30 marzo 2020

30.3.20

La fregatura degli abbonamenti ai tempi del COVID19

Appuntamento a sorpresa con le riflessioni, in una puntata speciale sul trasporto pubblico locale.
Oggi riflettiamo su una notizia del 28 Marzo 2020 data sul portale ufficiale dell'azienda di trasporto pubblico locale della provincia di Savona: "proroga validità abbonamenti mensili per il mese di aprile" recita il titolo. 

Praticamente la stragrande maggioranza degli utenti nel mese di marzo non ha potuto usufruire del trasporto pubblico locale, un po' per le misure restrittive riguardanti la circolazione delle persone, un po' per la riduzione drastica degli orari di servizio di trasporto pubblico. L'azienda "tpl linea" che opera nella provincia di Savona ha allora pensato bene di tirare fuori un'iniziativa lodevole in termini di immagine.

La "genialata", che consiste nel raddoppio della durata della validità degli abbonamenti di Marzo, ha un prezzo relativamente basso per l'azienda: chi ha smesso di viaggiare a Marzo causa COVID, difficilmente lo farà ad Aprile, per cui le previsioni di nuovi abbonamenti mensili ad aprile si sa già che sarà disastrosa. La rinuncia dell'azienda riguarda di fatto una percentuale minima sui minimi incassi già previsti: uno sforzo minimo ma comunque degno dei migliori encomi.

L'iniziativa però sembra essere isolata alla sola provincia di Savona: tutt'altra suonata (...o forse sarebbe meglio dire "silenzio assordante") abbiamo nel resto d'italia ed in particolare a Roma, dove negli uffici ATAC nulla si muove. Chi nella capitale ha rinunciato a viaggiare a marzo (abbonati mensili e annuali) difficilmente rivedrà i soldi che ha speso sottoforma di rimborso o di buono. L'azienda romana sembra infatti pendere dalle labbra (e dalle inizative) del governo e nessuno degli strapagati dirigenti (Simioni compreso) di via Prenestina ha provato a fare un ragionamento "alla Savonese" per cercare di migliorare la pessima immagine che ATAC s'è guadagnata in Italia negli ultimi anni.


Stesso discorso vale anche per il trasporto interurbano con Cotral che al momento tace, ma che, avendo più a cuore di ATAC la promozione della propria immagine, potrebbe presto sorprenderci.

Ci sembra dunque doveroso concludere con la stessa immagine con cui MercurioPsi, nostro bloggeruccio amico, chiosa sull'argomento abbonamenti ATAC in un recente articolo a diarioromano: un saluto irrispettoso del romanissimo Alberto Sordi ai lavoratori (e pendolari) romani da parte di ATAC e dei suoi qualificatissimi dirigenti:


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