27 maggio 2019

27.5.19

Il muro di Berlino del XXI secolo

Oggi vi proponiamo un viaggio in una terra che da tempo genera curiosità in noi, dove gli uomini sono "cose", dove tutto è propaganda e tutto "va bene".


Parliamo della Corea del Nord, paese che da anni sottoposto a una dittatura che lo ha isolato dal resto del mondo, un paese per molti versi molto simile a quella Germania dell'est in cui in molti erano pronti a perdere la vita pur di scappare da uno stato in cui le coscienze dei più sono drogate da una massiccia propaganda volta ad idolatrare il capo di stato.
Vi introduciamo ad un libro che vi racconta la fuga (vera) di un ragazzo da quello che è un campo di sterminio moderno, il campo 14, dove non è la razza a essere motivo di schiavitù e sottomissione ma è la stessa libertà di pensiero sottoposta a pubblica esecuzione.


Lontano dalla finzione che viene proposta a chi ha visitato questo paese, lontano dalle pseudo-bellezze che vengono offerte ai turisti scortati dalle guardie di regime, Shin parte per un'avventura che lo porterà alla libertà, attraverso un viaggio che dalla Corea del Nord passa dalla Cina e approda infine in America, un viaggio che, speriamo, possa riuscire a tenervi in guardia da certa propaganda nostrana che rischia di trasformare il nostro paese in una novella Corea del Nord. Eccovene una breve prefazione:


Shin Dong-hyuk è l'unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord ad essere riuscito a scappare. La sua fuga e il libro che la racconta sono diventati un caso internazionale, che ha convinto le Nazioni Unite a costituire una commissione d'indagine sui campi di prigionia nordcoreani. Il Campo 14 è grande quanto Los Angeles, ed è visibile su Google Maps: eppure resta invisibile agli occhi del mondo. Il crimine che Shin ha commesso è avere uno zio che negli anni cinquanta fuggì in Corea del Sud; nasce quindi nel 1982 dietro il filo spinato del campo, dove la sua famiglia è stata rinchiusa da decenni. Non sa che esiste il mondo esterno, ed è a tutti gli effetti uno schiavo. Solo a ventitré anni riuscirà a fuggire, grazie all'aiuto di un compagno che tenterà la fuga con lui, e ad arrivare a piedi e con vestiti di fortuna in Cina, e da lì in America. Questa è la sua storia.
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