Non sappiamo con certezza se si tratti di ipocrisia o di mera incapacità dell'addetto infoatac che domenica 27 agosto era ai comandi (ipotizziamo da solo) dell'account twitter. Ma andiamo per ordine e raccontiamo la storia dall'inizio, visto che è passato quasi un mese.
Domenica mattina un brillante autista dell'ATAC durante l'orario di lavoro manomette il display del 'suo' autobus, scrive una frase abbastanza volgare su tema vaccini e posta la foto su facebook. Nei commenti successivi, giusto per buttare altra benzina sul fuoco, si vanta di aver ricevuto 40000 euro dall'azienda a titolo di risarcimento per 'precedenti persecuzioni disciplinari' con cui si è rifatto casa.
Si scatena l'inferno sui social prima e sulle principali testate giornalistiche poi.
L'infoatac, che normalmente di domenica 'riposa' e non interagisce con l'utenza su twitter, contravvenendo al precedente tweet di 'chiusura' delle ore 1.55 del mattino, alle 9.15 sembra essere 'attiva' ed interagire con l'utenza: primo passo di incoerenza comunicativa.
Alle 9.54 il tam tam mediatico diventa segnalazione all'infoatac che, come di consueto in casi simili, risponde agli utenti inferociti con i suoi 'verificheremo'. Ma tali risposte a poco servono per tenere a bada la folla inferocita che chiede il linciaggio mediatico del colpevole: le discussioni degli utenti proseguono tutto il giorno con sporadici tweet di infoatac impassibile nel suo ritornello di 'verificheremo' finchè...
...un intervento delle forze dell'ordine nella stazione Ottaviano scatena l'inaspettata reazione dell'infoatac che comincia a rispondere qualcosa che in romanesco suonerebbe pressappoco con "stateve zitti e fate parlà chi c'ha bisogno de 'nformazioni".
Applaudiamo dunque l'elegante passo di danza dell'addetto dell'infoatac nel "balletto dell'ipcrisia" che cerca di zittire la folla inferocita con la scusa di un "intervento d'emergenza delle forze dell'ordine".
E qualora non si trattasse di ipocrisia, applaudiamo ugualmente, all'incapacità dell'addetto di leggere i messaggi e di valutare se rispondere o se proseguire con il messaggio successivo, azione che può essere svolta senza problemi anche da un bambino di scuola elementare.
Concludiamo con un elegante elogio da parte di un utente al capo del personale ATAC e alla bacchettata successiva dell'infoatac che intravede 'diffamazione' nella sorpresa del pacchetto delle patatine.