31 maggio 2020

31.5.20

Riflessioni ad alta voce: la giunta delle feste.

Parliamo oggi della giunta pentastellata del Comune di Roma e di un particolare su cui bisognerebbe riflettere.


8 Luglio 2019: inaugurazione del corridoio della mobilità sulla via Laurentina. Dall'omonima stazione Metro B fino alla periferia di Roma, Tor Pagnotta, nei pressi del raccordo anulare, dopo ben dieci anni di cantieri e progetti parte, celebrato in pompa magna, parte il servizio di filobus. Tra autorità, bande musicali, applausi, tagli di nastri e (inutili) volantini informativi parte "la rivoluzione" del trasporto pubblico.

Dopo qualche mese cominciano i problemi: la linea aerea che non funziona, i mezzi costretti a camminare con il motore diesel e poi...poi dopo meno di un anno la doccia fredda: manca il contratto di manutenzione e i 45 mezzi non possono essere più usati finchè non venga nominata una ditta che ne garantisca il funzionamento.


Estate 2019: in vari quartieri della città vengono festeggiati i primi autobus acquistati (in fretta e furia) dalla giunta capitolina per tamponare la continua emorragia di autobus rotti (o bruciati) che rendono un'impresa il viaggio per la capitale. Non si festeggia una volta, ma due, tre, quattro....in posti diversi, con gente diversa, con la banda musicale, tagli di nastri e...gli stessi autobus portati in giro per la capitale come trofei, dei feticci da venerare perchè i pentastellati a Roma hanno fatto i miracoli.

5 Maggio 2020: ATAC perde 135 mezzi tutti d'un colpo. Di questi 90 dei nuovi bus a metano, acquistati e portati in giro (alle feste) per la città sono difettosi: verranno richiamati in fabbrica e verranno aggiustati...gratis.

Gratis per modo di dire.

Perchè perdere 90 autobus in un sol colpo per una città dove la carenza di bus è endemica non è gratis, anzi. La riparazione sarà gratis (se e quando sarà fatta), il danno economico per i cittadini (non per ATAC) non lo è. Le fregature alla fine le prendiamo sempre noi: ATAC continuerà a fatturare al comune di roma km non fatti "causa forza maggiore", il comune (cioè noi contribuenti) continueremo a pagare per un servizio inesistente. Come al solito non ci sarà nessun responsabile, ma solo tante scuse e ipotesi di complotto.


I dubbi ci sono e restano: dalla doppia inaugurazione della stazione metro C di San Giovanni alle feste di quartiere per i bus noleggiati ci si chiede se era forse meglio fare meno festa, se piuttosto che far suonare la banda musicale sarebbe stato meglio cercare di aggiudicare una gara di manutenzione dei filobus o prevedere una clausola di garanzia che obbligasse chi ha venduto i bus al comune a sopperire con mezzi di cortesia agli stop obbligati di eventuali bus difettosi.


Nel frattempo l'otto di maggio (3 giorni dopo lo scandalo sullo scandalo) arriva il tweet rassicurante del comune di Roma: dei 91 bus difettosi si cominciano a vedere i primi rientri in servizio e le frettolose riparazioni proseguono a spron battuto...fanno però riflettere le parole usate: "ritirati su indicazione del produttore" e "sono stati riparati". Non si specifica mai se è stato il produttore a ripararli o se atac ha speso altri soldi per poter rimettere in servizio questi bus.

Condividi: