23 novembre 2018

23.11.18

Tecnica tecnico tecnici e altri tecnicismi

Quando un addetto dell'infoatac sa, ma non sa e prova ad esprimere un concetto all'utenza la parola "tecnica" viene adottata così frequentemente che perde quasi di significato.



E allora abbiamo splendidi tweet in cui ci sono "procedure tecniche" invece di "procedure manuali", e le funzionalità degli impianti diventano "funzionalità tecniche".



Assistiamo praticamente ogni giorno a follie comunicative in cui viene volutamente usata la parola "tecnica" per dire tutto e non dire niente...e sottintendere "noi siamo esperti e tu utente non ne sai un cazzo e non ne puoi capire un cazzo". 


Scrivere "guasto tecnico" è più fico di scrivere "guasto", no? C'è quel "tecnico" in più che sembra quasi voler disegnare la figura di un pluripremiato e plurilaureato espertone superinformatizzato che interviene e risolve i complicatissimi problemi.


Nel caso del 23 Ottobre 2018, il guasto tecnico in realtà è un "atto vandalico", altro modo di dire dell'infoatac che l'immaginario collettivo vorrebbe fosse un ragazzetto dall'aria malvagia con il cappuccio che gli dà il giusto anonimato e che a colpi di ascia distrugge un armadietto che contiene il grande cervellone che controlla la Metro C.


Solo dopo l'insistenza di numerosi utenti finalmente l'infoatac smette di assumere il tono omertoso e racconta cosa sia realmente accaduto.


Riassumiamo dunque: 
  • l'atto vandalico è stato qualcuno che prima di scendere dal treno ha tirato la maniglia d'allarme del treno
  • il guasto tecnico è stata la spia di allarme che si è accesa nel centro controllo dei treni della metro c
  • la procedura tecnica è stato il dipendente atac che si è recato nella stazione dove è stata tirata la maniglia di allarme e l'ha rimessa a posto
  • la verifica della funzionalità tecnica dell'impianto è stato lo spegnimento della spia di allarme al centro controllo e la ripartenza del treno

Per l'infoatac è meglio usare grossi e altisonanti paroloni per evitare che la gente si renda conto di quello che realmente sta accadendo in metro e costruire nell'immaginario collettivo figure mitologiche come il tecnico e il vandalo.

P.S. ovviamente del vandalo nessuna ulteriore notizia, malgrado la metro c sia telesorvegliata e il numero di telecamere installate sia paragonabile a quello della casa del grande fratello.
Condividi: