveva nelle numerose segnalazioni di tornelli che non si aprivano quando si passava il telefonino sul lettore ottico (o sul sensore nfc che si trova sotto il disco giallo del tornello), problemi non legati alla luminosità dello schermo ma al tornello difettoso o non collegato ai sistemi che gestiscono il servizio B+. Ancor più grave il disagio di alcuni utenti a cui non è stata fornita la dovuta assistenza in stazione: dal gabiotto impresidiato al dipendente ATAC ben nascosto sono numerosi i casi in cui gli utenti si sono ritrovati a dover fare il biglietto normale o arrangiarsi in altro modo.


E mentre a Milano si è partiti da mesi con il pagamento del biglietto con la sola carta di credito e si invoglia il contactless, a Roma si intravede il capolinea del servizio che prevede l'utilizzo dello smartphone (oltre che la carta di credito).


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22.11.18

Una piccola luce nel buio

Di tanto in tanto scorgiamo tra i tweet tenebrosi dell'infoatac qualche barlume di luce.


E dunque, non possiamo che darvene notizia. Una buona notizia, un addetto infoatac che ha deciso di lavorare e di farlo bene, nel migliore dei modi. Quello che dovrebbe essere una "normale amministrazione" diventa un fatto eccezionale, tanto da spingerci a narrarvelo come se fosse una fiaba.


Il fortunato è Roberto che chiede notizie del 781 a via Oderisi da Gubbio. Ci si aspetterebbe una richiesta di un numero di fermata o di una direzione da parte dell'infoatac, invece....accade il miracolo: l'addetto dell'infoatac ha avuto premura di cercare e rispondere con i tempi di attesa in entrambe le direzioni!


Che sia la premonizione di qualche catastrofe? O un'insperata conversione degli addetti dell'infoatac a standard comunicativi umani?
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21 novembre 2018

21.11.18

Attaccatevi alla Roma Lido

E' di ieri un tweet del sindacato Or.S.A. TPL che, facendo riferimento ad un fonogramma di 10 giorni fa, tiene a puntualizzare alcune cose sulla roma lido. 


Vi accompagnamo nello spettacolare discorso che hanno avuto il coraggio di fare alcuni sindacalisti, traducendo in parole "umane" un comunicato che sembra essere stato scritto da un avvocato che vive sulla luna (cosa abbastanza strana visto che nei mesi scorsi i comunicati erano di uno sgrammaticato che nemmeno certi temi dei bimbi di quinta elementare...).

NOTA BENE
L'interpretazione che vi proponiamo agli occhi di chi ogni giorno prende il treno suonerà come una presa per i fondelli. In realtà, per chi è a conoscenza di alcuni dettagli un po' più approfonditi della faccenda, si tratta dell'ennesimo atto di guerra tra azienda e sindacati.

Il discorso parte da dati di fatto: i treni che girano sulla roma lido senza finestrini chiusi, chiamati CAF o MA300 (foto di copertina di questa puntata), e alcuni treni che giravano una volta sulla metro A e che sono stati ripittati e rimessi in circolazione, gli MA200 (foto seguente), sono SCARTI del parco mezzi che atac ha destinato ai pendolari tra roma e ostia.


Questi mezzi, con il passare degli anni, sembrano avere ormai sempre lo stesso tipo di problemi e i ricambi in officina cominciano a scarseggiare. Ci spostiamo poi sulla situazione delle cabine di guida (giustamente parlano i lavoratori): braccioli, sedili, parasole rotti, sedili non ergonomici, infortuni attribuibili alla rottura dei sedili stessi, porte di accesso alla cabina non sicure, specchietti rotti o non regolabili. Il riscaldamento poi (non sappiamo se della cabina o dell'intero treno) puzza quando viene acceso perchè ci sono i filtri sporchi.


Insomma, sulla roma lido circolano dei cessi su rotaia, i più moderni dei quali (i CAF) sono abbondantemente usati sulle metro di Barcellona (oltre che sulla metro A e sulla metro B).

A questo punto arriva il mirabolante salto mortale con tripla rotazione.

Partendo dalla considerazione del numero insufficiente di treni (cazzo c'entra con il riscaldamento che puzza non si sa) il sindacato chiede che "venga implementato"...punto! Trattandosi di un fonogramma ci viene il sospetto che durante la dettatura sia andata via la voce, o, molto più probabilmente chi stava scrivendo sotto dettatura ha avuto un mancamento per via dell'ideOna che il sindacato stava per proporre.


Spostare qualche treno dalla metro B sulla roma lido?
NO
Ridurre il tempo di pausa tra una corsa e l'altra?
MICA SO SCEMI!!

La frase successiva, fortunatamente, svela definitivamente il mistero spiegandoci bene cosa chiedono: 
una rimodulazione
definitiva dell'orario


A questo punto è d'obbligo lo schema successivo per capire bene origini e conclusioni del ragionamento fatto da questi lavoratori che spesso sostengono di voler un dialogo sereno e aperto con l'utenza:

MENO TRENI
|
MENO FREQUENZA CERTIFICATA
DA NUOVO ORARIO
|
MENO SFORZI DEL PERSONALE
NEL RISPETTARE L'ORARIO ATTUALE
IN CULO A NOI PENDOLARI
che viaggeremo come sardine e
NON POTREMO LAMENTARCI
perchè "l'orario è quello"

Questa la soluzione definitiva (del sindacato orsa tpl) al problema della roma-lido che precisa poi: mettendo l'orario nuovo con meno frequenze i passeggeri non ci potranno aggredire verbalmente e fisicamente, ovvero se qualcuno protesterà la loro risposta sarà "non è colpa nostra, è l'orario".


La soluzione ricorda molto la genialata dell'amministrazione del decimo municipio a proposito di strade, soluzione ormai adottata in mezza Roma: abbassare i limiti di velocità piuttosto che chiudere le buche, pararsi il c*lo piuttosto che contribuire ad una soluzione efficace.


Ma prima dell'applauso defnitivo manca la ciliegina sulla torta: la richiesta di fornire ai lavoratori i telefoni aziendali nuovi, perchè quelli vecchi sono rotti e per comunicare con la centrale a volte questi poveri cristi sono costretti ad usare il telefono personale che ovviamente si usura (riducendo forse il tempo da dedicare a whatsapp o ai videogiochi?).


A quest'ultima richiesta ci siamo chiesti: se la tua società, caro lavoratore, sta nella merda per i troppi debiti, non sarebbe il caso di collaborare (usando ad esempio il tuo telefono personale) in attesa che la situazione migliori? Non sei forse tu, dipendente dell'ATAC, il primo nella lista a rimetterci se per caso la tua azienda fallisse?

A quanto pare il lavoratore di cui OrSA TPL (la scrivente) è portavoce si sente un privilegiato, un dipendente pubblico, un posto fisso di un'azienda che non può e non deve fallire, un'azienda che è indebitata fino al collo a causa di altri (la colpa è sempre degli altri, come ci insegnano i sostenitori dell'attuale forza di governo della città). Se così fosse il meme più appropriato sarebbe il seguente:


Ultima per ordine, una considerazione maligna (eh già, siamo delle persone molto cattive) sulla strana casualità tra le frequenze dimezzate di stamane (venti minuti in orario di punta piuttosto che i normali dieci) che sembrano più un effetto del comunicato di dieci giorni fa che un cattivo presagio diventato realtà...dubitandum humanum est (dubitare è umano).


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21.11.18

Risvegli improvvisi

Il continuo discorrere sulle vetture "corte" sveglia improvvisamente un addetto infoatac sonnecchiante.

La discussione parte da Trasporti Romani giorno 8 Ottobre con la segnalazione a Stefàno e Infoatac della presenza di diverse vetture "corte" nel deposito di Acilia che potrebbero prestare servizio sulla linea 115, linea fondamentale per raggiungere l'ospedale Bambin Gesù, che viene sospesa quasi sempre per mancanza di vetture adeguate.


Presto la discussione si allarga a Enrico Stefàno che si impegna a parlarne con i vertici ATAC, a super_super_7, Mercurio Viaggiatore, CeSMot, TPL Roma, Mirko Buccella, Trenino Blu e tanti altri utenti interessati o impegnati in suggerimenti e consigli per migliorare il servizio finchè...


...arriva l'ennesimo tweet di Trasporti Romani che rileva la vettura con matricola 2005 (adatta alla linea 115) in servizio sulla linea 014, normalmente esercitata con vetture lunghe. L'addetto dell'infoatac svegliatosi improvvisamente fornisce i tempi di attesa, 8 fermate da non si sa quale, mettendo ancora una volta in ridicolo l'account infoatac.

Applausi.


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20 novembre 2018

20.11.18

Ma perchè farli faticà?

E' questa la domanda oggetto di questa puntata: perchè costringere alla fatica informatica gli addetti dell'infoatac?


E' una domanda che oggi facciamo a voi, ma soprattutto a Francesca, utente irresponsabile che vorrebbe far lavorare più del dovuto il povero addetto dell'infoatac chiedendo quando passa il bus direzione marmorale e dando solo IL NOME DELLA FERMATA.


Oh, sciagurata! Costringere l'addetto cialtrone e mascalzone alle 8.21 del mattino a
  • digitare "atac.roma.it" sulla barra degli indirizzi del proprio browser seguito da invio
  • cercare la buca verde "previsioni di arrivo alla fermata e trovalinea"
  • digitare "bufalotta" seguito da invio
  • cercare nell'elenco la fermata bufalotta/monte gennaro



Ma non è l'unica utente da biasimare, anche Federica vuole tutto e subito senza nessuno sforzo e da piazza Gimma, senza comunicare il numero fermata, osa chiedere i tempi di attesa dell'ottantatre in direzione partigiani:



Troppa fatica tutta insieme per un pover'uomo bisfrattato dai social, costretto tutto il santo giorno a dare tempi di attesa ad utenti infelici. Speriamo per lui che il cuore gli regga.

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20.11.18

Incomprensibili riferimenti...


Iniziamo l'ennesima carrellata di strafalcioni degli addetti infoatac madrelingua italiani con un tweet dal sapore di mistero:


Il 10 ottobre si rompe la Metro A, dunque gli utenti cominciano a bombardare l'infoatac con richieste di aggiornamenti. La linea viene ripristinata e a Sara l'addetto infoatac di turno scrive "se ti riferisci ora servizio regolare". Non sappiamo a chi si debba riferire Sara e la cosa diventa ancor più complicata visto che oltre all'oggetto del riferimento mancherebbe anche una virgola...


...virgola che probabilmente è stata usata il giorno prima in una risposta a Francesca. Ma che la punteggiatura non sia il forte di infoatac è abbondantemente dimostrato in numerosi tweet come quello che segue, in cui si ignora completamente la funzione del punto e virgola (ci voleva una virgola):


Ancora più complicato e di difficile comprensione il ragionamento fatto a Mauro dopo la risposta precedente...


...un misto tra "Ovviologia" (chi attende poi sale sul treno) e "Pseudotecnologia" (la funzione??? di sensibilizzazione c'è) danno al tweet dell'addetto un sapore degno dei migliori scrittori ermetici della storia della letteratura.
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19 novembre 2018

19.11.18

Italiano no coment

Ennesima compilescion di sbragature linguistiche degli addetti alla comunicazione più ignoranti di italia.


In questa puntata ci asterremo da ogni commento, saranno i loro tweet a parlare (tweet del 22 e 23 ottobre). 
Eeeeeeee uno!


E due!


E tre!

E quattro!
E cinque!

E sei!

Eeeeeee... poi basta, penso che possiate ridere (amaramente) abbastanza.

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