8 giugno 2020

8.6.20

La normalità che ci si doveva aspettare...

...è arrivata con la fase due e la riapertura (ancora parziale) del servizio di trasporto pubblico.



Ed ecco la normalità a cui non eravamo più abituati: le storpiature delle parole (capolinea diventa caOpolinea, a causa della mancata rilettura del messaggio da parte dell'addetto prima dell'invio) ma soprattutto la naturalità del ritardo e dell'attesa.


Già, perchè parliamo di un 450 qualsiasi, alle sette del mattino, che ci metterà ben venti minuti per arrivare alla fermata dell'utente. Tutto questo sebbene le rassicurazioni di ATAC e dei qualificatissimi amministratori della mobilità romana di "intensificare il servizio per prevenire criticità": una balla che non è durata nemmeno 24 ore.


Da notare la naturalità della risposta di Infoatac: nessuna criticità, nessun intervento previsto per ridurre quei 25 imbarazzanti minuti di attesa (l'utente aveva chiesto notizie del bus 5 minuti prima).
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