15 giugno 2017

15.6.17

Stato in luogo...

Così recita il signor Treccani
Nell'analisi logica, il complemento di stato in luogo indica il luogo in cui avviene un’azione, accade un fatto, o si trova una persona o un oggetto. Di solito è introdotto da verbi che indicano quiete e permanenza (essere, trovarsi, rimanere, restare) e dalle preposizioni in, a, da, su, per, tra, sopra, sotto, fuori, dentro e dalle locuzioni preposizionali nei dintorni di, nei pressi di, vicino a, accanto a e così via.


Il problema è che non si può utilizzare indiscriminatamente qualsiasi particella per indicare uno stato in luogo. In particolare 'in' sta molto molto male se viene usato per indicare un luogo aperto, a meno che non si tratti di nomi di nazione, di grandi isole e di regioni


Purtroppo l'ignoranza che regna sovrana in @infoAtac ci regala un dolorosissimo 'in quale fermata' (non si parla di stazioni ma di fermate) che rattrista le povere anime dei grandi padri della lingua italiana.



Si continua chiedendo (e non facendo) un ricorso compilando il form...

Abbiamo poi UN vettura indisponibile

E per concludere un tweet mozza-fiato, privo di ogni tipo di punteggiatura.


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