12 settembre 2018

12.9.18

Siamo spiacenti ma hai perso!

Questa in sintesi la risposta cialtrona dell'addetto che invece di aiutare l'utente si erige a giudice di una sorta di quiz a premi

Ma andiamo con ordine: Nietta chiede notizie del 62 in direzione traspontina. Un buon lavoratore a questo punto avrebbe già cercato la linea e avrebbe già davanti l'elenco delle fermate.


Viene chiesto a nietta il numero della fermata, 78162 è la risposta che perviene all'addetto ma...


...il numero di fermata è errato. Un lavoratore proattivo avrebbe provato a dare comunque i tempi di attesa scrivendo qualcosa come "forse volevi dire 78172, i tempi di attesa sono...", invece il cialtrone infoatac di turno scrive "fermata errata" e basta, soddisfatto del lavoro che ha appena compiuto, un lavoro demmè, visto che il suo compito è fornire informazioni e aiutare l'utenza e non fare l'automa rifiutando categoricamente le risposte sbagliate.


Ecco un buon esempio virtuoso e proattivo. Peccato che si tratti di una eccezione.

Questo insomma l'alto standard comunicativo voluto da Enrico Stefàno e Linda Meleo, attenti amministratori del trasporto pubblico capitolino.
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