14 febbraio 2019

14.2.19

Antivirus sullo smartphone Android: è necessario?

Sin dagli albori degli smartphone Android si è sentito parlare di antivirus anche per questi dispositivi. Vediamo oggi di capire se è realmente necessario.


Esistono (come c'era da aspettarsi) due scuole di pensiero: quelli che ritengono un'eresia installare un software per la protezione da virus e malware sugli smartphone e tablet Android, e altri che pensano sia ormai un'esigenza fondamentale quella di installare simili app. La verità dovrebbe stare nel mezzo: non è possibile prescrivere senza alcun appello l'installazione di un antivirus né consigliare di astenersi dal farlo. Si tratta di decisioni che vanno valutate sulla base del proprio comportamento online, sullo stato del dispositivo, sulla sua configurazione e rispetto alle proprie abitudini.


Bisogna anzitutto dire che Android non è un sistema intrinsecamente insicuro: storicamente sono state scoperte più vulnerabilità di altri prodotti non deve trarre in inganno ma, trattandosi di un prodotto opensource, chiunque ha potuto studiarlo e rilevarne vulnerabilità più facilmente rispetto a sistemi "proprietari" a sorgente chiuso. Non è dunque il numero di falle di sicurezza venute a galla ma la velocità con cui esse sono risolte e, soprattutto, il lavoro che viene compiuto per sanare le problematiche sfruttabili all'atto pratico che possono farci affermare con una certa sicurezza che con un sistema di Android possiamo stare abbastanza tranquilli.


C'è però da dire anche che spesso e volentieri i dispositivi vengono "abbandonati" dai rispettivi produttori e in breve tempo, soprattutto per ciò che riguarda i dispositivi di fascia medio-bassa, gli utenti non ricevono più alcun aggiornamento per Android fatto che rende il sistema operativo vulnerabile proprio per la mancanza di aggiornamenti per la sicurezza più recenti, distribuiti a cadenza mensile da Google.

Ecco dunque cosa tener presente prima di decidere se installare o meno un antivirus.

1. Il sistema operativo non aggiornato: accedere alle impostazioni di Android e toccarndo "Info sul telefono" o "Info sul tablet" cercate la voce "Livello patch sicurezza Android". Troverete una data riferita all'ultimo aggiornamento di sicurezza installato, data espressa nel formato AAAA-MM-GG. Con un aggiornamento risalente a parecchi mesi prima, è bene verificare la disponibilità di aggiornamenti per Android rilasciati dal produttore dello smartphone o del tablet. Nel caso in cui non fossero disponibili, è bene valutare la migrazione a una ROM non ufficiale ma conosciuta e approvata dalla comunità (lavoro per utenti esperti) o pensare ad installare un antivirus. Una versione non aggiornata di Android può significare esporsi a rischi: applicazioni di terze parti possono sfruttare eventuali falle di sicurezza anche per "impadronirsi del nostro dispositivo".


2. Si visitano spesso siti web dal contenuto sconveniente. Di solito, anche visitando siti web dal contenuto sconveniente, eventuali codici particolarmente aggressivi non dovrebbero arrecare alcun danno perché non sono in grado di ottenere il controllo completo del nostro telefono e di provocare l'installazione di applicazioni "malevole". E' bene però verificare di aver installato e di utilizzare le ultime versioni del browser web prescelto e di non stare utilizzando un browser che abbia "i diritti di root". L'installazione di un antivirus per Android può, in questo caso, proteggere l'utente evitando ad esempio che incappi, durante la navigazione, in offerte pubblicitarie truffaldine, come per esempio quelle che talvolta compaiono improvvisamente a schermo intero.


Gli annunci "rompiscatole" non possono far danni se non creare qualche fastidio agli utenti; è importante però non toccare "OK" e astenersi dal conferire qualunque tipo di dato personale. Le pubblicità truffaldine provano spesso ad attivare servizi a valore aggiunto, abbonamenti a servizi premium a pagamento, che possono prosciugare il nostro credito telefonico.


3. Il dispositivo mobile è stato sottoposto a rooting. Se non avete la più pallida idea di cosa voglia dire "rooting" potete tranquillamente saltare questo punto: la facoltà di sottoporre il dispositivo a rooting viene solitamente fatta dagli utenti esperti per ottenere maggiore controllo del proprio dispositivo. Allo stesso tempo chi sfrutta tale procedura per acquisire i privilegi più estesi in assoluto dovrebbe essere consapevole del fatto che le app installate possono compiere modifiche a basso livello sulla configurazione dello smartphone o del tablet, un'operazione avventata che può compromettere non soltanto la navigazione online ma anche la riservatezza di tutti i dati gestiti sul dispositivo e delle credenziali ivi memorizzate. Sui dispositivi sottoposti a rooting, soprattutto se utilizzati da utenti non sufficientemente esperti, l'installazione di un antivirus per Android è consigliatissima.

Nota: vi ricordiamo che abbiamo proclamato Febbraio mese infoatac-free.
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