2 dicembre 2019

2.12.19

Un libro, un film, un romanzo


In questa puntata librereccia vi proponiamo il romanzo che ha portato alla ribalta Enrico Brizzi e che negli anni ha incrementato il suo successo fino al film e alle numerose traduzioni.

Parliamo di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", il primo romanzo che Enrico Brizzi, classe 74, all'epoca appena diciannovenne, pubblica nel 1994. Pluripremiato in abito letterario, due anni dopo la produzione del film e la traduzione del libro in ben 24 paesi. Ma cosa avrà, ci siamo chiesti, di tanto speciale questo libro?


La risposta potrà apparentemente sembrare banale: racconta il mondo sommerso e inquieto dei giovani nati nella seconda metà degli anni Settanta ed è una specie di "affresco italiano" sul passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Ma la storia di questo protagonista diciassettenne della Bologna bene che ama i Sex Pistols e i Red Hot Chili Peppers e, soprattutto, una ragazza che frequenta il suo stesso liceo è qualcosa di più, qualcosa in cui molti di noi possiamo identificarci. Eccovi una breve introduzione.

Alex è il figlio modello di una famiglia della buona borghesia, decide di “uscire dal gruppo”, di rompere le regole e gli schemi, di fare un salto fuori dal “cerchio che ci hanno disegnato intorno”.
Lui che colleziona buoni voti a scuola (il Liceo Caimani della Bologna bene), che non entra mai alla seconda ora, che si mostra sempre diligente, servizievole, "un cadavere di buoni sentimenti".
In una parola, a un certo punto decide di crescere.

Lo fa attraverso le pedalate disperate su in collina, la musica rock, l'arrivo di Adelaide (l'amata Aidi con cui ascoltare musica e parlare per ore sdraiati sul tappeto), la sofferenza per la perdita dell’amico Martino.

Senza gesti eclatanti, Alex volta le spalle a tutto e a tutti, in nome di un presente libero e felice, di una umanissima richiesta di autenticità.

Enrico Brizzi racconta la storia dal punto di vista di un "conoscente e persona informata dei fatti", una voce narrante che ci porta dentro la storia e l'emotività di un adolescente in una maniera ironica e profonda insieme, attraversando tutti i suoi momenti più importanti: l'interazione con compagni e insegnanti, i litigi con i genitori, il primo amore, così platonico e carnale insieme.


La giovinezza dell'autore, ventenne quando ha scritto il romanzo eppure capace di una prova così matura, si riflette bene nella scelta dei luoghi, nei dialoghi e nelle sfumature di una scrittura pensata per raccontare i vent'anni. 
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