10 settembre 2020

10.9.20

Ragionamenti sul (o sui) vaccini #covid19

Facciamo il punto sui test dei vaccini sul Covid-19 e ragioniamo un attimo su quello che è importante sapere.


Iniziamo anzitutto col dire che questa puntata è inadatta a antivaccinisti, negazionisti del covid e in generale a tutti coloro che ripongono poca fiducia nella medicina e nella scienza, sebbene proveremo a riassumere con ragionamenti "terra terra" cosa è il coronavirus e come lo stiamo combattendo.


Come ben sapete la "pandemia" in corso è frutto di un continuo contagio tra esseri umani (non è stato dimostrato il contagio animale-uomo, compresa l'ipotesi del passaggio da pipistrello a uomo che avrebbe scatenato questo putiferio globale). Il contagio avviene come nei casi dell'influenza: piccole goccioline d'acqua di una persona "positiva" che viaggiano verso altre persone e che, se trovano la via del naso, della bocca o degli occhi di un paziente sano, permettono di trovare una nuova "casa" al virus che può così riprodursi e circolare.



Il coronavirus o Covid-19, che è in grado di attaccare una parte molto più delicata dei nostri polmoni rispetto a quello dell'influenza, può essere innocuo su alcuni, può essere la causa del collasso definitivo e della morte su altri. Alcuni negazionisti affermano che "i numeri sono inventati, vengono contati come decessi da Covid, decessi per altre cause", negando che il virus sia capace di uccidere. Probabilmente "da solo" il virus non sarebbe capace di uccidere, ma è evidente che riesca ad abbassare in maniera consistente le difese immunitarie, permettendo ad altri suoi amichetti (virus e batteri vari) di farsi strada nel corpo. Se tale "allenaza" riesce a sconfiggere tutte le difese immunitarie il corpo collassa e si arriva alla morte. Il ragionamento è molto semplice e basterebbe pensare a cosa causa il virus dell'aids per capire come funziona "la festa" e rendersi conto  che il covid è una cosa seria. Ok...non prendete per oro colato quello che scriviamo: abbiamo voluto semplificare al massimo il ragionamento, ma crediamo di avervi portato non molto lontano dalla "verità" scientifica.


Lavare le mani, portare la mascherina, evitare luoghi chiusi e assembramenti ci garantisce una bassa probabilità di venire contagiati ma non arresterà i contagi. Il virus riesce a "correre" più delle precauzioni: troppe le occasioni di contagio, troppi gli oggetti da disinifettare e impossibile mantere sempre alta l'attenzione (a meno di non prendersi un esaurimento nervoso). Non parliamo poi di coloro che negano l'esistenza del virus, "non lo vedono" o non hanno avuto occasione di viverlo sulla propria pelle... Tanto per raccontarne una c'è il caso di un albergatore siciliano che, preso dalla foga degli affari, non indossava la mascherina perchè pensava 'chissà se e quando arriverà qui il virus'. Succede che alla fine della fiera viene ricoverato in ospedale in quanto sintomatico e diabetico, col rischio alto di poterci lasciare le penne. E come se non bastasse, lascia dietro di se un focolaio di 25 positivi in meno di una settimana, clienti confinati in stanza in attesa dell'esito del tampone e pubblicità negativa che lo porterà a rimetterci soldi e clienti.

Ma torniamo al virus e allle armi per sconfiggerlo. Dai primi mesi del 2020 ad oggi molto si è fatto in termini di terapie e la sperimentazione di diversi farmaci hanno aiutano molti pazienti a superare la malattia. L'arma definitiva però è il vaccino. Quello che si studia in pratica è una sostanza parzialmente innocua (se fosse completamente innocua il corpo nemmeno la considererebbe) che immessa nel corpo si spacci per un determinato viruso (il Covid). Non trattandosi del virus vero e non avendo capacità di riprodursi, tale sostanza si limiterà ad allenare il corpo a difendersi dal vero attacco scatenandone una reazione. Un vaccino, per essere definito tale, deve essere efficace e sicuro: deve cioè essere in grado di allenare realmente il corpo per essere pronto ad un attacco vero ma contemporaneamente evitare che questo allenamento si traduca in reazioni esagerate o abbia effetti secondari gravi.


Ok, anche in questo caso siamo stati imprecisi: non esiste nessun farmaco e nessun vaccino universalmente 'efficace e sicuro'. La sperimentazione serve a capire quanto la sostanza funziona ma soprattutto quali sono i pazienti a cui questa sostanza potrebbe causare più danni che benefici. Potrebbe dunque accadere che la sperimentazione di un vaccino venga sospesa per precauzione, cosa che non ci deve far disperare più di tanto: se un volontario manifesta effetti collaterali seri, è bene indagare per individuare la platea di persone che non potranno fare il vaccino. Insomma prova di efficacia e sicurezza si ottiene dopo diversi anni di sperimentazione della sostanza. Ma il virus non aspetta e in alcuni paesei si cerca di bruciare le tappe, con il rischio che non ci si accorga della pericolosità del vaccino per determinati soggetti.

Non è una gara. Il vincitore non sarà capace di produrre dosi sufficienti a fermare globalmente il virus. Il traguardo lo si dovrà tagliare con diverse versioni di vaccino nate da diverse case farmaceutiche in tutto il mondo e si dovrà intraprendere un'azione coordinata globale per poter arrestare il Covid. Le varie versioni "efficaci e sicure" del vaccino non verranno usate su tutti in maniera indistinta, non tutti saremo obbligati a vaccinarci, sia perchè non ci saranno abbastanza dosi per tutti, sia perchè il vaccino non darà l'immunità permanente al virus (secondo quanto è stato evidenziato da alcuni studi). Il vaccino, quando ci sarà, andrà usato in maniera furba per bloccare tutte le possibili strade di contagio del virus: qualora vi venisse chiesto di sottoporvi a vaccinazione ricordatevi che lo starete facendo non solo per voi ma anche per chi, più debole di voi, vorrebbe proteggersi ma non può farlo.



In attesa di quel giorno, abbiate cura di voi.

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