Storia a lieto fine quella che vi raccontiamo in questa puntata il cui protagonista, alle prese con l'infernale biglietteria automatica, rischiava di rimanere senza soldi ne biglietti.
L'inizio è poco incoraggiante: 6 euro inseriti nella macchinetta, 1 solo B.I.T. da 1.50 eu restituito. La situazione è ancor più drammatica perchè in stazione non c'è anima viva a cui poter chiedere aiuto e nessuno che risponde al numero 06 57003 (disponibile 24 ore su 24) stampigliato sulla macchina.
L'infoatac risponde che è possibile fare richiesta immediata di rimborso (non lo sapevamo) al gabiotto della stazione che è ovviamente vuoto o, in alternativa, utilizzare il form online per richiedere il rimborso e aspettare notizie da parte di atac.
Quando ormai sembra tutto essere perduto ecco che dall'orizzonte si materializza un addetto di stazione che salva dall'impiccio in un modo abbastanza singolare il nostro povero malcapitato:
Pugni alla macchinetta, addetto che abbandona la stazione per raggiungerne un'altra per risolvere un problema analogo mentre gli addetti dell'infoatac che ribadiscono con sicurezza la presenza dell'addetto in stazione: sembrerebbero gli ingredienti per una grottesca messinscena tragicomica ma è invece la desolante realtà di un'azienda dove improvvisazione e cialtronaggine sono il marchio distintivo.
Inutile chiedersi dove potessero essere a quell'ora i tecnici specializzati delle biglietterie automatiche o perchè al numero di assistenza h24 non ci fosse nemmeno un risponditore automatico ad assistere l'utente; quel che conta è il finale lieto...o forse no. Già, perchè se l'utente da un lato è riuscito a recuperare i biglietti per l'importo che aveva speso, dall'altro ha perso tempo e anche il denaro per contattare un numero che gli avrebbe dovuto fornire assistenza.