10 febbraio 2018

10.2.18

Inquietanti rivelazioni

Riprendiamo oggi un tweet di @lilly29princess per affrontare un argomento ricorrente: l'assenteismo degli addetti ai gabiotti della metro.

Il tweet di Lilly, ripreso e commentato in un articolo di RadioColonna, denuncia l'assenza dell'addetto nel gabiotto di Piramide dal lato del sottopassaggio che porta alla stazione ostiense. Ma dove se ne va l'addetto che dovrebbe stare li? Non possiamo darvi la risposta definitiva ma alcuni indizi.


Per l'indiziato numero uno vi mostriamo uno schema del lato della stazione di cui stiamo parlando: abbiamo indicato in rosso i tornelli di uscita, in verde i tornelli di ingresso e in blu il gabiotto vuoto. Il primo posto dove cercare l'addetto è l'ufficio che si trova tra le scale che scendono alla metro dir. Termini e quelle che scendono alla metro dir. Laurentina. Un ufficio climatizzato e popolato da amabili colleghi ove il dipendente ATAC trova ristoro e consolazione e da dove può rapidamente uscire per presentarsi al gabiotto e giustificarsi con i superiori.

Il secondo indiziato è il binario uno della Roma Lido: quando fa bel tempo lo potete trovare lì  a passeggiare e telefonare amorevolmente (o giocare con il suo smartphone).

Terzo indiziato è il gabiotto lato Piramide: anche in questo caso il fatto che ci siano colleghi con cui confrontarsi sul nulla e far passare più rapidamente il tempo è il motivo principe della collocazione naturale dell'addetto (non di rado capitano segnalazioni via twitter di utenti che notano uno strano sovraffollamento di dipendenti atac in quest'ultimo).

Adesso che conoscete tutti i segreti della stazione Piramde non possiamo che augurarvi
buona caccia all'addetto assenteista!

P.S. Vi sconsigliamo di protestare con l'infoatac circa l'assenza dell'addetto; quasi sicuramente si giustificheranno con la stronzata della "telesorveglianza" per giustificare la mancanta presenza del dipendente.
P.P.S Stigrancaxxi se avete problemi con il titolo di viaggio o le macchinette automatiche: non vi resta che scavalcare
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10.2.18

Il cialtronese

Questo è il nome di battesimo che abbiamo deciso di dare alla lingua parlata da alcuni addetti dell'infoatac. La perla che vi proponiamo in questa puntata riguarda Lunedì 8 Gennaio, intorno alle ore 14, quando un convoglio della metro B si rompe bloccando la tratta Laurentina-Garbatella.


In italiano bisognerebbe scrivere "i tecnici stimano tempi di riattivazione DI 15 minuti", perchè usare la preposizione "IN" significa scrivere che i tecnici ci metteranno quindici minuti a capire quanto ci vorrà per sbloccare la situazione...oddio...forse hanno scritto bene...chissà...

Nel dubbio,
ATTACCATEVI.
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9 febbraio 2018

9.2.18

Istruzioni per tenere impegnata l'utenza

Direttamente da twitter scopriamo un capitolo nuovo dell'infoatac, ignoto alla clientela fino a qualche giorno fa: come rimanere impegnati nell'attesa dell'autobus.


E' il caso di Joan che segnala una attesa prolungata alla fermata in quanto la linea H ha saltato ben due corse. La risposta dell'addetto infoatac, dopo attenta e prolungata verifica (dalle 6.14 del primo tweet di Joan alla risposta del buongiorno sono già passati 10'), è quella di fare reclamo attraverso il famoso quanto inutile modello preaccartocciato.

Concludiamo la puntata tornando a pronunciare una vecchia quanto famosa parola nota agli addetti dell'infoatac:

ASSENTEISMO!

Già, perchè, come già detto in precedenza, la richiesta dell'utente è arrivata alle 6.14 ma l'addetto ha risposto con comodo (di attendere) ben 10 minuti dopo.


Un vecchio vizio mai sopito degli addetti cialtroni coperto solo parzialmente dai famosi tweet degli annunci programmati.
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9.2.18

Informazioni in tempo irrealistico...

Anno nuovo, tempi di attesa nuovi! E' il caso di @lolicchia che il sette di Gennaio invia una schermata dell'app viaggiaconatac all'infoatac e, come per magia, ...


...si vede rispondere il giorno dopo!


Preferiamo non aggiungere altro.
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8 febbraio 2018

8.2.18

Incomprensioni e scancellazioni


Ennesima buffonata targata infoatac.


In questa puntata imde chiede informazioni sull'89 in direzione Makallè. L'addetto cialtrone risponde con i tempi d'attesa in direzione opposta, facendo infuriare l'utente che pensa ovviamente che la vettura dovrà arrivare al capolinea, sostare e ripartire in direzione opposta.


A questo punto l'addetto con grande dignità:
  1. Cancella il tweet errato (meglio far sparire le prove)
  2. Afferma di non aver capito quanto richiesto dall'utente (è stipendiato per capire)
  3. Si scusa per il disagio (cognitivo, probabilmente)


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8.2.18

@iltrenoromalido uno di noi

Entusiasmante conversazione tra @aleverci @iltrenoromalido e l'infoatac quello di ieri sera


Motivo del contendere il treno delle 18.39 per ostia lido che i nostri eroi non vedono partire ma che per gli addetti dell'ufficio informazioni ATAC è regolarmente partito.


La conversazione diventa surreale quando il treno dei nostri eroi, alle 19.07, inghiottito in un varco spazio temporale da tor di valle si materializza tra ostia antica e lido nord...


...per poi proseguire per bernocchi, momentaneamente spostata tra le stazioni di Lido Centro e Stella Polare.

Alla fine hanno tolto il vino agli addetti dell'infoatac.

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7 febbraio 2018

7.2.18

Il de profundis di ATAC (aka affitti perduti)

In questa puntata parliamo di questa edicola nuova nuova, che si trova davanti alla stazione di Eur Magliana.


Si tratta di un elemento "commerciale" che si va ad aggiungere al preesistente bar, anche esso struttura mobile, che da qualche anno si trova accanto a quest'ultima novità.






Ecco la visione d'insieme guardando dall'entrata della stazione.


Non ci sarebbe nulla da ridire se non ci saremmo fatti una passeggiatina dentro l'atrio della stazione dove, accanto alla biglietteria ATAC, davanti la saracinesca recentemente chiusa scorgiamo questi squallidi cartelli scritti alla menopeggio che ci danno una illuminante informazione: l'edicola si è trasferita fuori, nel piazzale, in quella nuova struttura mobile che da pochi giorni ha aperto.


E qui la prima domanda-riflessione: è giusto consentire l'affissione di questi squallidi cartelli? Non sarebbe stato meglio obbligare l'edicolante fuggito a scrivere qualcosa di più decoroso per la stazione, o impedire completamente la presenza di queste scritte raffazzonate?


Ma torniamo all'edicolante che, libero una volta per tutte da tutti i fardelli di ATAC, tra cui l'affitto, può gestire come meglio crede la sua struttura indipendente. E qui vi raccontiamo un aneddoto, un cinguettio di un uccellino di stazione, che la dice lunga sullo sfacelo che incornicia l'azienda.

Se nel locale che hai in affitto ti si rompe il soffitto e l'acqua piovana comincia a caderti in testa, non puoi chiamare da te gli operai e riparare il danno, ma devi segnalare ad ATAC tramite il sistemone che utilizzano gli addetti per registrare danni e guasti alle infrastrutture ed aspettare che gli operai vengano a riparare il danno. Nel frattempo la merce che hai dentro va a farsi benedire e nessuno ti rimborserà il danno subito. 


Una sorta di metafora del tipo 'cornuto e mazziato' siglata dall'ulteriore balzello dell'affitto da pagare ad ATAC. A questo punto la cosa più logica e semplice da fare è abbandonare ATAC e fuggire altrove, magari davanti la stazione.


C'hanno visto bene quelli del baretto, anni prima, nell'abbandonare la decadente struttura della stazione che, nel frattempo è rimasta abbandonata al degrado? Probabilmente sì.


C'ha visto giusto l'edicolante a seguire l'esempio dei baristi e fuggire dalle grinfie di una società il cui nome fa ormai rima con fallimento? Probabilmente sì. Nel frattempo l'insegna 'bar e tabacchi' in stazione è rimasta li, al suo posto, ad indicare agli utenti uno dei simboli della mala gestione di ATAC. 


Ma il baretto e l'edicola di Eur Magliana non sono l'unico esempio: basta spostarci di qualche stazione per trovare un'edicola chiusa e abbandonata da alcuni anni: Piramide, lato sottopasso Stazione Ostiense, un luogo ameno dove ogni giorno passano moltissimi pendolari, ma dove nemmeno gli addetti del gabiotto sono presenti.


Non sappiamo in questo caso che fine abbia fatto l'edicolante, trasferitosi altrove e fuggito anche lui dalle nefaste grinfie dell'ATAC, ma un paio di riflessioni bisogna farle. Guardando queste foto è innegabile che ATAC ha perso tre affitti, tre gocce d'acqua che probabilmente non avrebbero sanato il mare di debiti dell'azienda, ma che di sicuro avrebbero contribuito a contenere la situazione disastrosa. Inutile chiedersi se si poteva evitare ragionando su un affitto più equo o consentendo agli affittuari di riparare in piena autonomia i guasti dei locali, modificando i termini contrattuali dell'affitto.


Ma la riflessione più profonda riguarda ATAC e Comune di Roma, proprietario di ATAC, nel caso di Eur Magliana.

Abbiamo letto della proroga 'illegale' (l'ha detto l'antitrust) dell'affidamento del servizio pubblico ad ATAC da parte del Comune nel disperato tentativo di dare futuro all'azienda. Come mai allora il Comune di Roma permette l'occupazione del suolo pubblico davanti la stazione?

A rigor di logica, se il barista e l'edicolante abbandonano la stazione danneggiando con il mancato affitto l'azienda di cui sei proprietario, il minimo che potresti fare dovrebbe essere impedir loro di accamparsi davanti la stazione e proseguire indisturbati la loro attività commerciale. Sarebbe bastata una mancata concessione di quel suolo pubblico, un atto sicuramente meno illegale dell'affidamento ad ATAC del servizio di trasporto fino al 2021, per 'convincere' questi personaggi a rimanere in stazione.

Lasciamo a voi ulteriori conclusioni.
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7.2.18

H-24 o H-zzo di cane?

@Serexia72 in questa puntata mette in evidenza un non banale errore comunicativo.


Parliamo del famoso cartello affisso nella maggior parte delle fermate che millanta un servizio di assistenza H24. In realtà, come precisa l'addetto infoatac, l'assistenza continuativa dovrebbe riferirsi al solo numero dell'agenzia per la mobilità. Successivamente comincia a fare "sconti": niente domeniche e festivi, sabato solo 10 ore (meno della metà delle 24 ore che costituiscono 1 giorno).


Corretta l'affermazione di Serena che non vede scritto alcun riferimento al numero fisso...


...lo scambio di messaggi si conclude con una promessa...c'è da crederci?

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6 febbraio 2018

6.2.18

Agevolazioni over 70: cronache di una follia.

In questo episodio la follia comunicativa dell'infoatac in azione sull'argomento 'abbonamenti agevolati per over 70'.


29 Dicembre ore 15.30 circa, Andrea vuole sapere da che data è possibile richiedere l'abbonamento agevolato over 70, la cui disponibilità è legata ai fondi che il comune di Roma mette a disposizione ogni anno. La risposta ignorante dell'addetto dell'infoatac è la pagina con l'elenco dei titoli di viaggio agevolati e non che ATAC può vendere: praticamente nessuna data e nessuna informazione utile ad Andrea.


29 Dicembre ore 16.59 (90 minuti dopo): esce la notizia delle agevolazioni per over 70 con tanto di link alla pagina del sito ATAC con tutti i dettagli, date comprese.


Non sappiamo se si tratti di una strana coincidenza, ma siamo sicuri che l'addetto cialtrone dalla risposta ignorante non abbia piú ricontattato Andrea per aggiornare/rettificare l'informazione iniziale.
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6.2.18

SpocchisitATAC

L'insolenza latente degli addetti dell'infoatac protagonista di questa nuova puntata.


Tutto inizia dall'ennesima segnalazione di Roma fa schifo su un comportamento mai represso degli addetti di stazione: tapezzare i gabiotti di foglietti in modo da poter sfuggire meglio agli sguardi indiscreti dell'utenza. Ecco la risposta immediata dell'addetto dell'infoatac:


"Indica la stazione", un imperativo arrogante e spocchioso che va contro tutti i principi di base della comunicazione all'utenza. A ben poco serve quel grazie finale se non si inizia con un 'potresti' o un 'avremmo bisogno'. Del fatto che non si tratti di una svista ne abbiamo conferma il giorno dopo, in risposta ad un tweet polemico di un utente:


Anche in questo caso la domanda nasconde velatamente un 'statti zitto, non sai quel che dici'. Le regole base della comunicazione imporrebbero non rispondere a questo genere di provocazioni ma, sappiamo bene, che gli addetti dell'infoatac san fare ben peggio con i loro "moderati" o i "grazie per averci seguito"
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5 febbraio 2018

5.2.18

Yes, we cant'!


Si, non ce la possiamo fare (con la lingua inglese), questo il motto di Infoatac che, parafrasando uno slogan di Barack Obama candidato alla presidenza degli Stati Uniti, dimostra ancora una volta l'incapacità di spiccicare 2 parole messe in croce in lingua anglosassone.


Vittima degli sproloqui dell'incompetente addetto Infoatac è Sean che scrive "12 minuti all'arrivo del bus, in realtà sono appena salito a bordo". L'addetto dell'infoatac probabilmente non ha capito e, invece di non rispondere (consigliatissimo se non hai capito e/o se non sai parlare o scrivere in inglese), osa scrivere 3 parole.

"Bus 8 stops", autobus 8 ferma.

A parte il fatto che non ha capito che Sean è già sull'autobus e ha solo scritto per segnalare lo schifo del servizio, l'addetto tenta di scopiazzare quanto mostrato dalla schermata che Sean gli ha mandato, dimenticando una parola fondamentale: DISTANCE.

Ecco dunque alcune possibili forme corrette a cui si è avvicinato:

Bus distance 8 stops
(distanza del bus 8 fermate)

Bus at 8 stops
(autobus a 8 fermate)

Bus 44, 8 stops
(linea 44 ***VIRGOLA*** 8 fermate)
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5.2.18

Santoni incompresi.

Malgrado tutti gli sforzi fatti in questi mesi per abituarci al livello penoso della comunicazione degli addetti dell'infoatac, non possiamo che arrenderci di fronte a certe perle di saggezza:


È il caso della risposta profonda e trascendente dell'addetto infoatac che pensavamo cialtrone ma che in realtà si rivela una sorta di santone. Alla domanda di Monica 'dove trovo una rivendita?', la risposta è assoluta: vale cioè per tutto il genere umano in cerca di un biglietto.


La biglietteria è dov'è e le rivendite atac pure
(il punto messo a cazzo di cane o
spagna e in senza lettera maiuscola
sono un dettaglio).

Insomma: "la risposta è dentro di te".
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4 febbraio 2018

4.2.18

L'ora di inglese...

28 Gennaio, @busCotral viene contattata per l'elenco delle fermate considerate urbane.


Risposta in inglese impeccabile, sebbene "le fermate sono tutte quelle che sono nel comune di Roma" sia un po' troppo evasivo. Avrebbero potuto rispondere almeno con le fermate limite (o magari un link ad apposita pagina), un po' come Infotreno Lazio fa a proposito della rete ferroviaria urbana.
  • Promossi in inglese
  • Rimandati in qualità delle informazioni

Bocciati invece gli addetti dell'infoatac che dieci giorni prima hanno fatto scena muta a fronte della richiesta di chiarimenti di Mila che voleva pagare online una multa...
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4.2.18

Tutti pazzi per i link!

È questa la 'mania' dell'addetto dell'infoatac che vi proponiamo oggi


...è il caso della èRoma che gli addetti alle biglietterie atac dicono che è a pagamento mentre sul sito c'è scritto che il costo è di 3 solo nel caso di rivendite: una risposta molto semplice che però l'addetto infoatac non fornisce, rigirando l'utente al sito atac.


Stesso giorno (4 gennaio), altra domanda semplice semplice, risposta si/no ed eventuale link di approfondimento: nessun si, nessun no, solo link.
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