23 giugno 2020

23.6.20

Tante chiacchiere, pochi controlli.

Potremmo sintetizzare così questa puntata in cui RSM (Roma Mobilità) e Infoatac in staffetta prendono carnascialescamente in giro l'utenza che segnala situazioni di pericolo.



La natura del problema è il pericoloso sovraffollamento di gente in metro che in piena fase 2 si muove per la città. A inizio mese, dopo riunioni fiume tra atac, rsm e commissione mobilità ci (=a noi cittadini) sono state promesse opere di contingentamento, di sorveglianza e di prevenzione da situazioni di sovraffollamento in cui le distanze di sicurezza anti covid19 non possono essere rispettate.


Dopo meno di un paio di settimane questa è la fotografia che i social ci danno della situazione: sovraffollamento alla fermata del bus con infoatac che vuole sapere il codice fermata. Sapere che bisogna aspettare mezz'ora il 451 in direzione ponte mammolo e che in fermata c'è sovraffollamento evidentemente non sono dati sufficienti per far scattare corse aggiuntive.


Il sovraffollamento all'ingresso della metro B ponte mammolo, la segnalazione di mancanza di segnaposto e di transenne atte a mantenere le distanze tra gli utenti non merita risposta da parte di infoatac.



La doppia segnalazione a Infoatac e RSM sul pericoloso sovraffollamento nella stazione Metro A di Termini è oggetto di doppia risposta cialtrona:

  • RSM risponde di girare la segnalazione a Infoatac (che era già in copia)
  • Infoatac risponde che bisogna segnalare linea (A) ora (quella del messaggio?) direzione (controllare entrambe non farebbe male) numero vettura o treno (tutti)
Insomma: tante chiacchiere,
pochi controlli.



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