25 maggio 2018

25.5.18

S-tornelli romani...

Arrivano i tornelli sugli autobus di Roma! Questa la notizia che circa un mesetto fa è stata data dalla sindaca in persona a proposito della lotta all'evasione tariffaria che da anni non riesce ad essere  abbastanza efficace.
Abbiamo voluto tacere sull'argomento lasciando spazio agli amici di Odissea Quotidiana e agli altri utenti prima di esprimere la nostra opinione. Oggi ci proviamo partendo da lontano: la stazione della Roma-Lido di Tor di Valle.


Più precisamente partiamo dal "tornello da stadio" che vedete in foto e che la ragazza sta forzando per entrare in stazione senza biglietto. La spesa ingente per l'installazione di questi tornelli in uscita nelle stazioni di tor di valle, lido centro e castel fusano è stata vanificata in poco tempo a causa di un particolare non da poco: il disinteresse nella sorveglianza e nella manutenzione.


Spieghiamo meglio l'accaduto: questi tornelli sono costruiti in modo tale da ruotare in un solo senso, quello di uscita. Così, a prima vista, imponenti e solidi, danno l'impressione di essere indistruttibili, ma così non è; e difatti, a distanza di alcuni mesi dalla loro installazione, qualche evasore incallito ha spinto con violenza nella direzione sbagliata e li ha rotti. Subito dopo sono state fatte alcune riparazioni approssimative con il risultato che il meccanismo non è più preciso come prima e che chiunque può approfittare del passaggio per non pagare il biglietto.


Andiamo dunque a questi bus atac che secondo alcune indiscrezioni sono già stati modificati con per impedire che i passeggeri salgano dall'entrata posteriore e siano obbligati a pagare il biglietto entrando davanti e trovandosi di fronte i tornelli, sul modello Londra.
  • Anziani e diversamente abili dovranno comunque salire dalla porta posteriore, ma atac ha già ribadito che la situazione rimarrà sotto controllo e si eviterà di far salire i furbetti
  • Ritardi e confusione potrebbero essere una controindicazione, una presa per i fondelli per tutti coloro che aspettano le corse saltate, comportamento non del tutto biasimabile.
  • Furbetti impenitenti: si tratta solo di due barrette facilmente superabili, se non c'è nessuno a vigilare e ad assistere i passeggeri sarà una grande perdita di tempo e l'ennesimo spreco di risorse.
E qui ritorniamo "a bomba" al ragionamento iniziale senza sorveglianza il sistema non può funzionare. E' necessario ripristinare la figura dell'autista bigliettaio o ancor meglio, dell'assistente-bigliettaio che, insieme all'autista, controlli il passaggio dell'utenza attraverso questi tornelli, aiuti i passeggeri in difficoltà con i titoli di viaggio e venda i biglietti (magari a prezzo maggiorato) a tutti coloro che sono sprovvisti. Il personale si potrebbe facilmente reperire nei depositi atac dove, come ribadito da diversi post della Quintavalle, il cazzeggio tra gli autisti è molto diffuso. Non sappiamo se in ATAC le intenzioni saranno queste o se l'iniziativa sia nata solo in base ai buoni risultati ottenuti dal sistema in altre città


Altra osservazione, non meno importante, da fare sul fantomatico modello Londra è quella della vigilanza e della repressione dell'evasione. In diverse occasioni ci è capitato di veder salire sugli autobus londinesi tipi dall'aspetto minaccioso che, oltre a non pagare il biglietto, hanno mandato a quel paese l'autista tentando di usufruire del servizio a sbafo. Ebbene, in questo modello Londra, l'autista chiude le porte, riparte come nulla fosse accaduto, ma nel frattempo comunica via radio con la polizia che si fa trovare pronta a portarsi via di peso alla fermata successiva l'evasore di turno. E così è accaduto.


Sappiamo molto bene che qui a Roma di delinquentucci e vandali sui mezzi pubblici ne girano a frotte e che la polizia locale ha un organico ridicolo per far fronte alla normale amministrazione, figuriamoci ad eventi come quello di un pazzo aggressivo che evade il biglietto del bus: non siamo preparati. Sarebbe più semplice raggiungere l'obiettivo di un servizio già pagato (quindi senza biglietto) tassando qualche bene di prima necessità, un po' come è stato fatto con il canone TV che è stato inserito nella bolletta della luce facendo il ragionamento lineare: se hai la corrente hai la tv. Improvvisamente il costo del canone, pagato da tutti, si è abbassato: paghiamo tutti, paghiamo meno.

Vantaggi conseguenti nell'immediato sarebbero il risparmio in manutenzione delle biglietterie automatiche, dei tornelli e di tutto quello che riguarda la bigliettazione. Certo, potrebbe non essere una soluzione definitiva, ma potrebbe rappresentare la giusta transizione in attesa di tempi migliori.

Ma come realizzare un sistema
remunerativo nella capitale?

Ci sarebbe infatti da far pagare i turisti che vanno nelle strutture abusive e tanti altri casi da tenere in considerazione... La soluzione, qui lo diciamo e qui lo neghiamo, potrebbe essere tassare l'acqua oppure l'accesso delle auto alla capitale (GRA). Altra possibile soluzione potrebbe essere recuperare i soldi tagliando alcune spese di rappresentanza inutili, come ad esempio la bolletta della luce della santa sede che è a totale carico del comune di Roma.
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