Prendiamo spunto da @mariezago per affrontare una questione abbastanza complessa: il consorzio metrebus, quello a cui gli abbonati della regione lazio verserebbero i soldi del proprio abbonamento (mensile o annuale) al trasporto pubblico.
Metrebus non è una comunità tariffaria ma un
CONSORZIO DI AZIENDE di cui ATAC fa parte. Di questo consorzio, voluto dalla Regione Lazio, fanno inoltre parte Cotral, che gestisce il trasporto su gomma nel Lazio e Trenitalia che controlla le linee ferroviarie principali del Lazio.
I soldi degli abbonamenti dovrebbero in teoria finire nelle casse della regione che poi dovrebbe distribuirli alle tre aziende in questione, come si legge sul documento di bilancio 2015 di ATAC:
Facendo la somma delle ripartizioni, 38% + 31% + 31%, arriviamo al 100% senza che TPLscarl S.p.A., che gestisce le linee periferiche come il 982, prenda il becco di un quattrino dagli incassi dell'abbonamento.
Lo spocchioso addetto di @infoAtac però, racconta una versione molto fantasiosa: i soldi della metrebus non c'entrano con chi deve fornire le informazioni, ATAC non sa nulla e non è un suo problema se il bus non passa.
Prendere il telefono e chiamare l'agenzia per la mobilità o direttamente il gestore TPL non è un problema dell'addetto, nè di ATAC, che hanno intascato i soldi e se ne strafregano se il bus passa o meno.
In un sistema di trasporto fatto ad orticelli,
vince il cialtrone stipendiato e ATAC protetta dal comune di Roma,
perde (come al solito) il cittadino che paga a fronte di un servizio di trasporto e di informazione inesistenti.
Per chi volesse approfondire la questione 'chi paga il TPL' l'invito è quello di leggere il contratto stipulato tra Roma Capitale e TPLscarl s.p.a.
Spoiler: i servizio delle linee periferiche è gratis, soldi di biglietti ed abbonamenti finiscono nelle tasche di ATAC, rapidissima quando si tratta di intascare, inconcludente e reticente quando si tratta di informare. I soldi usati per finanziare tutto il TPL e metà del carrozzone ATAC arrivano dal Comune di Roma.